Gloria Satta per il Messaggero

MARINA CICOGNA

 

«Con Marella Agnelli se ne va una donna speciale: discreta, spiritosa, nemica della frivolezza, intellettualmente curiosa. Era molto diversa da come, nei suoi 92 anni, è stata descritta». Così Marina Cicogna, 84, contessa e produttrice cinematografica da Oscar (vinse il premio nel 1971 per il film di Elio Petri Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto), protagonista del jet set e da sempre vicinissima agli Agnelli, ricorda l' amica scomparsa.

 

Perché Marella era diversa dalla sua immagine pubblica?

MARELLA GIANNI AGNELLI

«Non era affatto fredda e distaccata com' è stata dipinta: appariva fin troppo sensibile e di idee molto avanzate».

 

E in che modo le esprimeva?

«Attraverso i suoi interessi: il disegno, la fotografia, l' amore per i giardini. Non voleva essere considerata una donna ricca e privilegiata, amava la creatività e si circondava di persone intellettualmente interessanti».

 

Con l' Avvocato ha avuto un matrimonio solo di facciata?

«Marella e Gianni erano diversi e lei non si riconosceva in molti aspetti del carattere di suo marito, a cominciare dalla frivolezza. Ma i due sono stati la rappresentazione vivente della forza invincibile del matrimonio».

 

Che cosa intende?

«Hanno dimostrato che se una coppia tiene duro e supera i problemi, nella vecchiaia sarà più unita che mai. La pazienza premia. Con il tempo gli Agnelli si sono avvicinati diventando l' uno il miglior amico dell' altra.

marina cicogna

Ma il vero uomo di Marella non è stato l' Avvocato».

 

Chi, invece?

«Suo fratello Carlo Caracciolo, che lei ammirava enormemente perché si era fatto da solo. E rimproverava Gianni di non averlo aiutato abbastanza».

 

Soffriva, Marella, per le continue scappatelle del marito?

«Molto, le considerava una mancanza di rispetto nei suoi confronti. Ma poi finiva per accettarle. Anche perché Gianni teneva davvero a lei: una ventina d' anni fa, quando la moglie si ammalò improvvisamente, lui si disperò e la fece curare in America. Da vecchi si erano ritrovati, proprio come i regnanti Alberto e Paola del Belgio».

 

Come reagì, Donna Marella, alla morte del figlio Edoardo volato da un viadotto dell' autostrada nel 2000?

«Soffrì in silenzio, rifiutandosi di parlarne. Fu molto più colpito Gianni: dopo la morte del figlio cambiò carattere, smise di divertirsi e diventò improvvisamente vecchio».

MARELLA AGNELLI CON LA FIGLIA E I NIPOTI

 

Era una mamma affettuosa, la sua amica?

«Direi che ha scoperto i bambini quando è diventata nonna.

Con i nipoti e i bisnipoti passava molto tempo. Come madre invece è stata una presenza piuttosto remota».

 

Perché lasciava i figli alle tate?

«Ma nel nostro ambiente era una cosa normale».

MARELLA GIANNI AGNELLI

 

Cosa può dirci dei contrasti della signora Agnelli con la figlia Margherita per l' eredità dell' Avvocato?

«Marella ne soffrì ma poi, per compensare Margherita di aver avuto meno del figlio Jaki considerato dall' Avvocato il suo vero erede, le donò tutto quello che poteva».

 

In definitiva, Marella era felice di vivere nel suo ambiente esclusivo, privilegiato?

«Non accettava l' esposizione violenta dovuta alla notorietà e negli ultimi anni non vedeva quasi nessuno. Era una donna glamour, ma detestava l' ostentazione. Il marito le regalò un mare di gioielli, ma lei preferiva indossare la stessa collana indiana. Lo ha fatto fino alla fine».

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