Estratto dell'articolo di Luca Pernice per il "Corriere della Sera"
INCIDENTE IN CUI E MORTA Lucia Salcone
Una presunta messinscena. L’incidente stradale del 27 settembre nelle campagne di San Severo, dove è morta Lucia Salcone, casalinga di 47 anni, potrebbe essere stato «organizzato» dal marito della vittima, l’imprenditore agricolo Ciro Caliendo, per nascondere qualcosa di più grave.
Tanto da non far escludere nemmeno l’ipotesi dell’assassinio. È il sospetto della Procura di Foggia che ha indagato l’uomo per omicidio volontario. «E adesso voglio sapere la verità su quanto è successo a mia figlia», dice in lacrime la madre della donna.
Secondo il racconto di Caliendo agli inquirenti, riportato dal suo avvocato Angelo Masucci, quella sera dopo essere stati in pizzeria con alcuni amici di una scuola di ballo, marito e moglie sarebbero andati in uno dei loro terreni di proprietà che si trovano sulla provinciale 13 — tra San Severo e Castelnuovo della Daunia, una strada poco frequentata — per un controllo: in passato, in quella zona, avevano subito il furto di 50 quintali di uva.
Sulla via del ritorno, intorno alle 22.30, Caliendo per evitare un’automobile che procedeva al centro della carreggiata poco illuminata, ha sbandato finendo contro un albero. Il mezzo, poi, si è incendiato. Il marito avrebbe tentato di salvare la donna (anche lui ha riportato ustioni a braccia e mani) ma — secondo le sue parole — tutto sarebbe stato inutile. Caliendo non è riuscito ad avvisare subito i soccorsi poiché i cellulari erano rimasti nell’auto in fiamme.
Il racconto non ha convinto gli investigatori. In particolare, a destare qualche sospetto, sono l’orario dell’incidente e l’allarme lanciato ai soccorsi, con notevole ritardo. La famiglia di Lucia Salcone preferisce non commentare. [...]
A parlare, anche se in maniera telegrafica, è invece l’anziana mamma di Lucia. «Voglio solo — ha detto — la verità per mia figlia. Voglio sapere com’è morta, cosa è successo quella maledetta sera del 27 settembre». [...]