CHE MAL DI QUORUM PER CONTE – PER RENDERE VALIDA LA VOTAZIONE BIS DELLA COSTITUENTE, E SPEDIRE UN “VAFFA” DEFINITIVO A GRILLO, DEVONO VOTARE 45MILA ISCRITTI AL MOVIMENTO ENTRO DOMENICA – DOPO LA PRIMA GIORNATA DI APERTURA DELLE URNE DIGITALI, DAL M5S NON ARRIVANO NUMERI UFFICIALI, MA TRAPELA PREOCCUPAZIONE – I GRILLINI SARANNO “ANDATI PER FUNGHI” COME SUGGERITO DA BEPPE-MAO? – L'IRRITAZIONE DEL PD PER LA STRATEGIA DELLE “MANI LIBERE” ANNUNCIATA DA CONTE: “DOVE VA SENZA DI NOI IN QUESTA FASE CRITICA?”
1. VIA AL VOTO BIS DEL POPOLO 5 STELLE IL NUOVO QUORUM SPAVENTA CONTE
Estratto dell’articolo di Matteo Pucciarelli per “la Repubblica”
giuseppe conte nova assemblea costituente m5s 9
L’obiettivo di votanti che si erano dati nel M5S dopo la prima giornata era di 25 mila persone. Considerato che il quorum è fissato a poco meno di 45 mila persone, sarebbe la soglia di super sicurezza per arrivare alla chiusura dell’urna digitale – domenica alle 22 – in scioltezza.
Da via di Campo Marzio non escono numeri né ufficiali né ufficiosi («Vito Crimi non parla con nessuno!», giura sconsolato qualcuno) ma sembra che si viaggi un po’ sotto la soglia sperata. E chissà se il silenzio tombale di Crimi, l’uomo della macchina organizzativa che si rapporta con SkyVote, è legato al criptico post scriptum che Beppe Grillo gli ha dedicato alla fine di una articolo dedicato ai cambiamenti delle città cinesi: «Crimi è nel bosco, Crimi è nel bosco».
BEPPE GRILLO - GIUSEPPE CONTE - MEME BY USBERGO
Possibile soluzione dell’enigma: visto che l’invito ad andare a «raccogliere funghi» invece che votare fatto dagli anti-contiani funzionerà, l’ex reggente del M5S è «nel bosco» ad acchiappare gli escursionisti, per così dire.
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Ma oltre allo scontro aperto tra Conte e il garante, sta facendo molto discutere l’ennesima giravolta dell’ex presidente del Consiglio. In una intervista alla Stampa ha detto «non siamo di sinistra ma progressisti indipendenti» e ha aggiunto che ad oggi il M5s andrebbe alle elezioni in solitaria. Come avvenne nel 2022.
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Solo che negli ultimi tre anni e mezzo Conte ha di volta in volta cambiato prospettiva ai 5 Stelle: prima il fronte progressista, poi la rottura del governo Draghi e la separazione dal Pd, poi il riavvicinamento, la successiva l’adesione al gruppo europeo rossoverde di The Left (grazie alla buona parola di Alleanza verdi sinistra) e infine l’assemblea dell’Eur con unica ospite Sahra Wagenknecht, esponente di una sinistra tedesca fuori dagli schemi. Insomma, uno zig zag che mette in confusione le varie anime del M5S e così pure i potenziali alleati. […]
2. CONTE SNOBBATO DAI DEM "È IN UNA FASE DELICATA DOVE VA SENZA DI NOI?"
Estratto dell’articolo di Nic. Car. per “la Stampa”
«Conte? Ogni giorno ha la sua pena». Il deputato Pd molto vicino a Elly Schlein allarga le braccia, ma non vuole aggiungere di più. La linea è non commentare le dichiarazioni del presidente 5 stelle a La Stampa, sul fatto che, se si votasse oggi, il Movimento andrebbe da solo: nessuna alleanza possibile con il Pd, perché non è davvero progressista viste le sue posizioni in Europa.
La segretaria dem, come suo solito, evita di replicare: «Stiamo costruendo un progetto per l'Italia, per dare al Paese un'alternativa a questa destra», si limita a ricordare durante un seminario al Nazareno sull'autonomia differenziata. […]
Insomma, le parole di Conte vengono lette come l'esigenza di mostrarsi forte nei giorni in cui gli iscritti M5s sono di nuovo chiamati a votare per modificare lo Statuto ed eliminare la figura del garante Beppe Grillo. Superato questo passaggio, è il ragionamento, il quadro si ricomporrà. Il punto è che, in un certo momento, bisognerebbe dare l'impressione di voler davvero costruire l'alternativa.
giuseppe conte - assemblea costituente del m5s - foto lapresse
Secondo Andrea Orlando, che in Liguria ha pagato di persona i veti dei 5 stelle, «se vuoi cercare l'accordo, quello di Conte non è il modo migliore per farlo. Si devono vedere i bicchieri mezzi pieni – avverte l'ex ministro – come ha sempre fatto il Pd». Cioè puntare sui tanti temi che uniscono, invece di enfatizzare tutti i giorni i due o tre che dividono.
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Un atteggiamento che, come detto, non preoccupa più di tanto i vertici del Nazareno, ma indispettisce alquanto i riformisti del Pd, perché «c'è tutta la comprensione politica per la fase che sta vivendo, ma potrebbe anche essere più prudente nei giudizi che dà del Pd, perché senza il Pd non c'è alcuna alternativa», lo avvisa Alessandro Alfieri, senatore e responsabile Riforme al Nazareno. A reagire con fastidio, misto a ironia, sono soprattutto gli eurodeputati che a Strasburgo hanno difeso la linea del sostegno ma a von der Leyen e a Kiev.
[…] E Stefano Bonaccini ricorda che «Conte dice che il M5s non è di sinistra. Però siede nel Parlamento europeo con l'estrema sinistra». Cioè con il gruppo The Left, basta il nome. Un dettaglio sottolineato anche da Pina Picierno, che paragona l'ex premier al megadirettore galattico Duca Conte Balabam dei film di Fantozzi (con tanto di video postato sui social), che si descriveva come un «medio progressista». […]
ELLY SCHLEIN E GIUSEPPE CONTE - VIGNETTA DI ITALIA OGGI LA REAZIONE DI GRILLO ALLA COSTITUENTE M5S - VIGNETTA BY ELLEKAPPA