ugo colonna di paliano johnine avery

GIU’ LE MANI DALL’EREDITÀ COLONNA – “LA MOGLIE NON AVEVA DIVORZIATO QUANDO SPOSÒ IL PRINCIPE UGO”. LA CASSAZIONE DICHIARA NULLO IL RICORSO DELLA EX MISS MONDO JOHNINE LEIGH AVERY CHE SOSTENEVA LA LEGITTIMITÀ DELLE SUE NOZZE CON IL PRINCIPE COLONNA - IL SOLLIEVO DEL FIGLIO ODDONE CHE, NEL 2015, AVEVA IMPUGNATO IL TESTAMENTO E DENUNCIATO LA MATRIGNA PER BIGAMIA – IN BALLO 12 MILIONI DI EURO...

Ilaria Sacchettoni per il "Corriere della Sera"

 

UGO COLONNA Johnine Leigh Avery

Una lettera inviata dalla Segreteria generale della Repubblica di Santo Domingo annulla, in un sol colpo, le aspirazioni di Johnine Leigh Avery nei confronti dell'eredità di Ugo Colonna con gran sollievo del figlio Oddone che, nel 2015, aveva impugnato il testamento e denunciato la matrigna per bigamia.

 

La «certificatión» dominicana attesta che la signora avrebbe sposato il principe in virtù di un falso documento di divorzio quando, in realtà, era ancora sposata con l'imprenditore sudafricano Arthur Henry Groblere van den Heever. I giudici della Cassazione ora dichiarano nullo il ricorso della Leigh Avery che protestava la legittimità delle sue nozze con il principe. Ma un passo indietro per ricostruire la complicata vicenda di un'eredità stimata attorno ai 12 milioni di euro.

oddone colonna

 

 Vincitrice del titolo «miss Mondo», la statuaria Leigh Avery, sciolta dai vincoli delle prime nozze con l'indiano Khaibar Khan, aveva sposato il principe Ugo Colonna di Paliano negli anni Ottanta, vantando il divorzio, mai avvenuto in realtà, dal secondo marito Van den Heever.

UGO COLONNA 55

 

Sono gli anni del cosiddetto edonismo reganiano ma Johnine, corpo favoloso e viso sensuale, non ha bisogno delle piste da ballo per farsi notare nella Capitale che la elegge miss Roma. Muore il principe Colonna e lei, moglie legittima, eredita. Ma il figliastro Oddone, assistito dagli avvocati Alessandro e Michele Gentiloni Silverj la citano per bigamia. Oggi incassano il successo.

 

 

 

LITE PER L'EREDITÀ COLONNA, LA CASSAZIONE: «L'EX MISS HA USATO UN DOCUMENTO FALSO»

Francesca De Martino per "il Messaggero"

 

UGO COLONNA Johnine Leigh Avery 5

Si riapre la battaglia giudiziaria per la contesa di un'eredità principesca: quella del principe Ugo Colonna. Quando l'ex reginetta di bellezza Johnine Leigh Avery, ex Miss Mondo e Lady Roma 1998, aveva sposato il nobile, nel dicembre 1991, probabilmente aveva già un marito.

 

Lo stabilisce la Cassazione, riconoscendo la falsità del documento di divorzio, firmato da un giudice di Santo Domingo nel 1980 e presentato in più occasioni dalla donna per sostenere la validità delle nozze con Colonna e, quindi, la legittimità del lascito a lei intestato. La Suprema Corte ribalta, quindi, la decisione dei giudici d'Appello che avevano assolto la donna dall'accusa di utilizzo di documento falso.

 

 

Il matrimonio, molto probabilmente, sarà dichiarato nullo, come chiesto dal figlio del principe, Oddone Colonna. Era stato proprio lui, dopo la morte del padre, a denunciare la donna per avere utilizzato quel documento per ottenere una buona porzione del patrimonio di famiglia.

 

UGO COLONNA 3

I legali di Colonna, gli avvocati Michele e Alessandro Gentiloni Silveri, hanno commentato così la decisione degli Ermellini: «Dopo anni di battaglie, la Cassazione ha finalmente riconosciuto la bontà delle tesi del nostro assistito». I fatti risalgono all'1 ottobre 2015. Oddone Colonna, figlio del principe Ugo, morto il 13 aprile del 2004, sporge denuncia. Secondo il rampollo di una delle più antiche casate dell'aristocrazia italiana, l'ex miss, classe 1945, avrebbe messo in scena per anni una vera e propria farsa.

 

Oddone Colonna

La Avery e il principe si erano sposati in Florida il 27 dicembre del 1991, ma in realtà, quando si era presentata all'altare, la donna - secondo la denuncia - non aveva regolarmente divorziato dal precedente marito.

 

L'ex miss, quindi, era stata citata dal Tribunale civile per bigamia, ma in quell'occasione aveva consegnato al giudice un certificato di divorzio consensuale. Un documento che, secondo il figlio del nobile, non era autentico. Si trattava di un atto apparentemente firmato nel 1980 e rilasciato da un giudice di Santo Domingo.

 

UGO COLONNA ODDONE COLONNA

IL RACCONTO «Quasi vent' anni dopo le nozze venivo a sapere che tra la fine degli anni 70 e i primi anni 80 quella donna era stata sposata con un sudafricano. Al tempo dell'unione con mio padre, era ancora validamente coniugata», aveva dichiarato il nobile ai pm. Colonna aveva quindi chiesto aiuto a uno studio legale per far verificare il documento presentato dalla donna.

 

Dopo diverse ricerche, aveva scoperto che l'atto era davvero fasullo. Il caso era quindi finito in Procura: la donna era stata indagata per utilizzo di documento falso - l'accusa di bigamia era invece prescritta - e l'ex miss era stata rinviata a giudizio. Aveva ottenuto due assoluzioni: per i giudici di primo e di secondo grado, mancava agli atti un riscontro diretto della falsità dell'atto. Ieri, però, la Cassazione ha ribaltato quelle decisioni.

 

Johnine Leigh Avery miss-mondo vedova ugo colonna

IL DOCUMENTO Per la Suprema Corte, il certificato di divorzio non era autentico. A dimostrarlo, un documento depositato il 21 ottobre 2021: una certificazione rilasciata dalla Segreteria generale del Consiglio del Potere giudiziario della Repubblica Dominicana, «relativa alla traduzione giurata a firma del Ministro Consigliere incaricato della Sezione Consolare della Repubblica Dominicana, attestante la falsità della sentenza di divorzio», si legge nelle motivazioni degli ermellini.

 

Nel documento si afferma che, da un'ispezione effettuata il 18 aprile 2016 negli archivi della Prima Camera Civile del Tribunale di primo grado del Distretto Giudiziario di Duarte, è emerso che, «sebbene la falsa sentenza di divorzio numero 849, datata 26 settembre 1980 fosse annotata nel libro indice dell'inventario dell'Archivio», non risultava annotata nel registro ufficiale delle sentenze emesse.

JOHNINE LEIGH AVERY vedova ugo colonna

 

Al suo posto, era stato trovato il certificato di nascita di un'altra persona. Si legge nell'atto: nell'archivio «era custodita una sentenza, archiviata e definitiva, recante il numero 849, che corrisponde alla ratificazione della nascita di Juliana Augustìn y Compartes».

Ultimi Dagoreport

trump musk bitcoin

DAGOREPORT - A.A.A. ATTENZIONE ALLA MONETA: RITORNA MINACCIOSA SULLA SCENA GEOPOLITICA DEL MONDO - SUCCEDE CHE QUELLO SVALVOLATO ALLA KETAMINA DI ELON MUSK, DA QUANDO HA FINANZIATO LA CORSA PRESIDENZIALE DI DONALD TRUMP, SI È MESSO IN TESTA DI TRASFORMARE LA CASA BIANCA IN CASA MUSK. E COME “PRESIDENTE VIRTUALE” DEGLI STATI UNITI, L'UOMO PIU' RICCO DEL MONDO HA IN MENTE DI SOSTITUIRE LA MONETA REALE CON UNA VIRTUALE, CON UNA LEGGE CHE PREVEDA GLI ACQUISTI DI BITCOIN PER LE RISERVE VALUTARIE DEGLI STATI UNITI - MA FATTI DUE CONTI, ALL’AMERICA FIRST DI TRUMP CONVIENE DI TENERSI STRETTO IL SACRO DOLLARO CHE, AD OGGI, RAPPRESENTA LA MONETA DI SCAMBIO DEL 60% DEL MERCATO INTERNAZIONALE -NEL 2025 TRUMP DOVRÀ VEDERSELA NON SOLO COL MUSK-ALZONE CRIPTO-DIPENDENTE: IN CAMPO È SCESO PREPOTENTE IL PIU' ANTICO NEMICO DEL “VERDONE” AMERICANO: L’ORO…

maria rosaria boccia gennaro sangiuliano giorgia meloni

IL BOTTO DI FINE ANNO: IL 1 AGOSTO 2024 (DUE SETTIMANE DOPO IL TAGLIO SUL CAPOCCIONE) GENNARO SANGIULIANO FIRMO' IL DECRETO DI NOMINA DI MARIA ROSARIA BOCCIA A SUA CONSULENTE – IL DOCUMENTO SBUGIARDA “GENNY DELON” (CHE AL TG1 MINIMIZZO' IN MODO VAGO “MI ERA VENUTA L’IDEA DI NOMINARLA”) E SOPRATTUTTO GIORGIA MELONI, CHE MISE LA MANO SUL FUOCO SULLA BUONA FEDE DEL MINISTRO (“HA DECISO DI NON DARE L’INCARICO DI COLLABORAZIONE. MI GARANTISCE CHE QUESTA PERSONA NON HA AVUTO ACCESSO A NESSUN DOCUMENTO RISERVATO”) – L’ITER SI BLOCCO', DANDO IL VIA ALL’INCHIESTA DI DAGOSPIA CHE PORTÒ ALLE DIMISSIONI DEL MINISTRO. MA QUESTO DOCUMENTO APRE NUOVE DOMANDE: 1) PERCHÉ, DOPO UN PRIMO STEP, LA NOMINA NON È STATA FINALIZZATA? 2) COSA È AVVENUTO TRA IL GIORNO DELLA NOMINA, E IL 26 AGOSTO, GIORNO DEL DAGO-SCOOP? 3) QUALCUNO È INTERVENUTO A BLOCCARE LA NOMINA A CONSULENTE DELLA BOCCIA? 4) CHI SI È MOBILITATO PER SILURARE L'IMPRENDITRICE? 5) DAVVERO TUTTO È AVVENUTO A COSTO ZERO PER LO STATO? 

pierferdinando casini e matteo renzi nel 2009

DAGOREPORT – RENZI CI AVEVA VISTO GIUSTO: VOLEVA COME LEADER DEL CENTRO PIERFERDINANDO CASINI - PECCATO CHE L’EX PRESIDENTE DELLA CAMERA ABBIA DETTO DI NO NELLA SPERANZA DI ARRIVARE, UN DOMANI, AL QUIRINALE. MA IL SUCCESSORE DI MATTARELLA VERRÀ ELETTO SOLTANTO NEL 2029 E FINO AD ALLORA, CAMPA CAVALLO, PUÒ SUCCEDERE DI TUTTO E DI BRUTTO -  “PIERFURBY” POSSIEDE I CROMOSONI PERFETTI PER FEDERARE LE DIVERSE ANIME ORFANE DI UN PARTITO LIBERALE CONSERVATORE A FIANCO DEL PD: DEMOCRISTIANO, BUONI RAPPORTI CON IL VATICANO, POI NELLE FILE DEL BERLUSCONISMO FINO ALL'ARRIVO COME INDIPENDENTE, GRAZIE A RENZI, NELL'AREA PD, IL BELL'ASPETTO, L'ELOQUIO PIACIONE E I 40 ANNI IN PARLAMENTO... (SE L’AMORE PER IL DENARO NON L'AVESSE RINCOJONITO, CHISSÀ DOVE SAREBBE OGGI RENZI)

antonio tajani cecilia sala giorgia meloni ali khamenei

DAGOREPORT - CON UN MINISTRO DEGLI ESTERI (E UN GOVERNO) ALL'ALTEZZA, CECILIA SALA NON SAREBBE FINITA IN UNA GALERA DI TEHERAN - LA NOTIZIA DELL'ARRESTO A MILANO DELLA ''SPIA'' IRANIANA ABEDINI, SU "ORDINE" USA, E' DEL 17 DICEMBRE. DUE GIORNI DOPO LA SALA VIENE IMPRIGIONATA - BENE, CONOSCENDO LA "DIPLOMAZIA DEGLI OSTAGGI" PRATICATA DALL'IRAN (ARRESTI UNO DEI MIEI, IO SEQUESTRO UNO DEI TUOI), PERCHE' LA FARNESINA E PALAZZO CHIGI, SOTTOVALUTANDO I "SEGNALI" DELL'INTELLIGENCE-AISE, NON SI SONO SUBITO ATTIVATI PER METTERE IN SICUREZZA GLI ITALIANI IN IRAN? - SCAZZO CROSETTO-TAJANI - NON SAREBBE LA PRIMA VOLTA CHE IL GOVERNO MELONI SI TROVA A GESTIRE NEL PEGGIORE DEI MODI UN DETENUTO NEL MIRINO DI WASHINGTON (NEL 2023 IL RUSSO ARTEM USS). IL VICEMINISTRO AGLI ESTERI, EDMONDO CIRIELLI (FDI), GIÀ ANNUNCIA CHE LA “SPIA” IRANIANA ''POTREBBE NON ESSERE ESTRADATA, HA COMMESSO UN REATO SOGGETTIVO, NORDIO STA STUDIANDO LE CARTE” (A NORDIO E MELONI CONVIENE FARE IN FRETTA, PRIMA CHE TRUMP SBARCHI ALLA CASA BIANCA) - VIDEO

carlo freccero dago ferragni fagnani de martino meloni giambruno

TE LO DO IO IL 2024! - CARLO FRECCERO: “NELL’EPOCA DELLA NOTIZIA TAROCCATA, IL GOSSIP RAPPRESENTA IL PRESENTE DELL’INFORMAZIONE. E DAGOSPIA VINCE (IL 2024 È L’ANNO DEL SUO MAGGIORE SUCCESSO)’’ – ‘’ IDEOLOGIE NELLA POLVERE, IDEE NEL CASSETTO, IDEALI NEI CASSONETTI. ANCHE LA POLITICA È CONIUGATA A PARTIRE DAL GOSSIP. I DUE FAMOSI FUORIONDA DI GIAMBRUNO IN CALORE SONO DIVENTATI UN EVENTO POLITICO - DI FRONTE AL NUOVO DISORDINE MONDIALE, LA TELEVISIONE HA CHIUSO FUORI DALLA PORTA LA CRUDA REALTÀ E L’HA SOSTITUITA CON IL MONDO REALITY, IN CUI NULLA È SERIO, TUTTO È ARTIFICIO - OGGI IL VERO MISTERO DEL MONDO DIVENTA IL VISIBILE, NON L’INVISIBILE. E, COME BEN SAPPIAMO, TUTTO CIÒ CHE NON VIVE IN TELEVISIONE NON HA UNA DIMENSIONE REALE”

matteo salvini daniela santanche giorgia meloni renzi giovanbattista giovambattista fazzolari

DAGOREPORT – MATTEO FA IL MATTO E GIORGIA INCATENA LA SANTANCHÈ ALLA POLTRONA: SALVINI, ASSOLTO AL PROCESSO OPEN ARMS, TURBA QUOTIDIANAMENTE I SONNI DELLA MELONI CON IL “SOGNO DI TORNARE AL VIMINALE” – PER LA DUCETTA, PERÒ, IL RIMPASTO È INDIGERIBILE: TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI, SPECIE IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO PER DANIELA SANTANCHÈ – E COSÌ, ECCO IL PIANO STUDIATO INSIEME A “SPUGNA” FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? (C’È UNA GROSSA DIFFERENZA NEL CASO VISIBILIA: NON ERA MAI ACCADUTO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO IN MERITO A VERSAMENTI ALL’INPS…)