SCILIPOTI A 5 STELLE? NO DEMOCRAZIA – IL GRILLINO BATTISTA RINNEGA GRILLO E VUOLE UN ACCORDO COL PD

Annalisa Cuzzocrea per "La Repubblica"

Lorenzo Battista è appena tornato da una missione in Turchia: «All'estero ci guardano come fossimo i protagonisti di un film fanta-horror, un Paese che riesce a farsi ancora condizionare da Silvio Berlusconi e da chi continua a mantenerlo in vita».

Il senatore a 5 stelle chiama il Cavaliere «latitante d'aula»: «È riuscito a venire solo tre volte. Il Senato gli serve, ma lui non serve al Senato». Per questo, perché considera essenziale uscire da questa situazione, non è d'accordo con Beppe Grillo sul voto subito. E avverte: «Non sono il solo».

Secondo lei cosa bisognerebbe fare?
«Dico da tempo che dovremmo proporre un governo alternativo a Letta. Usare i nomi venuti fuori dalle "quirinarie", stabilire alcuni punti su cui trovare un accordo, e vedere se davvero il Pd ha intenzione di dirci di no. Se lo fa, si prenderà la responsabilità davanti ai suoi elettori».

Un governo con chi?
«Gustavo Zagrebelsky sarebbe un ottimo ministro delle Riforme. Ma dovrebbe esserci uno scatto d'orgoglio del Pd, che invece mi sembra non stia facendo nulla per uscire da questa crisi».

Non è che voi abbiate aperto.
«Vero, ma non ho sentito Epifani dire chiaramente: "Escludo a priori di tornare al voto con il porcellum". I partiti stanno pensando a se stessi, non al bene del Paese, al quale serve una maggioranza stabile.

E invece, con questa legge, ci ritroveremmo nella stessa situazione di marzo: con nessun vincitore. Al Senato c'è la proposta di modifica di Roberto D'Alimonte presentata da due democratici. Potremmo integrarla con qualcosa del nostro Parlamento pulito. Perché nessuno lo propone?».

Bisognerebbe parlarsi.
«Il dialogo dovrebbe esserci sempre. Le riforme andrebbero fatte con la più ampia maggioranza possibile. Vorrei che il Pd si dimostrasse aperto al cambiamento».

Se lo facesse, il Movimento cambierebbe idea?
«C'è questa cosa che non facciamo alleanze, un Moloch insormontabile. Ma nel regolamento c'è scritto che possiamo anche condividere punti proposti da altri. È quello che bisognerebbe fare.

La legge di stabilità va presentata entro il 15 ottobre. Che facciamo? Aspettiamo la troika? Vogliamo finire come la Grecia? Potremmo lavorare insieme e far passare le nostre proposte: il no alla Tav, agli F35, il tetto alle pensioni d'oro».

Grillo dice cose diverse: votateci, dateci la maggioranza o ce ne andiamo.
«Mi sembra un atteggiamento da bambino capriccioso. Se non vinci che fai? Abbandoni? E l'Italia?».

Di Battista ha chiesto a Luis Orellana di «non sparare cazzate » per aver fatto ragionamenti simili ai suoi.
«Di Battista deve capire che non può misurarsi solo sui "mi piace" della sua fan page. Lui cosa propone, oltre che salire sui tetti?».

C'è questa storia che non potete fare strategie perché siete solo "portavoce".
«Credevo fossimo un Movimento fatto dal basso, dove bisogna confrontarsi con gli attivisti e gli iscritti. Ma so già che alla riunione di domani ci sarà qualcuno che dirà: "La penso esattamente come il post di Grillo". Mi chiedo che differenza ci sia tra queste persone e i falchi del Pdl, che non fanno che obbedire al loro leader».

Qualcuno di voi potrebbe staccarsi davanti alla possibilità di fare una buona legge elettorale con il Pd?
«Non lo so, parlare con i "se" e con i "ma" è difficile. Il processo decisionale però dovrebbe consentire una consultazione più ampia, senza che ci siano preventive indicazioni dal blog che potrebbero condizionare gli iscritti».

 

BEPPE GRILLO DAL TRENO BEPPEGRILLO beppe grillo, il fondatore del m5sBeppe Grillo Beppe Grillo BACI GRILLINI LETTA E CASALEGGIO grillini montecitorio

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