joseph mifsud vincenzo scotti

UN'UNIVERSITÀ CHE SCOTTI - CHE NE SARÀ DELLA LINK ORA CHE SE L'È COMPRATA IL SIGNOR CEPU? ATENEO PRIVATO, CROCEVIA DI FACCENDIERI DI OGNI FEDE. DI NOTABILI DELLA PRIMA E DELLA SECONDA REPUBBLICA. DI SPIE VENUTE DALL'EST MA ANCHE DALL'OVEST. E ASSIEME A TUTTO QUESTO ANCHE FUCINA DI CLASSE DIRIGENTE PER I CINQUE STELLE - POLIDORI VUOLE RISERVARE ALLA LINK INSEGNAMENTI PER L'ÉLITE, E AVREBBE INVESTITO CIRCA…

 

Fabio Martini per ''la Stampa''

 

vincenzo scotti

A riflettori ben spenti, come è tradizione della casa, la Link Campus University ha cambiato padrone: a fine luglio nello studio di un notaio romano si è consumato il passaggio di proprietà di una delle più originali «creature» spuntate in Italia negli ultimi venti anni: università privata, ma anche crocevia di faccendieri di ogni fede. Di notabili della Prima ma anche della Seconda Repubblica. Di spie venute dall'Est ma anche dall'Ovest. E assieme a tutto questo anche fucina di classe dirigente per i Cinque stelle.

 

vincenzo scotti, luigi di maio, piero schiavazzi alla link university

Un cambio di proprietà accelerato dall'infittirsi delle indagini della magistratura e dai conti in disordine: la eterogenea società uscente Gem - che aveva il suo «vate» nell'ex ministro dc Enzo Scotti - ha ceduto tutto a Francesco Polidori, l'uomo che dopo aver inventato Cepu, la scuola di recupero esami, ha creato E-Campus, il più esteso ateneo telematico italiano. Personaggio legato al centrodestra e a Berlusconi, ma senza mai mischiare didattica e politica, Polidori si presenta con un'idea di business diversa da quella che ha imperato sinora alla Link.

 

massimo d'alema vincenzo scotti

E dunque si preannuncia qualcosa in più di un cambio di gestione: è anche la fine di un'epoca nella storia della politica italiana. Quella nella quale l'eterno e ramificato potere romano ha cercato di romanizzare i «barbari» a cinque stelle e loro sono stati al gioco, cercando canali nei quali pescare quel grumo di competenze necessarie per governare.

 

Erano i primi sei mesi del 2018 e in quel tempo sull'appartata collinetta che si affaccia sul Cupolone di San Pietro sono andate in onda scene mai viste prima: in piena campagna elettorale l'outsider Luigi Di Maio si presentò alla Link e sul tema «L'Italia e la politica mondiale», pronunciò un discorso spiazzante, atlantista ed europeista.

pittella vincenzo scotti

 

E qualche settimana dopo pescò proprio dalla Link le sue candidate ai ministeri chiave: Elisabetta Trenta per la Difesa, Paola Giannetakis per l'Interno, Emanuela Del Re per gli Esteri. Poi la presenza dei Cinque stelle si è via via diradata ma l'ultraottantenne Scotti - lo chiamavano Tarzan ai tempi della Dc e lo scatto gli è rimasto - ha riposizionato la Link. Che ha preso le sembianze - fatte le necessarie proporzioni - di una Vienna del secondo dopoguerra: sono fiorite cattedre di geopolitica, di tecniche per addestrare i Servizi e l'università è diventata un crocevia di intelligence ma anche di intelligenze: tra i docenti personaggi come Massimo D'Alema e Liliana Ferraro, già vice di Giovanni Falcone al ministro di Grazia e Giustizia.

 

mifsud vincenzo scotti gennaro migliore

E a un certo punto si è materializzato persino uno dei personaggi più indecifrabili degli ultimi anni: quel Joseph Mifsud, considerato l'anello di congiunzione tra russi e Trump. Negli ultimi tempi gli occhi di diverse Procure hanno scovato vicende che attendono riscontri definitivi ma si presentano poco edificanti: frodi al fisco, esami a dir poco facili. I conti sono andati sempre più in rosso e a quel punto alla porta del vecchio Scotti, ha bussato Polidori, un umbro di 72 anni, a suo tempo inventore del Cepu e di Radio Elettra.

 

vanna fadini luigi di maio

Parla come un filantropo: «In passato le famiglie ricche avevano il precettore. I nostri tutor svolgono lo stesso compito, calibrando l'intervento in funzione della capacità, del tempo a disposizione, delle esigenze. In assoluta trasparenza: il risultato finale, infatti, non lo decidiamo noi, ma l'esame, che è pubblico».

 

Polidori vuole aggiungere un insegnamento frontale al suo «impero» di atenei telematici, con sedi in undici città e, a quanto pare, vuole riservare alla Link insegnamenti per l'élite. Poco si sa di quanto sia costato l'«avviamento» che la Link Campus ancora garantisce: Polidori si sarebbe fatto carico dei 22 milioni di debito e avrebbe corrisposto un milione cash ai vecchi proprietari.

francesco polidori cepu

 

Immaginando di investirne un'altra ventina. Per ora ipotesi, anche perché l'annuncio ufficiale del passaggio di proprietà ancora non c'è stato. Ma si capirà presto se sia finita una volta per tutte la leggenda dell'ateneo romano «vortice di intrighi», come il New York Times ha definito la Link, l'università nella quale un giorno si incontrarono e simpatizzarono due campani così diversi come Enzo Scotti e Luigi Di Maio.

la festa alla link university 2e campus

Ultimi Dagoreport

trump musk bitcoin

DAGOREPORT - A.A.A. ATTENZIONE ALLA MONETA: RITORNA MINACCIOSA SULLA SCENA GEOPOLITICA DEL MONDO - SUCCEDE CHE QUELLO SVALVOLATO ALLA KETAMINA DI ELON MUSK, DA QUANDO HA FINANZIATO LA CORSA PRESIDENZIALE DI DONALD TRUMP, SI È MESSO IN TESTA DI TRASFORMARE LA CASA BIANCA IN CASA MUSK. E COME “PRESIDENTE VIRTUALE” DEGLI STATI UNITI, L'UOMO PIU' RICCO DEL MONDO HA IN MENTE DI SOSTITUIRE LA MONETA REALE CON UNA VIRTUALE, CON UNA LEGGE CHE PREVEDA GLI ACQUISTI DI BITCOIN PER LE RISERVE VALUTARIE DEGLI STATI UNITI - MA FATTI DUE CONTI, ALL’AMERICA FIRST DI TRUMP CONVIENE DI TENERSI STRETTO IL SACRO DOLLARO CHE, AD OGGI, RAPPRESENTA LA MONETA DI SCAMBIO DEL 60% DEL MERCATO INTERNAZIONALE -NEL 2025 TRUMP DOVRÀ VEDERSELA NON SOLO COL MUSK-ALZONE CRIPTO-DIPENDENTE: IN CAMPO È SCESO PREPOTENTE IL PIU' ANTICO NEMICO DEL “VERDONE” AMERICANO: L’ORO…

maria rosaria boccia gennaro sangiuliano giorgia meloni

IL BOTTO DI FINE ANNO: IL 1 AGOSTO 2024 (DUE SETTIMANE DOPO IL TAGLIO SUL CAPOCCIONE) GENNARO SANGIULIANO FIRMO' IL DECRETO DI NOMINA DI MARIA ROSARIA BOCCIA A SUA CONSULENTE – IL DOCUMENTO SBUGIARDA “GENNY DELON” (CHE AL TG1 MINIMIZZO' IN MODO VAGO “MI ERA VENUTA L’IDEA DI NOMINARLA”) E SOPRATTUTTO GIORGIA MELONI, CHE MISE LA MANO SUL FUOCO SULLA BUONA FEDE DEL MINISTRO (“HA DECISO DI NON DARE L’INCARICO DI COLLABORAZIONE. MI GARANTISCE CHE QUESTA PERSONA NON HA AVUTO ACCESSO A NESSUN DOCUMENTO RISERVATO”) – L’ITER SI BLOCCO', DANDO IL VIA ALL’INCHIESTA DI DAGOSPIA CHE PORTÒ ALLE DIMISSIONI DEL MINISTRO. MA QUESTO DOCUMENTO APRE NUOVE DOMANDE: 1) PERCHÉ, DOPO UN PRIMO STEP, LA NOMINA NON È STATA FINALIZZATA? 2) COSA È AVVENUTO TRA IL GIORNO DELLA NOMINA, E IL 26 AGOSTO, GIORNO DEL DAGO-SCOOP? 3) QUALCUNO È INTERVENUTO A BLOCCARE LA NOMINA A CONSULENTE DELLA BOCCIA? 4) CHI SI È MOBILITATO PER SILURARE L'IMPRENDITRICE? 5) DAVVERO TUTTO È AVVENUTO A COSTO ZERO PER LO STATO? 

pierferdinando casini e matteo renzi nel 2009

DAGOREPORT – RENZI CI AVEVA VISTO GIUSTO: VOLEVA COME LEADER DEL CENTRO PIERFERDINANDO CASINI - PECCATO CHE L’EX PRESIDENTE DELLA CAMERA ABBIA DETTO DI NO NELLA SPERANZA DI ARRIVARE, UN DOMANI, AL QUIRINALE. MA IL SUCCESSORE DI MATTARELLA VERRÀ ELETTO SOLTANTO NEL 2029 E FINO AD ALLORA, CAMPA CAVALLO, PUÒ SUCCEDERE DI TUTTO E DI BRUTTO -  “PIERFURBY” POSSIEDE I CROMOSONI PERFETTI PER FEDERARE LE DIVERSE ANIME ORFANE DI UN PARTITO LIBERALE CONSERVATORE A FIANCO DEL PD: DEMOCRISTIANO, BUONI RAPPORTI CON IL VATICANO, POI NELLE FILE DEL BERLUSCONISMO FINO ALL'ARRIVO COME INDIPENDENTE, GRAZIE A RENZI, NELL'AREA PD, IL BELL'ASPETTO, L'ELOQUIO PIACIONE E I 40 ANNI IN PARLAMENTO... (SE L’AMORE PER IL DENARO NON L'AVESSE RINCOJONITO, CHISSÀ DOVE SAREBBE OGGI RENZI)

antonio tajani cecilia sala giorgia meloni ali khamenei

DAGOREPORT - CON UN MINISTRO DEGLI ESTERI (E UN GOVERNO) ALL'ALTEZZA, CECILIA SALA NON SAREBBE FINITA IN UNA GALERA DI TEHERAN - LA NOTIZIA DELL'ARRESTO A MILANO DELLA ''SPIA'' IRANIANA ABEDINI, SU "ORDINE" USA, E' DEL 17 DICEMBRE. DUE GIORNI DOPO LA SALA VIENE IMPRIGIONATA - BENE, CONOSCENDO LA "DIPLOMAZIA DEGLI OSTAGGI" PRATICATA DALL'IRAN (ARRESTI UNO DEI MIEI, IO SEQUESTRO UNO DEI TUOI), PERCHE' LA FARNESINA E PALAZZO CHIGI, SOTTOVALUTANDO I "SEGNALI" DELL'INTELLIGENCE-AISE, NON SI SONO SUBITO ATTIVATI PER METTERE IN SICUREZZA GLI ITALIANI IN IRAN? - SCAZZO CROSETTO-TAJANI - NON SAREBBE LA PRIMA VOLTA CHE IL GOVERNO MELONI SI TROVA A GESTIRE NEL PEGGIORE DEI MODI UN DETENUTO NEL MIRINO DI WASHINGTON (NEL 2023 IL RUSSO ARTEM USS). IL VICEMINISTRO AGLI ESTERI, EDMONDO CIRIELLI (FDI), GIÀ ANNUNCIA CHE LA “SPIA” IRANIANA ''POTREBBE NON ESSERE ESTRADATA, HA COMMESSO UN REATO SOGGETTIVO, NORDIO STA STUDIANDO LE CARTE” (A NORDIO E MELONI CONVIENE FARE IN FRETTA, PRIMA CHE TRUMP SBARCHI ALLA CASA BIANCA) - VIDEO

carlo freccero dago ferragni fagnani de martino meloni giambruno

TE LO DO IO IL 2024! - CARLO FRECCERO: “NELL’EPOCA DELLA NOTIZIA TAROCCATA, IL GOSSIP RAPPRESENTA IL PRESENTE DELL’INFORMAZIONE. E DAGOSPIA VINCE (IL 2024 È L’ANNO DEL SUO MAGGIORE SUCCESSO)’’ – ‘’ IDEOLOGIE NELLA POLVERE, IDEE NEL CASSETTO, IDEALI NEI CASSONETTI. ANCHE LA POLITICA È CONIUGATA A PARTIRE DAL GOSSIP. I DUE FAMOSI FUORIONDA DI GIAMBRUNO IN CALORE SONO DIVENTATI UN EVENTO POLITICO - DI FRONTE AL NUOVO DISORDINE MONDIALE, LA TELEVISIONE HA CHIUSO FUORI DALLA PORTA LA CRUDA REALTÀ E L’HA SOSTITUITA CON IL MONDO REALITY, IN CUI NULLA È SERIO, TUTTO È ARTIFICIO - OGGI IL VERO MISTERO DEL MONDO DIVENTA IL VISIBILE, NON L’INVISIBILE. E, COME BEN SAPPIAMO, TUTTO CIÒ CHE NON VIVE IN TELEVISIONE NON HA UNA DIMENSIONE REALE”

matteo salvini daniela santanche giorgia meloni renzi giovanbattista giovambattista fazzolari

DAGOREPORT – MATTEO FA IL MATTO E GIORGIA INCATENA LA SANTANCHÈ ALLA POLTRONA: SALVINI, ASSOLTO AL PROCESSO OPEN ARMS, TURBA QUOTIDIANAMENTE I SONNI DELLA MELONI CON IL “SOGNO DI TORNARE AL VIMINALE” – PER LA DUCETTA, PERÒ, IL RIMPASTO È INDIGERIBILE: TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI, SPECIE IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO PER DANIELA SANTANCHÈ – E COSÌ, ECCO IL PIANO STUDIATO INSIEME A “SPUGNA” FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? (C’È UNA GROSSA DIFFERENZA NEL CASO VISIBILIA: NON ERA MAI ACCADUTO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO IN MERITO A VERSAMENTI ALL’INPS…)