VIVA LA GUERRA TIEPIDA! - OBAMA: “VOGLIAMO L’ESTRADIZIONE DI SNOWDEN”. PUTIN: “MAI. MA BASTA DANNEGGIARE GLI USA”

1 - SNOWDEN: OBAMA, LAVORIAMO PER ESTRADIZIONE DA RUSSIA
(ANSA) - Il presidente americano, Barack Obama, ha ribadito come le autorità statunitensi, attraverso i normali canali delle forze di polizia, stanno lavorando per convincere la Russia ad estradare Edward Snowden, la 'talpa' del Datagate, da giorni rifugiato all'aeroporto internazionale di Mosca.

2 - SNOWDEN; PUTIN, NON ESTRADIAMO NESSUNO
(ANSA) - La Russia non sta estradando nessuno e non lo farà: lo ha detto il leader del Cremlino Vladimir Putin commentando il caso Snowden, la 'talpa' del Datagate.

3 - PUTIN, SNOWDEN PUO' RESTARE MA CESSI DANNEGGIARE USA
(ANSA) - Se Snowden vuole stare in Russia deve "cessare il suo lavoro volto a danneggiare i nostri partner americani": lo ha detto il leader del Cremlino Vladimir Putin. "Se vuole stare qui, c'é una sola condizione: deve cessare il suo lavoro volto a danneggiare i nostri partner Usa, non importa quanto strano suoni questo detto da me", ha dichiarato in una conferenza stampa a Mosca Putin, ex colonnello del Kgb che ha guidato i servizi segreti russi Fsb) prima di arrivare al Cremlino.

4 - NSAGATE: PUTIN NON ESCLUDE CHE USA INTERCETTINO RUSSIA
(AGI/INTERFAX) - Il presidente russo Vladimir Putin ha detto di non escludere che i servizi di intelligence americana, oltre che i colleghi europei, abbiano intercettato anche le missioni diplomatiche russe negli Usa. "Non è affare nostro che gli alleati si intercettino l'uno con l'altro - ha detto in una conferenza stampa Putin - lasciateli fare quelli che vogliono". "Per quanto vedo,si tratta di informazioni provenienti dal signor Snowden - ha aggiunto riferendosi alle notizie fatte filtrare dall'ex collaborate della Cia in fuga in queste informazioni non vi è nulla che riguardi tentativi di intercettare le missioni russe. Ma non posso escludere tale possibilità e tempo fa ne avevamo le prove".

5 - SNOWDEN: NON SONO TRADITORE,MIE AZIONI PER DESIDERIO VERITA'
(ANSA) - ''Non sono un traditore'': lo ribadisce Edward Snowden, la 'talpa' del Datagate, nel documento consegnato alle autorita' russe in cui chiede asilo politico ad almeno 15 Paesi. ''Snowden - afferma una fonte russa citata dal Los Angeles Times - spiega ancora una volta come le sue azioni sono dettate solo dal desiderio di aprire gli occhi del mondo sulle flagranti violazioni da parte degli Stati Uniti non solo nei confronti dei cittadini americani, ma anche verso i cittadini della Ue e degli alleati della Nato''.


6 - OBAMA E PUTIN, SOLUZIONE CASO A SERVIZI - MOSSA DISPERATA DELLA 'TALPA', CHIEDE ASILO A 15 PAESI
Ansa.it

Il presidente americano Barack Obama e quello russo Vladimir Putin hanno incaricato rispettivamente l'Fbi e l'Fsb di trovare una soluzione per il caso Snowden. Lo ha affermato un alto responsabile russo citato dalla stampa Usa.

Intanto Snowden, la 'talpa' del Datagate, ha chiesto asilo politico in 15 Paesi, consegnando la lista al ministero degli esteri russo. Lo riporta il Los Angeles Times. "Si tratta di una mossa disperata dopo il 'no' dell'Ecuador", commenta una fonte del ministero russo.

Il segretario di Stato Usa, John Kerry, ha detto alla sua collega europea, Catherine Ashton, che la ricerca delle informazioni sugli altri Paesi non è "inusuale". Kerry, dal Brunei, non ha voluto fare un commento diretto sulla controversia suscitata dallo scandalo delle intercettazioni, Datagate.

La Ue ricorda che gli Usa sono "alleati politico ed economici" ma "occorre che facciano chiarezza su questa situazione, ci servono risposte ufficiali": lo ha detto il rappresentante permanente della Lituania, nuova presidenza della Ue che comincia oggi.

L'Italia ha richiesto chiarimenti sulla "molto spinosa vicenda" del Datagate e gli Usa hanno provveduto ad assicurare che ogni chiarimento verrà dato sia all'Ue che agli Stati membri. L'Italia ha fiducia che verranno fornite tutte le informazioni e assicurazioni necessarie. Lo dichiara il ministro degli esteri Emma Bonino.

"Sulla nota questione del Datagate - ha dichiarato il ministro - da parte italiana nella giornata di ieri si è proceduto ad effettuare un'immediata verifica con le controparti americane attraverso un intervento della Farnesina. Sono stati richiesti i necessari chiarimenti di una vicenda molto spinosa. Da parte americana - prosegue il ministro - si è provveduto sollecitamente a fornire assicurazioni che ogni chiarimento verrà effettuato sia nei confronti dell'Ue che degli Stati membri. Siamo fiduciosi che nello spirito di collaborazione e amicizia che caratterizza il rapporto tra i due Paesi, verranno fornite tutte le informazioni e assicurazioni necessarie.

"Bisogna ricostruire la fiducia con gli Stati Uniti", ha detto il portavoce del Governo tedesco Steffen Seibert aggiungendo che presto la cancelliera Angela Merkel parlerà delle notizie di stampa sulla sorveglianza Usa con il presidente americano Barack Obama.

Il ministro degli Esteri belga, Didier Reynders, ha 'invitato' l'ambasciatore Usa in Belgio, Howard Gutman, "ad andare a dare spiegazioni" sul caso Datagate. Lo ha reso noto lo stesso ministro precisando che l'iniziativa è stata concordata con gli altri Paesi partner Ue che si apprestano a fare la stessa cosa.

Lo spionaggio dell'Europa da parte degli Stati Uniti deve cessare "immediatamente". Lo chiede a Washington il presidente francese Francois Hollande. Non ci saranno negoziati sull'accordo di libero scambio con Washington senza "garanzie" sullo spionaggio, ha detto Hollande.

La Commissione europea farà domani il punto sul Datagate nella riunione a Strasburgo. Lo ha detto il vicepresidente Antonio Tajani al GR1 Rai. Se le notizie di stampa fossero confermate "sarebbe un fatto preoccupante" che "non agevolerebbe la trattativa per un accordo di libero scambio Ue-Usa", ha detto Tajani invitando alla cautela.

"Bruxelles - ha detto il vicepresidente della Commissione - è un crocevia di spie, lo è sempre stato, tutti controllano tutti, ma certo se fosse vero che gli Usa hanno spiato l'Unione europea, o paesi dell'Unione, mentre sono in corso trattative per arrivare a un accordo di libero scambio, certamente questo sarebbe un fatto preoccupante. Martedì si riunirà la Commissione europea a Strasburgo, ne parleremo, intanto attendiamo di sapere quale sarà la risposta degli Stati Uniti".

"Certamente se fosse confermato - ha aggiunto Tajani - questo caso non agevolerebbe la trattativa sul libero scambio, ma siamo ancora all'inizio della trattativa, l'accordo dovrebbe essere firmato nel 2015, quindi esistono ancora margini, anche perché per far saltare un accordo vanno verificati bene i fatti, quali siano le responsabilità, se esiste o no una responsabilità oggettiva degli Stati Uniti, i quali devono far chiarezza". In particolare, per il commissario Ue, bisogna accertare come si sono svolti i fatti, se l'iniziativa è partita dal governo Usa "oppure se tutto è frutto di iniziative personali di qualche dirigente dei servizi segreti Usa. E questo cambierebbe nettamente la prospettiva, quindi dobbiamo essere cauti, anche se ovviamente questo fenomeno non accelera i negoziati".

Quella dei problemi nel rapporto tra le istituzioni Ue e l'amministrazione Usa sul cosiddetto datagate "é una questione spinosa che dovrà trovare delle risposte soddisfacenti". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, parlando con i giornalisti a Zagabria.

"Bisogna esigere immediatamente lo stop delle trattative sul libero scambio con gli stati Uniti", dopo le rivelazioni sulle intercettazioni dell'intelligence Usa a carico di istituzioni e Paesi europei. Lo chiede la leader dell'estrema destra francese Marine Le Pen, parlando ai microfoni di Lci. "E' evidentemente uno scandalo per i popoli europei, che hanno appena scoperto una verità terribile: non sono più liberi", ha aggiunto, auspicando anche che la Francia ritrovi "la nostra autonomia in materia di difesa, non possiamo essere i cagnolini degli Usa, sorvegliati, tenuti al guinzaglio".

La Le Pen ha poi rivendicato la paternità della proposta di dare asilo politico in Francia a Edward Snowden, il tecnico informatico che ha rivelato i piani di sorveglianza della Nsa. "Sono stata la prima" a chiederlo, ha dichiarato, ironizzando sul fatto che l'estrema sinistra abbia "tentato di andare a ruota" della sua idea.

La Francia dovrebbe "tener testa" agli Stati Uniti e offrire asilo politico a Edward Snowden, il tecnico informatico all'origine del caso Datagate. E' la richiesta avanzata dall'estrema sinistra francese al presidente Francois Hollande, dopo che il Guardian ha rivelato che anche Parigi era spiata dalla Nsa. Il primo a lanciare la proposta è stato il leader del Front de Gauche, Jean-Luc Melenchon, secondo cui la Francia dovrebbe accogliere Snowden "perché quest'uomo é un benefattore" e un "difensore della libertà".

 

 

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