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CRONACHE JUVENTINE - LA 'STAMPA', IL GIORNALE DELLA “REAL CASA”, CERTIFICA CHE AGNELLI HA SUBITO LA SCELTA DI SARRI E SCARICA SU NEDVED LA RESPONSABILITA’ DELL’ALLONTANAMENTO DI ALLEGRI – "ANDREA AGNELLI HA SOLO SOTTOSCRITTO LA RIVOLUZIONE, DA CAPO ILLUMINATO, QUANDO LA SFIDUCIA INSINUATA DA QUALCHE SUO STRETTO MANAGER AVEVA INCRINATO IL RAPPORTO TRA QUESTI E IL VECCHIO ALLENATORE – LA DAGO-ANTICIPAZIONE

SARRI-JUVE: CRONACA DI UN AMORE MAI NATO

agnelli sarri

https://m.dagospia.com/sarri-juve-cronaca-di-un-amore-mai-nato-ecco-perche-siamo-sicuri-che-restera-224193

 

ANDREA AGNELLI

Da “la Stampa”

Nonostante i luoghi comuni, Maurizio Sarri non è un tattico integralista: ha sempre adattato il modulo alle caratteristiche delle sue squadre. Il 4-3-1-2 era marchio dell' Empoli rivelazione, il 4-3-3 ha radici nel Napoli che mancava d' un trequartista e provò inutilmente a riconvertire Insigne.

 

Le parole di domenica, tuttavia, non sono un manifesto di duttilità: ammettere che la Juventus non avrà mai la sua «organizzazione collettiva» non è solo un omaggio alla qualità dei campioni, ma, se non una resa, l' ammissione della difficoltà di seminare l' Idea in un gruppo di «individualisti fortissimi». Lecito chiedersi se il progetto non sia già in frantumi, con serenità perché i risultati sorridono e in casa bianconera, per tradizione, comandano.

 

nedved

La squadra si è isolata di nuovo in vetta al campionato, ha guadagnato gli ottavi di Champions in carrozza, ha allungato le mani sulla finale di Coppa Italia, ma Sarri era stato chiamato perché tutto ciò avvenisse attraverso lo spettacolo. Nessuno l' ha proclamato, ma era insito in un ribaltone clamoroso: cos' altro si poteva rimproverare a Massimiliano Allegri se non l' appartenenza ai pratici "risultatisti" opposti agli esteti della panchina?

LA CENA TRA ANDREA AGNELLI E MAURIZIO SARRI

 

Sarri custodisce le ambizioni, però tradisce le promesse sul gioco: c' era bisogno di pagare due tecnici per vincere comunque tra lampi di classe o di cinismo? Paradossalmente, la manovra è addirittura meno brillante e il popolo, prima di lasciarsi abbagliare dalla punizione magica di Dybala, domenica ha borbottato e fischiato vedendo i bianconeri cincischiare contro un Brescia assai più piccolo, per giunta incerottato e sfortunato.

 

nedved allegri

E anche del presidente Andrea Agnelli, a un certo punto, le telecamere hanno colto un' espressione tutt' altro che radiosa: magari casuale, magari dettata da chissà quale pensiero estraneo al calcio, magari fallace, ma non è certo assurdo immaginarlo dubbioso e sconcertato, intento a chiedersi il perché di una rivoluzione che non ha voluto: l' ha solo sottoscritta, da capo illuminato, quando la sfiducia insinuata da qualche suo stretto manager aveva infine incrinato il rapporto tra questi e il vecchio allenatore.

 

andrea agnelli bacio

Obiezione: le somme si tirano alla fine. Respinta perché nessuno discute la forza della Juve né sminuisce le aspettative: ci chiediamo, semplicemente, che bisogno c' era di cambiare tutto perché nulla cambiasse. O peggiorasse addirittura.

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