trump mueller

STURM UND TRUMP – IL TWEET STORM DEL PRESIDENTE AMERICANO CONTRO MUELLER: ACCUSA IL PROCURATORE SPECIALE DI CONFLITTO DI INTERESSI E DI AVER LAVORATO CON “I PEGGIORI ESSERI UMANI SULLA FACCIA DELLA TERRA” – DENTRO IL PARTITO DEMOCRATICO SI SPINGE PER AVVIARE L’IMPEACHMENT, MA NANCY PELOSI VA CON I PIEDI DI PIOMBO, PERCHÉ SA CHE I LIBERAL POTREBBERO ROMPERSI LE CORNA…

Anna Guaita per “il Messaggero”

 

ROBERT MUELLER

Quando Trump è arrabbiato, non riesce a nasconderlo. Ieri mattina era più arrabbiato del solito, e ha sparato una serie di furibondi tweet e dichiarazioni, talvolta compiendo errori madornali. Dopo che il procuratore speciale Robert Mueller aveva parlato per la prima volta in quasi due anni riassumendo il succo delle indagini sul Russiagate, il presidente ha contestato le sue parole, e in un primo tweet mattutino ha sostenuto: «Non ho avuto nulla a che fare con i russi che hanno aiutato a farmi eleggere», di fatto clamorosamente riconoscendo per la prima volta in assoluto il ruolo avuto da Mosca nella sua elezione.

donald trump putin

 

Poi il tweet è stato cancellato, ma lo screenshot ha continuato a circolare, mentre Trump pensava bene di sfogarsi anche a voce, con i giornalisti. Davanti alla Casa Bianca, il presidente ha accusato Mueller di conflitto di interesse, di non aver compiuto il suo dovere, di aver protetto a suo danno gli esponenti dell' intelligence e dell' Fbi, e di aver lavorato con un gruppo di procuratori e specialisti che erano «i peggiori esseri umani sulla faccia della terra».

 

 

LE INESATTEZZE

mueller russiagate

Molte delle sue dichiarazioni erano inesatte. Basti ricordarne una: Trump ha sostenuto che Mueller è diventato suo nemico perché lui gli aveva rifiutato la nomina a capo dell' Fbi. Ma sia l' ex stratega Stephen Bannon che altri ex alti funzionari della Casa Bianca hanno spiegato che se Mueller effettivamente si recò alla Casa Bianca prima di essere nominato procuratore speciale sul Russiagate, fu solo per preciso invito di Trump stesso, che voleva sentire da quel repubblicano dal passato integerrimo un parere sulle condizioni dell' Fbi, di cui era già stato direttore per 12 anni.

 

donald trump

La rabbia di Trump è stata comunque moltiplicata anche dal fatto che l' uscita di Mueller ha riacceso la base democratica più liberal, che ora spinge perché la speaker della Camera, Nancy Pelosi, avvii le procedure per la sua messa in stato di accusa, cioé l' impeachment. La speaker sta procedendo con i piedi di piombo, ben sapendo che l' ala sinistra del partito non rappresenta tutta la grande tenda che lei stessa ha contribuito a costruire e che alle scorse elezioni di metà mandato le ha assicurato una netta vittoria e la riconquista della Camera.

 

Il guaio per Nancy però è che dei 23 candidati in corsa per la nomination del partito alle presidenziali dell' anno prossimo almeno la metà già chiede l' impeachment, invocando il ruolo costituzionale della Camera, proprio come lo stesso Mueller è sembrato fare quando ha spiegato che lui stesso non aveva il potere di incriminare il presidente per i reati di ostruzione della giustizia e che toccava a «qualcun altro».

 

 

 

PROSSIME MOSSE

L APPLAUSO DI NANCY PELOSI A DONALD TRUMP

La soluzione che per ora Pelosi e i leader delle principali Commissioni della Camera sembrano preferire sarebbe di convocare Mueller perché ripeta più in esteso le stesse accuse che ha riassunto mercoledì nel suo discorso di chiusura dell' inchiesta. I Dem vogliono cioé che Mueller racconti davanti al pubblico Usa che la Russia ha definitivamente «interferito nelle elezioni», che la campagna di Trump se ne è avvantaggiata anche se per «insufficienza di prove» non si può asserire che ci sia stato un complotto, ma che ci sono numerose prove che Trump ha ripetutamente tentato di ostacolare le indagini su tali interferenze.

 

ROBERT MUELLER JAMES COMEY

E' chiaro che la popolazione non ha letto i due densi volumi del rapporto Russiagate, e per di più i media conservatori hanno fedelmente seguito la traccia data da Trump e dal suo fedele ministro della Giustizia William Barr, che l' hanno presentato erroneamente come una assoluzione del presidente. Proprio riferendosi alla mancanza di informazione che domina in buona parte dell' opinione pubblica, l' attore Robert De Niro ha ieri scritto un fondo sul Washington Post in cui supplicava Mueller di testimoniare in Congresso.

 

 

 

ROBERT DE NIRO NEI PANNI DEL PROCURATORE SPECIALE MUELLER AL SNL

L' attore che lo interpreta negli sketch satirici di Saturday Night Live prende in giro affettuosamente Mueller: «Il suo rapporto parla, ma solo agli avvocati e agli esperti. Mi perdoni se le dico che lei non è Stephen King». Intanto il giudice federale Haywood Gilliam ha respinto la richiesta dell' amministrazione Trump di sospendere l' ordine che vieta alla Casa Bianca di trasferire fondi dal Dipartimento della Difesa per avviare la costruzione del muro al confine con il Messico.

IL VERO ROBERT MUELLER E L'IMITAZIONE DI DE NIRO AL SNLmueller russiagate 1

Ultimi Dagoreport

matteo salvini daniela santanche giorgia meloni renzi giovanbattista giovambattista fazzolari

DAGOREPORT – MATTEO FA IL MATTO E GIORGIA INCATENA LA SANTANCHÈ ALLA POLTRONA: SALVINI, ASSOLTO AL PROCESSO OPEN ARMS, TURBA QUOTIDIANAMENTE I SONNI DELLA MELONI CON IL “SOGNO DI TORNARE AL VIMINALE” – PER LA DUCETTA, PERÒ, IL RIMPASTO È INDIGERIBILE: TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI, SPECIE IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO PER DANIELA SANTANCHÈ – E COSÌ, ECCO IL PIANO STUDIATO INSIEME A “SPUGNA” FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO PRIMO GRADO, PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? (C’È UNA GROSSA DIFFERENZA NEL CASO VISIBILIA: NON ERA MAI ACCADUTO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO IN MERITO A VERSAMENTI ALL’INPS…)

angelo bonelli nicola fratoianni giorgia meloni simona agnes

FLASH – LA DISPERATA CACCIA AI VOTI PER ELEGGERE SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI FA UN’ALTRA VITTIMA: AVS! NICOLA FRATOIANNI SI È ADIRATO PER L’ARTICOLO DI “REPUBBLICA” SUL POSSIBILE INCIUCIONE DELL’ALLEATO, ANGELO BONELLI, CON LA DESTRA. E HA MESSO AL MURO IL LEADER VERDE SBIADITO: NON TI PERMETTERE DI FARE UN’INTESA CON IL NEMICO, O SALTA TUTTO – I RAS MELONIANI DELLA RAI CI AVEVANO GIÀ PROVATO CON GIUSEPPE CONTE E IL M5S, MA LA FRONDA INTERNA DI CHIARA APPENDINO SI È MESSA DI TRAVERSO…

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI, IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025...

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...