“LA SOLUZIONE MIGLIORE PER LA JUVE SAREBBE ACCETTARE LA DERIVA” – SCONCERTI: “È ANDATA MEGLIO CHE A LONDRA, MA HA TROVATO L'AVVERSARIO PEGGIORE PER LE SUE CARATTERISTICHE. L’ATALANTA È L'IDEALE PER SPEGNERE ILLUSIONI APPENA VELLEITARIE. MARCA A UOMO IN TUTTO IL CAMPO, QUESTO VUOL DIRE PORTARE 9 GIOCATORI ALMENO NELLA METÀ CAMPO DEGLI ALTRI QUANDO SALE. È UN TORMENTO CONTINUO” – “L'INTER OGGI HA PIÙ DEGLI ALTRI…”
Mario Sconcerti per il “Corriere della Sera”
Sta cambiando il campionato, passo dopo passo. Le seconde linee, e vanno chiamate così oggi Juve e Fiorentina, lasciano strada, si piegano alle migliori e disegnano una classifica netta. La Juve è andata meglio che a Londra, ma ha trovato l'avversario peggiore per le sue caratteristiche.
La Juve è una buona squadra che vorrebbe pensare in grande, l'Atalanta è l'ideale per spegnere illusioni appena velleitarie. Marca a uomo in tutto il campo, questo vuol dire portare 9 giocatori almeno nella metà campo degli altri quando sale. È un tormento continuo perché scatta, corre e picchia, anticipa sempre. La Juve ha classe, vorrebbe ragionare, poche volte ne ha avuto il tempo. È tornata in partita quando l'Atalanta si è ritirata a difesa di un risultato molto importante perché la mette in corsa per il campionato.
Non vinceva a Torino da 32 anni, era la conferma di un cambio d'epoca. È stata anche sfortunata la Juve, ha perso in gara Chiesa e McKennie, ha avuto buone occasioni, ma ha limiti che si confermano ogni giorno. E attaccanti non all'altezza.
Mi dicono che accetterebbe presto anche un trasferimento di Dybala, che Allegri sembra giudicare pensatore lento, ma nessuno lo sta cercando. Non c'è dubbio che la crisi sia superiore a quel che la Juve merita. Per questo la soluzione migliore, se possibile, sarebbe accettare la deriva, aspettare che il mondo ritrovasse da solo il suo equilibrio.
E lì misurarlo per capire una volta per tutte da dove si deve ripartire. Il catenaccio bergamasco dell'ultima mezzora conferma che l'Atalanta è matura per cercare di vincere. Gasperini sta incidendo sul calcio forse quanto Sacchi 40 anni fa, anche se in modo opposto. Ha insegnato a pensare calcio in modo diverso. E in questo momento è il tecnico più imitato in Italia.
Gioca alla Gasperini anche il Venezia di Zanetti, organizzato e con sulla maglia il nome della città. L'Inter l'ha battuto con leggerezza, come fanno solo le grandi squadre. Il risultato è magro perché rende onore ai meriti di entrambe le squadre, ma la partita è stata a senso unico. L'Inter gioca meglio dell'anno scorso, Inzaghi cerca più spazio e vuole passaggi rapidi. È cresciuta la qualità. Vediamo cosa succede, ma l'Inter oggi ha più degli altri.