"ALESSANDRO GIULI  È UN SEMICOLTO CHE USA PAROLE DIFFICILI PER FARE BELLA FIGURA" - FRANCO CARDINI, STORICO ED EX ISCRITTO AL MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO, FA PELO E CONTROPELO AL NEO-MINISTRO E AL SUO "PENSIERO SOLARE": "NON LO DEFINIREI UN UOMO DI CULTURA. SI STA LAUREANDO A QUASI 50 ANNI. QUELLO CHE HO CAPITO È CHE HA BUONI RAPPORTI DI AMICIZIA CON FAMILIARI DELLA MELONI" - LE RANDELLATE ALLA FIAMMA TRAGICA: "IL GOVERNO SEMBRA VOLER FARSI DEL MALE DI CONTINUO. C'E' UN PROBLEMA DI CLASSE DIRIGENTE. UNA TRIBU' CHIUSA? LA PREMIER RESTA NEL SUO POLLAIO, CHE È UN DESERTO..."

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Francesca Schianchi per “La Stampa”

 

alessandro giuli giorgio mottola servizio di report alessandro giuli giorgio mottola servizio di report

«Se ha una inclinazione al sadomasochismo, possiamo parlare di destra e cultura…», esordisce ridendo lo storico Franco Cardini.

 

Addirittura serve essere sadomasochisti, professore?

«È una battuta, ma fino a un certo punto. Questo governo sembra voler di continuo farsi del male. È vero che soffre di un handicap congenito: è segnato dalla sua discendenza, sia pure lontana, da un partito esplicitamente neofascista».

 

franco cardini a l'aria che tira franco cardini a l'aria che tira

Il Movimento sociale…

«Esatto, per quanto al suo interno vi fossero voci pluraliste e complesse: posso testimoniarlo perché ne ho fatto parte dal 1953 al 1965. Meloni, che è una donna intelligente e competente, questa radice la conosce, e sa di avere i fucili puntati contro. Deve sapere anche che ogni sua nomina sarà passata ai raggi X. Dovrebbe avere il coraggio di puntare alla qualità e al merito. Invece resta nel suo pollaio che è – con qualche eccezione– un deserto».

ALESSANDRO GIULI - MEME BY MMAX ALESSANDRO GIULI - MEME BY MMAX

 

Si riferisce ai ministri nominati alla Cultura?

«Sangiuliano è stato mio allievo a corsi di specializzazione universitaria, è un amico, non vorrei commentare cose che lo riguardano. Di Giuli mi sono applicato a leggere il curriculum».

 

E come lo ha trovato?

«Quello che ho capito è che ha buoni rapporti di amicizia con familiari della presidente».

 

È necessario per diventare ministro?

«Rovescerei la questione: diciamo che un tizio che conosce qualcuno di influente ha più chance a parità di valore di qualcun altro».

 

A parte questo, come ha giudicato il curriculum del ministro?

«Beh, è un signore di quasi 50 anni che si sta laureando dopo un lungo letargo, chissà, forse la nomina a ministro della Cultura gli ha dato una febbre culturale… Diciamo che uno sforzetto per fare una piccola tesi in tempi più celeri poteva farlo, ecco».

FRANCO CARDINI FRANCO CARDINI

 

Dice che non è adatto al ruolo?

«Dico che il suo curriculum presenta aspetti di debolezza e che non lo definirei esattamente un uomo di cultura. Ci sono a disposizione persone di valore che potrebbero collaborare con questo centrodestra».

 

GIORGIA E ARIANNA MELONI GIORGIA E ARIANNA MELONI

[…] Lei lo ha capito il discorso sulle linee programmatiche del ministro Giuli?

«Ma non c'era niente da capire! Era un discorso banale e un po' debole sui grandi mutamenti di questo momento. Il classico giochetto di quando un semicolto sfoggia un lessico giudicato difficile – quindi "colto" – davanti ad altri semicolti e ci mette parole impegnative per sembrare meno semicolto di loro. È una tecnica che noi insegnanti conosciamo da decenni».  […]

 

C'è un problema di classe dirigente di questa destra?

«Certo che c'è. Ma si potrebbe risolvere. Ci sono ai margini persone che potrebbero dare una mano. Anche che la pensano diversamente: si potrebbero coinvolgere dicendo loro: "Sei bravo in quello che fai, ti offro un posto importante". Lasciando così a loro, al limite, la responsabilità di dire di no».

BORDELLA - POSTER BY MACONDO BORDELLA - POSTER BY MACONDO

 

Se lo proponessero a lei?

«Stimo Giorgia, un'amica, le voglio bene. Sa che, come avversario acerrimo della Nato, filomusulmano, filoputiniano e socialmente parlando comunista, non potrei mai accettare».

 

È veramente tutte queste definizioni?

«Diciamo che esagero, ma solo un pochino».

 

La sensazione che dà il gruppo di Giorgia Meloni, comunque, è esattamente il contrario: una tribù chiusa…

«E provano così di essere deboli. Culturalmente e politicamente».

franco cardini franco cardini GIORGIA MELONI CON LA SORELLA ARIANNA GIORGIA MELONI CON LA SORELLA ARIANNA alessandro giuli gennaro sangiuliano alessandro giuli gennaro sangiuliano gennaro sangiuliano alessandro giuli foto di bacco gennaro sangiuliano alessandro giuli foto di bacco alessandro giuli giorgio mottola servizio di report alessandro giuli giorgio mottola servizio di report le iene servizio su alessandro giuli e francesco spano le iene servizio su alessandro giuli e francesco spano giovanbattista fazzolari giorgia meloni giovanbattista fazzolari giorgia meloni alessandro giuli al senato 3 - FOTO LAPRESSE alessandro giuli al senato 3 - FOTO LAPRESSE meloni fazzolari meloni fazzolari ALFREDO MANTOVANO ALFREDO MANTOVANO alessandro giuli alla camera foto lapresse 3 alessandro giuli alla camera foto lapresse 3 GENNARO SANGIULIANO E ALESSANDRO GIULI COME AMICI MIEI - MEME BY EDOARDO BARALDI GENNARO SANGIULIANO E ALESSANDRO GIULI COME AMICI MIEI - MEME BY EDOARDO BARALDI alessandro giuli alla camera foto lapresse 2 alessandro giuli alla camera foto lapresse 2 INFOSFERA - MEME SU ALESSANDRO GIULI INFOSFERA - MEME SU ALESSANDRO GIULI ALESSANDRO GIULI - PENSIERO SOLARE - MEME BY DAGOSPIA ALESSANDRO GIULI - PENSIERO SOLARE - MEME BY DAGOSPIA alessandro giuli foto mezzelani gmt 075 alessandro giuli foto mezzelani gmt 075 alessandro giuli servizio di report alessandro giuli servizio di report

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

BUM! NON SOLO GIULI-SPANO, STASERA “REPORT” MOSTRERÀ IN ESCLUSIVA LA FOTO DEL CAPOCCIONE DI GENNARO SANGIULIANO, SPACCATO COME UNA MELA DA UNA PROFONDA FERITA - È LA “PISTOLA FUMANTE” DELL’AGGRESSIONE SUBITA DA PARTE DI MARIA ROSARIA BOCCIA - SECONDO QUANTO SCRIVE "GENNY DELON" NELLA SUA DENUNCIA, LO SFREGIO È AVVENUTO LO SCORSO 16 LUGLIO IN UNA STANZA DELL’HOTEL NAZIONALE DI SANREMO A CONCLUSIONE DI UN’ACCESA DISCUSSIONE NATA DOPO IL FATALE ANNUNCIO DEL MINISTRO ALLA “POMPEIANA ESPERTA” DI VOLER CHIUDERE LA LORO RELAZIONE E DI NON VOLER LASCIARE LA MOGLIE - DAGOREPORT: COSA È SUCCESSO AL MALCONCIO GENNARINO DOPO L'ASSALTO CONTUNDENTE DELLA BOCCIA IN MODALITÀ JENA DI POMPEI? I SELFIE NEL BAGNO DELL’ALBERGO SANREMESE, IL PRECIPITOSO RITORNO A ROMA SEMPRE AFFIANCATO DALLA FACINOROSA BOCCIA, LA BALLA CHE RIFILA AGLI AMICI, LA MOGLIE CHE PRENDE CONTATTO CON UN CHIRURGO PLASTICO CHE…

DOPO DUE ANNI DI GOVERNO, PUR SENZA UNA SINISTRA CAPACE DI FARE OPPOSIZIONE, FRATELLI D’ITALIA STA IMPLODENDO - DA “GENNY, ULTIMO SCHIAVO DI POMPEI’’ A GIULI, PIFFERO DELL’INFOSFERA GLOBALE CHE SCRIVE SAGGI DAL TITOLO “GRAMSCI È VIVO”, LO ZOCCOLO DURO DEL PARTITO SI STA RIBELLANDO ALLE SCELTE DI GIORGIA MELONI - MENTRE LA BASE DI FDI DA’ SOLO UNA SETTIMANA DI VITA MINISTERIALE AL GIULI-RIDENS E IL REIETTO LOLLOBRIGIDA SI FA LA SUA CORRENTE, LA MELONI È SEMPRE PIÙ NERVOSA IN ATTESA DEL VERDETTO DI DOMANI: UNA DESTRA SCONFITTA IN LIGURIA POTREBBE DAR VITA A UN’ONDA LUNGA E PERICOLOSA… 

“GIULI? UN TRADITORE CHE HA GIURATO FEDELTÀ AL SISTEMA NEOLIBERALE, NON UNA MA DUE VOLTE” – RAINALDO GRAZIANI, FONDATORE NEGLI ANNI ’90 DEL GRUPPUSCOLO NEONAZI MERIDIANO ZERO NEL QUALE MILITAVA IL FUTURO MINISTRO DELLA CULTURA, ANTICIPA LA SUA INTERVISTA DI STASERA A “REPORT” - DAGOREPORT: GRAZIANI, DAL PADRE LELLO, FONDATORE DI ORDINE NUOVO, AL FIGLIO RAINALDO CHE SOSTIENE UNA VISIONE NEO-PAGANA DELL'ESISTENZA, OFFICIANDO AL SOLE IL CULTO DELLA COSTITUZIONE DI “UOMINI NUOVI”… – VIDEO

DAGOREPORT - NON SARÀ LA PRESA DELLA BASTIGLIA, MA LA PRESA DELL’ARSENALE DI VENEZIA, CHE RITORNA FASCISTA DOPO UN CINQUANTENNIO DI EGEMONIA SINISTRA E CHIC, CI PROIETTA NEI “PROSSIMI DILUVI”, LA RIVISTA DELLA BIENNALE “CHE SA DI ACQUA”, DICE ANNUSANDOLA IL DIVO GIULI. RIVISTA CHE ERA STATA SOSPESA AI TEMPI DEL ’68 E CHE RINASCE OGGI AI TEMPI DEL FASCIO SOLARE, ALLINEATI DIRETTORI E DIRETTORESSE UN TEMPO PRONI ALL’ILLUMINATO BARATTA E AL LIQUIDO CICUTTO E OGGI SORRIDONO AI NUOVI GERARCHI, FINO A IERI SPREZZATI COME FASCISTI DE TERA…