margherita agnelli lapo john ginevra elkann marella caracciolo gianni

AGNELLI E LUPI – LA PROCURA DI TORINO SOSPETTA CHE LE QUOTE DI MARELLA AGNELLI SONO STATE CEDUTE AI NIPOTI JOHN, LAPO E GINEVRA CON "OPACITA'" E “ATTI SIMULATI” - SECONDO I MAGISTRATI, AD OGGI NON E' STATA ACQUISITA “PROVA DEL PAGAMENTO DELLE QUOTE DELLA "DICEMBRE", LA CASSAFORTE DI FAMIGLIA, TRA MARELLA E I TRE NIPOTI INDAGATI, "EMERGENDO ANCHE PROFILI DI APOCRIFIA DELLE FIRME DEI DOCUMENTI” – LA PARTITA TRA MARGHERITA AGNELLI E I TRE FIGLI SI GIOCA SULLA REALE RESIDENZA DI MARELLA CARACCIOLO (ITALIA O SVIZZERA) DA CUI DERIVEREBBE L’APPLICAZIONE DI DUE DIVERSE LEGGI EREDITARIE…

MARGHERITA AGNELLI - JOHN ELKANN - EDOARDO AGNELLI - MARELLA CARACCIOLO - GIANNI AGNELLI

Estratto dell’articolo di Simona Lorenzetti e Massimiliano Nerozzi per www.corriere.it

 

Non è solo una questione semantica, «usufrutto» o «nuda proprietà», ma pure giuridica, con conseguente «diverso obbligo dichiarativo ai fini delle imposte».

 

Quelle che la Procura di Torino sospetta siano state evase, nell’ambito dell’inchiesta sull’eredità Agnelli e sulle presunte «dichiarazioni fraudolente» di Marella Caracciolo. È la chiave di lettura degli approfondimenti sulla «Dicembre», la cassaforte della famiglia. Nel decreto di sequestro si parla di «atti simulati» e di «opacità» e si richiama la necessità di acquisire cinque documenti che disegnano l’assetto della società semplice.

 

«DICEMBRE»

marella agnelli john elkann margherita

«La ricostruzione delle vicende che hanno interessato la “Dicembre” — si legge nell’atto — e in particolare la cessione di quote avvenute tra Marella Caracciolo e i nipoti odierni indagati (John, Ginevra e Lapo Elkann, ndr) paiono rivestire carattere di atti simulati, non essendo a oggi stata acquisita prova del pagamento del prezzo, ed emergendo anche profili di apocrifia delle firme dei documenti».

 

Per il procuratore aggiunto Marco Gianoglio e i sostituti Mario Bendoni e Giulia Marchetti a tali «anomalie» si aggiungerebbero quelle relative «al titolo giuridico di possesso delle quote in questione da parte di Marella».

 

MARGHERITA AGNELLI JOHN ELKANN - ILLUSTRAZIONE DEL FATTO QUOTIDIANO

Nel 2010 il commercialista Gianluca Ferrero (indagato), nell’ambito di un processo verbale di constatazione dell’Agenzia dell’Entrate, deposita per conto della moglie dell’Avvocato alcuni documenti che portano l’ente a concludere che si «può presumere... che il centro dei suoi interessi (di Marella Agnelli, ndr) economici non fosse in Italia, in quanto il principale asset del suo patrimonio personale situato in Italia — la partecipazione nella «Dicembre s.s» — era posseduto soltanto a titolo di nuda proprietà».

 

Dieci anni più tardi, stando ai documenti prodotti da Ferrero e dal nipote John Elkann in sede di iscrizione alla Camera di commercio torinese, il titolo giuridico sarebbe «usufrutto»: riferimento circoscritto «alle scritture non autenticate risalenti al 2004» che disegnerebbero l’assetto della «Dicembre», con la netta maggioranza delle quote a John.

JOHN ELKANN E MARGHERITA AGNELLI

 

«Dal suddetto titolo giuridico (usufrutto o nuda proprietà) deriva un diverso obbligo dichiarativo a fini delle imposte», sottolineano i pm. In sostanza, se Marella avesse mantenuto l’usufrutto delle quote avrebbe dovuto dichiarare in Italia i proventi, ai fini della tassazione. Il presupposto di questa presunta ulteriore evasione (tutta da accertare ovviamente) resta la residenza «fittizia» di Marella in Svizzera. […]

 

Ultimi Dagoreport

matteo salvini daniela santanche giorgia meloni renzi giovanbattista giovambattista fazzolari

DAGOREPORT – MATTEO FA IL MATTO E GIORGIA INCATENA LA SANTANCHÈ ALLA POLTRONA: SALVINI, ASSOLTO AL PROCESSO OPEN ARMS, TURBA QUOTIDIANAMENTE I SONNI DELLA MELONI CON IL “SOGNO DI TORNARE AL VIMINALE” – PER LA DUCETTA, PERÒ, IL RIMPASTO È INDIGERIBILE: TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI, SPECIE IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO PER DANIELA SANTANCHÈ – E COSÌ, ECCO IL PIANO STUDIATO INSIEME A “SPUGNA” FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO PRIMO GRADO, PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? (C’È UNA GROSSA DIFFERENZA NEL CASO VISIBILIA: NON ERA MAI ACCADUTO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO IN MERITO A VERSAMENTI ALL’INPS…)

angelo bonelli nicola fratoianni giorgia meloni simona agnes

FLASH – LA DISPERATA CACCIA AI VOTI PER ELEGGERE SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI FA UN’ALTRA VITTIMA: AVS! NICOLA FRATOIANNI SI È ADIRATO PER L’ARTICOLO DI “REPUBBLICA” SUL POSSIBILE INCIUCIONE DELL’ALLEATO, ANGELO BONELLI, CON LA DESTRA. E HA MESSO AL MURO IL LEADER VERDE SBIADITO: NON TI PERMETTERE DI FARE UN’INTESA CON IL NEMICO, O SALTA TUTTO – I RAS MELONIANI DELLA RAI CI AVEVANO GIÀ PROVATO CON GIUSEPPE CONTE E IL M5S, MA LA FRONDA INTERNA DI CHIARA APPENDINO SI È MESSA DI TRAVERSO…

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI, IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025...

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...