depp heard virginia

"NON TI HO PRESO A PUGNI, TI STAVO PICCHIANDO!" - JOHNNY DEPP HA RILASCIATO IERI ALCUNI AUDIO DELLE SUE DISCUSSIONI CON AMBER HEARD IN CUI LEI AMMETTE LE BOTTE - "NON SO QUALE FOSSE IL REALE MOVIMENTO DELLA MIA MANO. STAI BENE. NON TI HO FATTO MALE" - POI SNOCCIOLA TUTTI GLI INCIDENTI IN CUI L'EX MOGLIE LO HA FERITO E UMILIATO: LO HA COLPITO CON LA PORTA DEL BAGNO, GLI HA TIRATO UNA LATTINA, E QUANDO LUI ALLA FINE SE N'E' ANDATO, GLI HA FATTO TROVARE DAL SUO LATO DEL LETTO... - VIDEO

Dagotraduzione dal Daily Mail

 

Johnny Depp durante la sua testimonianza

Ieri, durante il processo per diffamazione che vede Johnny Depp contro l’ex moglie Amber Heard, la giuria ha ascoltato alcune registrazioni audio realizzate dall’attore di discussioni tra la coppia. In una delle clip trasmesse, Heard dice a Depp: «Non ti ho preso a pugni. Mi dispiace di non averti colpito in faccia con un vero schiaffo. Ti stavo picchiando, non ti stavo prendendo a pugni». Depp le risponde: «Non mi dire come ci si sente a essere presi a pugni». E lei: «Hai partecipato a molti combattimenti, sei in giro da molto tempo. Non sei stato preso a pugni. Sei stato colpito. Scusa se ti ho colpito così, non ti ho preso a pugni. Non ti ho fregato. Ti stavo colpendo, cazzo. Non so quale fosse il reale movimento della mia mano. Stai bene. Non ti ho fatto male, non ti ho preso a pugni, ti stavo picchiando. Sei un fottuto bambino! Cresci Johnny!». A quel punto lui le fa notare che ha iniziato un combattimento fisico. «Ho iniziato un combattimento fisico» ammette lei. «Ne sono uscito», dice lui. «Sei ammirevole».

 

Amber Heard durante la testimonianza di Depp

In un’altra registrazione, lei lo definisce un «cazzo di merda». Gli dice: «Perché non vai a farti fottere. Vai a succhiarti il cazzo. Vecchio pezzo di merda avaro». E poi, riferendosi al figlio di Depp, Jack: «Spero che il patrigno di Jack gli insegni di più sull’essere un uomo».

 

Ecco gli incidenti affrontati durante il processo.

 

Incidente della porta del bagno. Sul banco dei testimoni, Depp ha raccontato che una volta, nell’attico di Los Angeles in cui viveva con l’ex moglie, era andato in bagno. «È venuta a bussare alla porta. Non ho risposto. Ero sotto la doccia, non volevo più avere a che fare con quel sarcastico umiliante aggressivo violento vomito tossico». «Continuava a bussare, finalmente sono uscito dalla doccia, ho aperto la porta del bagno più o meno così (mostra uno spazio ristretto con le mani, ndr) in modo da poter avere una buona presa sulla porta nel caso avesse cercato di irrompere. Avevo ragione, lo ha fatto. Ha spinto tutto il suo peso sulla porta cercando di entrare, e io resistevo, non volevo. Quando la porta si è quasi chiusa, ha iniziato a urlare per il dolore “oh le dita dei piedi”. Ho pensato che il suo piede fosse rimasto incastrato sotto la porta. Pensavo fosse ferita, mi sono inginocchiato per dare un’occhiata e lei mi ha mi ha dato una botta in testa con la porta del bagno».

 

Johnny Depp durante la sua testimonianza 2

«Sono rimasto completamente sbalordito da una mossa così corrosiva e orribile, quindi mi sono alzato. A questo punto la porta era aperta e ho detto: "Che cazzo era quello?". La prossima successiva è stata il botto, mi ha colpito alla mascella».

 

Incidente del naso rotto. Nel raccontare un altro incidente, Depp si è alzato in piedi e ha simulato lo scontro in cui lei sostiene di essersi rotta il naso. «Stavo andando nel mio ufficio. Improvvisamente vengo picchiato da dietro. L’istinto primordiale è quello di chinarsi e coprirsi. Mi sono avvicinato proteggendo il volto, ma le sue braccia oscillavano selvaggiamente. Ho alzato e sono riuscita a tenerla abbracciandola per impedirle di colpirmi di più».

 

Johnny Depp durante la sua testimonianza 3

A quel punto Heard lo ha accusato di averle rotto il naso con una testata. «Benissimo Johnny, mi hai rotto il naso». Depp ha negato di averle dato una testata e ha detto che si trattava solo di «un contatto accidentale». Lei gli ha mostrato un fazzoletto insanguinato, ma quando lo ha controllato nella spazzatura, si è accorto che si trattava «di smalto per unghie».

 

Incidente dell’isola. Mentre era alle Bahamas con la figlia Lily-Rose, Depp ha raccontato che l’ec moglie gli ha lanciato una lattina in testa. «La discussione si è intensificata e lei ha sempplicemente allungato la mano, afferrato una lattina di acquaragia, e me l’ha lanciata in faccia. Mi ha colpito proprio alla fronte e all’attaccatura del naso. Fa male».

 

Amber Heard durante la testimonianza di Depp 2

Incidente dei 30 anni di Amber Heard. Al 30esimo compleanno di Amber Heard, Depp si è presentato alla cena nel loro attico con quasi due ore di ritardo perché trattenuto dai suoi contabili che gli stavano rivelando lo stato delle sue finanze, che ha definito uno «shock».

 

«Era stata prelevata una somma di denato piuttosto importante, era scomparsa, e dopo aver lavorato per 30 anni nel settore sono rimasto scioccato dal fatto di sapere dove mi trovavo finanziariamente». Depp ha raccontato di aver pensato di vendere alcune delle sue case per sistemare i sui conti.

 

Johnny Depp durante la sua testimonianza 4

Durante la cena era stato «freddo» nei confronti di Heard e più tardi si è messo a letto. «La signorina Heard è entrata nella camere mentre ero sdraiato su un lato del letto a leggere. Stava ancora snocciolando tutti i torti che le avevo fatto quel giorno particolare, quanto ero inaffidabile, una persona orribile. Non mi sono impegnato verbalmente, niente. Non ha avuto una sollecitazione da parte mia, si è alzata dal letto, gli ha girato intorno e ha iniziato a colpirmi in faccia, alla testa, al collo, qualsiasi cosa riuscisse a colpire».

 

«Mi sono alzato dal letto, l’ho presa per le spalle, l’ho fatta sedere e le ho detto che me ne andavo, e per favore di non provare a fermarmi. Lei si è alzata dal letto e mi ha guardato mentre ero sulla soglia della camera. Le ho detto: “Cosa vuoi fare, colpirmi ancora? Vai vanti, colpiscimi. Bam (mima i movimenti). Ne vorresti un altro? Bam. Bene, ora hai finito”. L’ho presa per le spalle, l’ho accompagnata al letto, le ho detto di non seguirmi e me ne sono andato». Erano le 4.30 del mattino.

 

Johnny Depp durante la sua testimonianza 7

Cacca nel letto. Depp voleva torna indietro e raccogliere alcune delle sue cose mentre Heard era via per alcuni giorni, ma la sua guardia di sicurezza Sean Bett gli ha detto di non farlo. «Ho ricevuto alcune notizie che erano assurde, grottesche e crudeli. Mi è stata mostrata una foto su quale fosse il problema. Bett mi ha mostrato una fotografia sul suo telefono».

 

«Era una fotografia del nostro letto e dalla mia parte c’era materia fecale umana, quindi ho capito perché non era un buon momento per andare lì. Inizialmente ho riso. Era così fuori, così bizzarro e grottesco che potevo solo ridere».

 

Johnny Depp durante la sua testimonianza 6

Poi il 21 maggio 2016, l’ultima volta che ha visto Heard prima del divorzio, le ha parlato della «questione fecale». «Ha cercato di incolpare i cani. I cani sono Yorkies, pesano circa 2 kg l’uno. Ho vissuto con quei cani per molti anni e anche Hilda Vargas, è una donna che è stata con me per oltre 30 anni, è stata lei a fare la foto, conosceva i cani e sapeva quanto me che non proveniva dai cani».

 

Riunione finale. Depp ha raccontato che Heard ha inventato affermazioni secondo cui lui l'aveva picchiata. «Stavo camminando verso la cucina per uscire e poi all'improvviso Rocky Pennington (l'amico di Heard) è corso nell'attico e ha iniziato a urlare, lasciala stare Johnny».

 

«Ero vicino al frigorifero, ero a 5 metri di distanza. Era ancora seduta sul divano. È stato allora che sono inziate le urla». «Sono a 5 metri di distanza. Ha Rocky lì. ''Smettila di picchiarmi Johnny, sta urlando con la sua migliore voce sconvolta. Smettila di picchiarmi”. A quel punto la squadra di sicurezza di Depp, Jerry Judge e Sean Bett, sono entrati nella stanza.

 

Johnny Depp durante la sua testimonianza 5

«(Heard) dice che è l'ultima volta che mi colpirai, l'ultima volta che me lo farai». E Depp: «Sono a una buona distanza di 5 metri». Depp ha detto che dopo che Heard ha presentato istanza di ordine restrittivo per violenza domestica nel maggio 2016, ha dovuto raccontare la storia ai suoi figli.

 

Ha detto: «Ho dovuto avvisarli che potevano venire fuori alcune cose brutte che sicuramente mi avrebbero messo nella posizione di un alcolista violento condito da droghe. E volevo avvisarli prima che venissero avvicinati con la copertina della rivista People a scuola da altri bambini. Volevo essere in grado di spiegare loro che questo sarebbe stato visibile e sarebbe stato ovunque e mi sono scusato con loro per quello che stava succedendo».

 

Il giudice Penney Azcarate

Matteo Persivale per il “Corriere della Sera”

 

«Oggi, per la prima volta, ho la possibilità di parlare». Johnny Depp è seduto in un'aula di tribunale di Fairfax, Virginia, e parla lentamente in un lungo monologo di oltre un'ora, un'intervista-confessione, la prima in 37 anni di carriera perché era sempre stato notoriamente avaro di informazioni su di sé e la sua famiglia.

 

È un documento straordinario la deposizione di Depp - trasmessa in diretta dalle tv americane e disponibile integralmente su YouTube - davanti alla corte civile americana per la sua causa - diffamazione - all'ex moglie Amber Heard, attrice e modella, con la quale è stato sposato dal 2015 al 2017 e che negli anni lo ha ripetutamente accusato di abusi domestici e diffuso video che lo ritraggono ubriaco e aggressivo. Nel 2018 Heard ha pubblicato un editoriale sul Washington Post definendosi vittima di «abusi sessuali», senza citare mai per nome l'attore, ma l'articolo è comunque alla base dell'attuale procedimento (Depp ha già perso una causa per diffamazione al tabloid The Sun nel Regno Unito).

 

Johnny Depp testimonia al processo in Virginia 2

Depp chiede 50 milioni di dollari come risarcimento danni, l'ex moglie ha risposto con un'altra causa nella quale ne chiede 100.

 

I famosi capelli lunghi e neri raccolti dietro la nuca in una coda di cavallo, la giacca scura e la camicia scura e la cravatta sgargiante unico tocco di colore, il bel viso un po' gonfio per la vita vissuta per decenni a tutto volume, Depp ha cominciato a parlare. La famosa voce baritonale, il tono monocorde: rievocando senza filtri storie inedite, con franchezza sconcertante. Ecco l'infanzia nel natio Kentucky che pare uscita da una pièce di Tennessee Williams: il mite padre John e la terribile madre Betty Sue che si faceva beffe dello strabismo di Johnny («Mi chiamava orbo, occhiotorto, rideva della benda che dovevo portare sull'occhio sano per allenare quello malato: avevo cinque anni, tuttora sono legalmente cieco dall'occhio sinistro»). Le botte: «Ma quello era semplicemente dolore fisico, impari a subire. Ma quello che distruggeva me, mia sorella, mio fratello, erano gli abusi psicologici».

 

Amber Heard al processo in Virginia

Le bugie di Betty Sue che inventa marachelle di Johnny mai commesse e lo fa frustare, a cinghiate, dal padre («Ricordo la cintura di cuoio chiaro: anni dopo scoprì che gli dicevo la verità, ero innocente, e mi chiese scusa: è un brav' uomo»), i problemi scolastici, il padre esasperato che lascia Betty Sue («La sua roba era sparita dagli armadi, andai a cercarlo al lavoro pensando che Betty Sue avesse buttato via tutto ma lui mi disse che se n'era andato, non ce la faceva più, e adesso l'uomo di casa ero io. Capii che non avevo il potere di convincerla a cambiare»).

 

Betty Sue che comincia a trascinare i figli in giro per l'America («Non riusciva a stare ferma in un posto, le scottava la terra sotto i piedi»), Johnny che lascia la scuola e diventa, contro ogni pronostico, attore.

 

Johnny Depp testimonia al processo in Virginia

Ma perché ha fatto causa alla ex moglie a sette anni dalla fine della loro storia? «Perché mi è sembrato diabolico che i miei figli (Lily Rose e Jack, avuti entrambi da Vanessa Paradis, ndr), che allora andavano ancora a scuola, si ritrovassero a fare i conti con gente che gli sventolava davanti la copertina della rivista People dove si diceva che ero un violento. Andava sempre peggio. Era mio dovere liberare i miei figli da questa vicenda orrida e falsa: il mio obiettivo è la verità. Non voglio che la gente pensi che sono un falso, che ho mentito: ho detto la verità. Prima sei Cenerentola e poi in una frazione di secondo diventi Quasimodo (il gobbo di Notre Dame, ndr ). L'onestà è il mio orgoglio, la verità l'unica cosa che mi interessa. La verità è la mia ossessione». Depp sostiene che le accuse di Heard sono false, «non l'ho mai picchiata, non ho mai picchiato una donna in vita mia. Questo processo è imbarazzante? No, sto facendo la cosa giusta».

Johnny Depp in tribunale in Virginia 3Amber Heard in tribunale in Virginia 2Johnny Depp con i genitori e Vanessa Paradis 2Johnny Depp con i genitori e Vanessa ParadisAmber Heard in tribunale in Virginia 3

Ultimi Dagoreport

matteo salvini daniela santanche giorgia meloni renzi giovanbattista giovambattista fazzolari

DAGOREPORT – MATTEO FA IL MATTO E GIORGIA INCATENA LA SANTANCHÈ ALLA POLTRONA: SALVINI, ASSOLTO AL PROCESSO OPEN ARMS, TURBA QUOTIDIANAMENTE I SONNI DELLA MELONI CON IL “SOGNO DI TORNARE AL VIMINALE” – PER LA DUCETTA, PERÒ, IL RIMPASTO È INDIGERIBILE: TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI, SPECIE IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO PER DANIELA SANTANCHÈ – E COSÌ, ECCO IL PIANO STUDIATO INSIEME A “SPUGNA” FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO PRIMO GRADO, PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? (C’È UNA GROSSA DIFFERENZA NEL CASO VISIBILIA: NON ERA MAI ACCADUTO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO IN MERITO A VERSAMENTI ALL’INPS…)

angelo bonelli nicola fratoianni giorgia meloni simona agnes

FLASH – LA DISPERATA CACCIA AI VOTI PER ELEGGERE SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI FA UN’ALTRA VITTIMA: AVS! NICOLA FRATOIANNI SI È ADIRATO PER L’ARTICOLO DI “REPUBBLICA” SUL POSSIBILE INCIUCIONE DELL’ALLEATO, ANGELO BONELLI, CON LA DESTRA. E HA MESSO AL MURO IL LEADER VERDE SBIADITO: NON TI PERMETTERE DI FARE UN’INTESA CON IL NEMICO, O SALTA TUTTO – I RAS MELONIANI DELLA RAI CI AVEVANO GIÀ PROVATO CON GIUSEPPE CONTE E IL M5S, MA LA FRONDA INTERNA DI CHIARA APPENDINO SI È MESSA DI TRAVERSO…

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI, IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025...

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...