SANITÀ PRIVATA IN SEDIA A ROTELLI - L'EMERGENZA COVID HA MANDATO KO PURE IL GRUPPO CHE FA CAPO ALLA FAMIGLIA ROTELLI: NEL 2020 HA TRATTATO E ASSISTITO 9 MILA PAZIENTI AFFETTI DA CORONAVIRUS - SOFFRE IL SAN RAFFAELE, L'OSPEDALE FONDATO DA DON VERZÈ E RILEVATO NEL 2012 PER 405 MILIONI - IL BILANCIO DOVREBBE CHIUDERE CON CIRCA 50 MILIONI DI PERDITE NONOSTANTE I RISTORI DI STATO...
Sara Bennewitz per "la Repubblica"
paolo rotelli presidente del gruppo ospedaliero san donato
Il Coronavirus tinge di rosso per 50 milioni i conti del gruppo della sanità che fa capo alla famiglia Rotelli. Se paradossalmente i 19 ospedali del gruppo, tra cui i milanesi La Madonnina e il San Donato, hanno lavorato di più, la pandemia ha penalizzato i conti: ha portato a minori ricavi per minori posti letto disponibili e maggiori costi per la sicurezza e la ricerca.
Da una parte il personale è stato impegnato a fare fronte all'emergenza, dall'altra i pazienti regolari hanno diradato la richiesta di prestazioni anche quando a giugno l'emergenza è rientrata insieme al numero di ricoveri.
Così, dopo aver chiuso il 2019 con un utile di 21,2 milioni, il gruppo Rotelli si appresta a mettere a bilancio una perdita di oltre 50 milioni, di cui circa la metà originata dal San Raffaele che con 1.442 posti letto è la struttura più grande del leader della sanità privata tricolore. Fonti ufficiali vicine a Rotelli, interpellate al riguardo, hanno preferito non commentare.
Le perdite saranno comunque assorbite dalla Papiniano spa, holding dei Rotelli che aveva in cassa all' inizio dello scorso anno 140 milioni. Le risorse erano destinate allo sviluppo, ma hanno invece garantito l'operatività straordinaria. Il gruppo, che ancora non ha approvato il bilancio 2020, aveva chiuso quello consolidato 2019 con 1,7 miliardi di ricavi (+2,5% rispetto agli 1,65 miliardi 2018) 44,2 milioni di utile ante imposta (-13% rispetto ai 51 milioni del 2018) e 21,2 milioni di profitti netti (-19% rispetto ai 26,3 milioni del 2018).
Rotelli aveva rilevato il San Raffaele, ospedale fondato da Don Verzè, nel 2012 attraverso un'asta competitiva, che l'aveva portato a staccare un assegno di 405 milioni e ristrutturare il debito con i fornitori che allora ammontava a circa un miliardo. Già nel 2014 i conti erano tornati in equilibrio e il San Raffaele era tornato a produrre cassa e utili, continuando a investire nella ricerca per cui è famoso in tutto il mondo. Nel 2019 il gruppo aveva accusato una lieve perdita di bilancio dovuta a maggiori investimenti, ma nessuno avrebbe immaginato che il 2020 sarebbe stato un annus horribilis.
paolo rotelli erede del gruppo di famiglia
Il gruppo Rotelli nel 2020 ha trattato e assistito 9 mila pazienti affetti da Coronavirus, di cui un terzo concentrati sul San Raffaele.
Lo Stato, che nel momento del primo lockdown aveva chiesto alla sanità privata di aprire le porte a tutti, al momento ha garantito un ristoro fino al 90% dei ricavi 2019, ma ancora non è stato fissato né l'indennizzo una tantum né il Drg (raggruppamento omogeneo di diagnosi che definisce il rimborso dovuto per le prestazioni della sanità privata) per la malattia. Tutta la sanità pubblica e privata ha affrontato spese enormi nella sicurezza e per la prolungata assistenza ai pazienti in terapia intensiva.
Secondo uno studio di Assolombarda un malato di Covid-19 in terapia intensiva costa tra i 30 e i 40 mila euro. Inizialmente si era pensato di applicare al virus lo stesso Drg di una polmonite, ma la polmonite da Coronavirus è più grave e ha effetti più devastanti e prolungati, per cui anche i costi per trattarla sono significativamente superiori ai 3 mila euro stimati per la polmonite regolare.
paolo rotelli giuseppe maronipaolo rotelli donutpaolo rotelli paolo rotelli capitalpaolo rotelli angelino alfanopaolo rotellipaolo rotellipaolo rotelli paolo rotelli angelino alfano