Estratto dell’articolo di Anais Ginori per “La Repubblica”
Il film più visto in Francia su Netflix in questi giorni è la serie appena uscita «Sous la Seine», thriller a sfondo ambientalista che immagina uno squalo fare strage nel fiume durante i Giochi Olimpici. È solo una finzione, ma la suspense per l'avvicinarsi dell'evento internazionale c'è davvero.
E non solo perché la cerimonia d'inaugurazione del 26 luglio è prevista lungo la Senna, una parata di imbarcazioni che sta già provocando sudori freddi ai vari servizi di sicurezza delle delegazioni internazionali. La Senna sarà protagonista dei Giochi anche con gli atleti del triathlon e di nuoto libero che faranno le gare nel tratto d'acqua sotto alla Tour Eiffel.
Lo Stato ha investito ben 1,4 miliardi di euro per rendere balneabile il fiume e il suo affluente, la Marna. Un investimento che ha già provocato qualche polemica in tempi di tagli alla spesa pubblica e che doveva essere benedetto con una prima nuotata di Anne Hidalgo. «Sarà un bel tuffo, carico di simboli», aveva detto a gennaio la sindaca. Cominciano però ad affacciarsi i primi dubbi.
Hidalgo è ora costretta a rinviare il suo battesimo nelle acque della Senna. Colpa delle forti piogge, cominciate a maggio e durate fino a qualche giorno fa, che hanno alzato il livello del fiume e complicato il sistema di pulizia delle acque reflue. Anche la nazionale francese di nuoto in acque libere, che aveva programmato di allenarsi nella Senna lunedì prossimo, ha dovuto rinunciare. […]
Il Comune ha creato nuovi impianti di depurazione, con prodotti chimici e raggi ultravioletti. E dal primo giugno, con la messa in funzione del bacino di raccolta delle acque piovane e reflue di Austerlitz, vengono prelevati campioni giornalieri a monte del sito olimpico. Nelle previsioni, i nuovi impianti avrebbero impedito, in caso di forti precipitazioni, che l'acqua non trattata — una miscela di pioggia e acque reflue — finisse nel fiume. Ma evidentemente non è sufficiente. Oltre al flusso misurato all'inizio di giugno, da quattro a cinque volte più veloce del previsto, che ha reso pericolosa la balneazione, il volume delle precipitazioni da novembre e l'assenza di luce solare, che uccide i batteri, hanno avuto un impatto sulla qualità dell'acqua.
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La promessa della sindaca ha suscitato molte ironie sui social e qualcuno ha anche lanciato poco eleganti appelli a flash mob per orinare nel fiume in concomitanza con il suo tuffo. La faccenda però è seria. E al momento il comitato organizzatore di Parigi 2024 continua a pensare di poter mantenere le gare nella Senna. Un piano B prevede solo il rinvio delle gare di qualche giorno, senza però rinunciare alla Senna come piscina naturale.