di maio tria

TRIA LA TEMPESTA PORTA VIA – IL MINISTRO DELL’ECONOMIA DALLA CINA PROVA A RASSICURARE I MERCATI DOPO LA DECISIONE DI FITCH E IL PICCO DELLO SPREAD: “LE AGENZIE DI RATING STANNO ASPETTANDO LE AZIONI DEL GOVERNO. PARLERANNO I FATTI. IL BILANCIO NON DIPENDE DALLA COMMISSIONE EUROPEA MA DAI MERCATI. IN ITALIA NON C’È FINANZA ALLEGRA” – MA LUNEDÌ TORNA A ROMA E...

Stefano Carrer per www.ilsole24ore.com

 

conte e tria

Non bisogna tener conto di presunte intenzioni, ma solo dei fatti: mercati e agenzie di rating saranno presto convinti e rassicurati dalle azioni concrete del governo. È il messaggio che da Shanghai, al termine della sua missione in Cina, ha lanciato il ministro dell'Economia e delle Finanze Giovanni Tria, commentando il recente aumento dello spread e la decisione dell'agenzia Fitch di cambiare da stabile a negativo l'outlook sul rating attuale del debito sovrano italiano (che è stato confermato a BBB).

 

TRIA

«Fra poco non ci sarà più un problema di convincere su azioni future, ma ci saranno le azioni – ha sottolineato Tria - Io vedo questo mantenimento del rating da parte di Fitch, così come come il rinvio del giudizio di Moody's, il segnale che le agenzie di rating stanno aspettando le azioni del governo.

 

Poiché il programma di governo che si sta mettendo a punto risponde alle linee che sono state già più volte espresse ufficialmente sia dal presidente del consiglio sia da me a giugno, inizio agosto e metà agosto, evidentemente questo non ha convinto, perché erano dichiarazioni.

 

FITCH

Ma adesso che nelle prossime settimane si tradurranno in documenti ufficiali del governo, penso che questi giudizi verranno corretti in senso positivo, perché sono giudizi che non si basano su situazioni di fatto ma sull'attribuzione di intenzioni al governo, che evidentemente differiscono dalle intenzioni dichiarate dal governo. Non voglio esprimere alcuna critica alle agenzie di rating, che correttamente hanno sospeso il loro giudizio in attesa di vedere i fatti».

 

Tria: troppo allarmismo sulla stampa

GIOVANNI TRIA CON IL MINISTRO DELL'ECONOMIA CINESE LIU KUN

Le linee generali della politica di bilancio, insiste dunque Tria, sono già state definite ed espresse in dichiarazioni congiunte del governo, non da tutti credute, e corrispondono a criteri di compatibilità.

 

Tria critica una parte della stampa: «Se mi permettete, qualche volta… bisogna considerare che ci sono interessi nazionali e a volte appaiono i titoli su alcuni giornali che rappresentano una perturbazione dei mercati che viene pagata da tutti gli italiani».

 

Tria fa il pompiere, ma è un fatto che costanti dichiarazioni da parte di esponenti dell'esecutivo di cui fa parte sembrano contraddire questa asserita condivisione gia' acquisita sui confini del bilancio.

spread

 

«Io parlo di dichiarazioni congiunte del governo, fatte con il presidente del consiglio, con me e i due vicepresidenti – aggiunge il ministro - Non nego che ci possa esser delle preoccupazioni o critiche. Ci son giudizi diversi sul governo e sul contenuto delle politiche da portare avanti. La discontinuita' con il governo precedente non sta nel far saltare i conti pubblici ma nel cambiare le politiche, che in ogni caso devono esse portate avanti nell'ambito di un equilibrio di bilancio».

 

Apprezzamento per Moscovici

LUIGI DI MAIO GIOVANNI TRIA GIUSEPPE CONTE

Alla domanda se avesse letto l'intervista rilasciata dal commissario europeo Pierre Moscovici al Sole 24 Ore, - e se abbia accolto con piacere le parole di apprezzamento nei suoi confronti oppure ne avrebbe fatto a meno nel timore che lo possano mettere in ulteriore difficoltà su qualche fronte interno, Tria risponde: «Non mi mette assolutamente in difficoltà: (Moscovici) ha soltanto riferito di un rapporto del tutto tranquillo di dialogo con la Commissione, che non è mio personale.

 

Pierre Moscovici and Marie Charline Pacquot article A D E DC x

Quando io parlo con Moscovici e gli altri componenti della Commissione parlo come ministro dell'Economia a nome del governo. Quindi io apprezzo le parole gentili di Moscovici che, tramite la mia persona, considero estese al governo. Siamo in un dialogo continuo con la Commissione.

 

Il bilancio dipende dai mercati

«Voglio ricordare – prosegue ancora Tria - che il bilancio che sarà messo a punto e il mantenimento degli equilibri di bilancio non dipendono dal sì o dal no della Commissione europea – ovviamente abbiamo impegni europei da rispettare - ma essenzialmente dipendono dai rapporti con i mercati finanziari. Non è una dichiarazione astratta.

 

Il deficit significa chiedere prestiti. Bisogna trovare chi è disposto a darlo e a quali condizioni. Se lei vuole comprare una casa, chi le dà il prestito si fida che lei paghi le rate del mutuo. Ma se lei chiede un prestito per andare ai ristoranti, è più complicato poi pagare le rate del mutuo. L'Italia non ha mai fatto questo».

DRAGHI TRIA

 

“L'Italia ha partecipato ad aiuti ad altri Paesi europei in difficoltà, ma non ha mai ricevuto né richiesto un solo euro a sostegno delle proprie finanze pubbliche”

 

«In Italia non c’è finanza allegra»

«A volte i mercati internazionali sono distratti – continua il ministro - A volte invece di fare analisi attente, guardano titoli sui giornali e pensano che in Italia ci sia la finanza allegra. Come ho ricordato più volte, sono vent‘anni che l'Italia ha un surplus primario: un caso unico in Europa. Abbiamo un debito che viene da lontano, ma non c'è finanza allegra.

oettinger

 

L'Italia ha partecipato ad aiuti ad altri Paesi europei che si sono trovati in difficoltà con il loro bilancio, ma non ha mai ricevuto né richiesto un solo euro a sostegno delle proprie finanze pubbliche. Lo abbiamo spiegato anche ai nostri interlocutori cinesi e ci siamo accorti che erano quasi sorpresi di questo».

 

Lunedì il ritorno a Roma

SALVINI DI MAIO

Dopo la pausa di ieri sera – quando si e‘ recato al Gran Teatro di Shanghai per il “Don Chisciotte” messo in scena dal Corpo di ballo del Teatro alla Scala di Milano – oggi, sempre nell'area di Shanghai, Tria incontrerà il presidente del conglomerato Fonsun, Guo Guangchang, e passerà all'AAIIC (Associazione accademici italiani in Cina) e al SAI (Shanghai Administrative Institute). Il ministro ha detto di poter affermare che la sua missione è stata un successo, perch° prospetta un rafforzamento delle relazioni con la Cina in tutti i campi. Lunedì il ritorno in Italia, dove lo attende un autunno caldo a dispetto della sua impressionante imperturbabilità.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...