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MEGA-EREDITÀ PORTA MEGA-SCAZZI – ENTRO LA FINE DELL’ANNO CI SARÀ UN NUOVO ROUND TRA GLI EREDI DI LEONARDO DEL VECCHIO PER TROVARE UN ACCORDO SULLA SUCCESSIONE – SUL TAVOLO UN PATRIMONIO CHE IN BORSA VALE OLTRE 40 MILIARDI – LA BACCHETTATA DI FRANCESCO MILLERI, PRESIDENTE DELLA CASSAFORTE DELFIN E ALLA GUIDA DI ESSILUX: “LE PERSONE CHE HANNO PESO IN QUESTO GRUPPO DEVONO CAPIRE CHE QUESTO IMPLICA RESPONSABILITÀ” – LA DIVISIONE DELLE QUOTE TRA I SETTE FIGLI E LA VEDOVA NICOLETTA ZAMPILLO

UN SALTO FUORI DALLA RETE – LAURA CIOLI DOMANI RASSEGNERÀ LE DIMISSIONI DA AMMINISTRATORE DELEGATO DI SIRTI, SOCIETÀ CHE REALIZZA E GESTISCE RETI DI TELECOMUNICAZIONI – LA MANAGER, GIÀ AD DI RCS E GEDI, LASCIA DOPO CHE SI È SAPUTO DELL’ADDIO DEL CFO DI SIRTI, SARA BERTOLINI – LA DECISIONE ARRIVA ALLA VIGILIA DELLA CESSIONE DI SIRTI A UNA CORDATA FORMATA DA MATICMIND (PARTECIPATA DA CVC E CPD) E DA NEXTALY, CHE DIVIDERANNO IN DUE LA SOCIETA’, TRA LE PARTI DIGITAL E INFRASTRUTTURE…

KHABY AFFILA LE LAME – L’INFLUENCER ITALIANO CHE HA PIÙ SEGUACI AL MONDO FRA TIKTOK E INSTAGRAM SI È MESSO IN TASCA UN BEL GRUZZOLETTO GRAZIE AL DIVORZIO DAL SUO STORICO MANAGER, ALESSANDRO RIGGIO: PER LIQUIDARE IL 50% DELLA SOCIETÀ AL SUO EX PUPILLO, RIGGIO HA DOVUTO SGANCIARE UN MILIONE E 600 MILA EURO, VEDENDO CROLLARE I CONTI DELLA IRON CORPORATION SRL – SORTE DIVERSA PER KHABY, CHE HA MESSO SU UN’ALTRA SOCIETÀ CON IL FRATELLO MAGGIORE E ORA MACINA SOLDI, TANTO DA COMPRARSI UNA VILLA E UNA CASA…

“GLI OTTO EREDI DEL VECCHIO CAPISCANO LA RESPONSABILITÀ CHE HANNO” – FRANCESCO MILLERI, PRESIDENTE E AD DI LUXOTTICA, CONCEDE UNA LUNGA INTERVISTA AL “CORRIERE” PER LANCIARE UN MESSAGGIO AI FIGLI E ALLA VEDOVA DEL FONDATORE DELL’IMPERO DEGLI OCCHIALI, IN LOTTA PER IL PATRIMONIO (E CON LEONARDO MARIA INDAGATO NEL CASO SPIONI DI EQUALIZE PER UN PRESUNTO DOSSIERAGGIO AL FRATELLO): “È IMPORTANTE RICORDARCI SEMPRE CHE SIAMO UN GRUPPO DA 100 MILIARDI E 200 MILA PERSONE. IO POSSO SOLO FACILITARE IL PERCORSO...” – IL RAPPORTO CON LEONARDO DEL VECCHIO: “STAVAMO TUTTO IL GIORNO INSIEME, DALLE 8.30 FINO A NOTTE” – LE PAROLE AL MIELE PER CALTAGIRONE, CON CUI AL MOMENTO CONDIVIDE LE STRATEGIE PER MEDIOBANCA, GENERALI E ORA MPS: “È UN GRANDE IMPRENDITORE CON CARATTERISTICHE COMPLEMENTARI ALLE NOSTRE” – IL DAGOREPORT

PIAZZA AFFARI, UN PESSIMO AFFARE! – DAL 2000 A OGGI LA BORSA DI MILANO HA FATTO REGISTRARE APPENA L'1,3% DI RENDIMENTO ANNUO (DEDOTTA L'INFLAZIONE). E NELL'ULTIMO SECOLO RISULTA IL PEGGIORE MERCATO AL MONDO (+2,2% ANNUO), MENTRE I BOND ITALIANI HANNO PERSO L’1,3% MEDIO OGNI 12 MESI – AL PRIMO POSTO PER RENDIMENTI AZIONARI C'È LA BORSA SVEDESE, CON UN +7,6% – SECONDO LA RICERCA DI DEUTSCHE BANK, I FATTORI CHE TIRANO SU I LISTINI SONO LA STABILITÀ POLITICA, IL RIDOTTO DEBITO PUBBLICO E…

SCAZZI MULTIMILIARDARI ALL'OMBRA DI TRUMP – ELON MUSK E JEFF BEZOS, I DUE UOMINI PIÙ RICCHI DEL MONDO, HANNO LITIGATO IN PUBBLICO. MR TESLA HA ACCUSATO BEZOS SU X: “PRIMA DELLE ELEZIONI DICEVA A TUTTI CHE TRUMP AVREBBE PERSO DI SICURO, QUINDI AVREBBERO DOVUTO VENDERE LE LORO AZIONI TESLA E SPACEX” – LA REPLICA DEL PADRONE DI AMAZON: “NO, NON È VERO AL 100%” – NELLA RIVALITÀ STORICA TRA I DUE IMPRENDITORI, CHE SI CONTENDONO ANCHE IL CONTROLLO DELLO SPAZIO CON LE RISPETTIVE AZIENDE, SI INSERISCE IL NUOVO RUOLO DI MUSK NELL'AMMINISTRAZIONE TRUMP, CON CONSEGUENTE CONFLITTO D'INTERESSI…

MILAN NON È PIÙ UN GRAN MILAN – LA LOMBARDIA NON È PIÙ LA LOCOMOTIVA D’ITALIA. A CERTIFICARLO È LA BANCA D’ITALIA, CHE INDICA UN FORTE RALLENTAMENTO NEL PIL DELLA REGIONE: A PESARE È SOPRATTUTTO IL CALO DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE (-1,2% NEL PRIMO SEMESTRE DEL 2024) E DELL’EXPORT - LA CRESCITA SI È MANTENUTA SOSTENUTA, INVECE, NEL SETTORE DEI SERVIZI E DEL TURISMO – I CONSUMI RISTAGNANO, I DEPOSITI BANCARI SI RIDUCONO E ANCHE IL MERCATO DEL LAVORO INIZIA A MANIFESTARE SEGNALI PREOCCUPANTI…

DO UT MES – L’OSTACOLO PRINCIPALE ALLA SCALATA DI UNICREDIT A COMMERZBANK È LA MANCATA RATIFICA DEL MES DA PARTE DEL GOVERNO MELONI – L’ECONOMISTA TEDESCO TOBIAS TROGER, CONSULENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO E VICINO ALLA CDU: “LA MANCATA RATIFICA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ HA IMPORTANTI IMPLICAZIONI PER LA GESTIONE DELLE CRISI DEI GRUPPI BANCARI TRANSFRONTALIERI EUROPEI. PER QUESTO I POLITICI TEDESCHI OSTACOLANO L’AFFARE. NEL CASO DI UNICREDIT/COMMERZ, IL POTERE DI CONTRATTAZIONE DEL GOVERNO TEDESCO SAREBBE PIÙ DEBOLE…”

C’È SOLO UN SETTORE IN CUI TRUMP NON VUOLE RIVOLUZIONI: L'ECONOMIA – IL TYCOON IN CAMPO FINANZIARIO SI MUOVE CON MOLTA PRUDENZA: CASSATO (DA MUSK) IL NOME DEL FINANZIERE SCOTT BESSENT COME SEGRETARIO AL TESORO, MEDITA DI NOMINARE IL RASSICURANTE KEVIN WARSH, BANCHIERE EX MEMBRO DEL CONSIGLIO DEI GOVERNATORI DELLA FEDERAL RESERVE – MA DEVE FARE I CONTI CON ELON MUSK CHE SPINGE HOWARD LUTNICK, CO-PRESIDENTE DEL TEAM DELLA TRANSIZIONE DEL TYCOON E SPREGIUDICATO CEO DI CANTOR FITZGERALD...

L’AMICO XI RISCHIA DI TRASFORMARSI NEL PEGGIOR NEMICO DI PUTIN – LA CINA È DIVENTATA IL PIÙ IMPORTANTE PARTNER COMMERCIALE DELLA RUSSIA E FORNISCE IL 90% DELLA MICROELETTRONICA, UTILIZZATA IN DRONI E MISSILI – “THE ECONOMIST”: “IL SOSTEGNO DI PECHINO NON È GRATIS. MOSCA DEVE TENERE D'OCCHIO IL VALORE DELLA SUA VALUTA IN TERMINI DI YUAN, AI MINIMI DALL'INIZIO DELLA GUERRA. LA NECESSITÀ DI MANTENERE IL VALORE DEL RUBLO PER PAGARE LE IMPORTAZIONI CRUCIALI È UNA VULNERABILITÀ PER PUTIN…

MAMMA! MORMORA LEONARDINO… - L’AFFETTUOSO INCONTRO TRA LA VEDOVA DEL VECCHIO, NICOLETTA ZAMPILLO, CON IL VIVACISSIMO FIGLIO LEONARDO MARIA, IN DECOLLO PER LA “FEBBRE DEL SABATO SERA” MILANESE: "CHIODO" AL POSTO DEL DOPPIOPETTO MANAGERIALE - DAL 27 GIUGNO 2022, SONO TRASCORSI OLTRE DUE ANNI DALLA SCOMPARSA DI DEL VECCHIO E LA GUERRA SULL’EREDITÀ TRA GLI 8 EREDI SI E’ INGARBUGLIATA DEFINITIVAMENTE QUANDO È ESPLOSO IL CASO DEGLI SPIONI MILANESI DI EQUALIZE SRL, DOVE TRA I CLIENTI PIU’ DOVIZIOSI SBUCA LEONARDINO CHE ‘’VORREBBE MONITORARE IL FRATELLO MAGGIORE CLAUDIO DEL VECCHIO E UN CONSULENTE CHE STA VICINO A UNA DELLE SUE SORELLE, PAOLA DEL VECCHIO…”

I NEGOZI CHIUDONO E I GIGANTI DIGITALI INCASSANO - NEGLI ULTIMI 10 ANNI SONO SCOMPARSI 140MILA NEGOZI E LE NUOVE APERTURE SI SONO DIMEZZATE (-52%. -40% PER QUANTO RIGUARDA RISTORANTI E BAR) - NEL 2024 SONO "SPARITI" 3,2 MILIARDI DI CONSUMI ATTESI, RISPETTO ALLE STIME DEL MEF - LA RELAZIONE DI CONFESERCENTI, SECONDO CUI L'AUMENTO DEL PIL SI DOVREBBE ATTESTARE AL 0,6% (ALTRO CHE 1% PREVISTO OTTIMISTICAMENTE DAL GOVERNO): "CI SONO ENORMI DISTORSIONI NELLA CONCORRENZA TRA GIGANTI DEL WEB E IMPRESE DI VICINATO. ABBIAMO PRESENTATO UN ESPOSTO ALL'ANTITRUST..."

GLI AMICI SI VEDONO NEL MOMENTO DEL BISOGNO – IL PRESIDENTE CINESE, XI JINPING, CHIEDE AL CANCELLIERE TEDESCO, OLAF SCHOLZ, DI FARE PRESSIONE A BRUXELLES PER SCIOGLIERE IL NODO DEI DAZI SULLE AUTO ELETTRICHE MADE IN CHINA – NEL BILATERALE A MARGINE DEL G20 DI RIO DE JANEIRO, XI HA AUSPICATO CHE SI RISOLVA IL “PROBLEMA DEI VEICOLI ELETTRICI, E CHE LA PARTE TEDESCA SIA DISPOSTA A COMPIERE SFORZI ATTIVI…” – BERLINO, NEGLI ANNI DELLA MERKEL, SI È LEGATA A DOPPIO FILO A CINA E RUSSIA, ED È IL PAESE PIÙ COLPITO DALLA GUERRA COMMERCIALE...

IL PALIO DI PALAZZO CHIGI – COME MAI LA PARTITA MPS L’HANNO VINTA LA STRANA COPPIA BANCO BPM E IL DUPLEX MILLERI-CALTAGIRONE? IN PISTA C’ERANO ANCHE I FRANCESI DI CRÉDIT AGRICOLE OPPURE UNIPOL DI CIMBRI CHE CON MPS AVREBBE CREATO UN POLO DI BANCASSICURAZIONE FORTISSIMO - MA SULLA STRADA PER PARIGI O SU QUELLA PER BOLOGNA C’ERA UN MACIGNO ENORME PIAZZATO DA MELONI E SALVINI. NEL PRIMO CASO, VALE IL PRINCIPIO SOVRANISTA: “NON PASSA LO STRANIERO”. NEL CASO UNIPOL, PESA IL PREGIUDIZIO ANTI-FINANZA ROSSA…

DELFIN-UNICREDIT, GIÙ IL SIPARIO? – DOPO IL COINVOLGIMENTO DELLA HOLDING GUIDATA DA FRANCESCO MILLERI NELLA PARTITA MPS, INSIEME A BPM E CALTAGIRONE, A MILANO C’È CHI SCOMMETTE SULLA FINE DEL RAPPORTO TRA LA BANCA GUIDATA DA ANDREA ORCEL E DELFIN (TERZO AZIONISTA STABILE E PRIMO SOCIO PRIVATO CON UNA QUOTA DEL 2,7%) – L’OPERAZIONE COMMERZBANK AVREBBE INCRINATO IL RAPPORTO TRA ORCEL E MILLERI (CONTRARIO ALL'ACQUISIZIONE DELLA BANCA TEDESCA) – E “MF” ANNUNCIA: “UNICREDIT È IN PROCINTO DI LASCIARE IL BOARD DALLA FONDAZIONE DEL VECCHIO”…

ALTRO CHE TRANSIZIONE GREEN: L'AUTO ELETTRICA RIMANE UN LUSSO PER POCHI – NELL'UE LE VENDITE DELLE VETTURE “FULL ELECTRIC” SONO IN CALO: L'OBIETTIVO ERA RAGGIUNGERE IL 20% DEL MERCATO, SIAMO SOLO AL 13%. INTANTO LA CINA CORRE – GABANELLI: “BRUXELLES HA FATTO LE LEGGI, MA NON HA SVILUPPATO UNA POLITICA INDUSTRIALE E DI SOVVENZIONI COORDINATA. E SI È PUNTATO SULLA PRODUZIONE DI FASCIA ALTA PERCHÉ LA DOMANDA ARRIVA DAI PIÙ ABBIENTI, MENTRE LE AUTO DI PICCOLA E MEDIA DIMENSIONE RESTANO TROPPO COSTOSE...” – VIDEO

ENRICO PAZZALI (ALIAS "ZIO BELLO") USAVA LA SUA SOCIETA' "EQUALIZE" PER SPIARE I SUOI RIVALI, VERI E PRESUNTI: NELL'AGOSTO 2022 PAOLO SCARONI VIENE MESSO NEL MIRINO PERCHÉ IL PRESIDENTE DEL MILAN ERA TIRATO IN BALLO COME CANDIDATO PER GUIDARE L'ENTE DI MILANO-CORTINA 2026, STESSO POSTO CHE AMBIVA PAZZALI - GLI HACKER DI EQUALIZE PREPARAVANO UN ATTACCO A GIOVANNI GORNO TEMPINI, PRESIDENTE DI CDP - TRA I BERSAGLI ANCHE LETIZIA MORATTI - I CONTATTI TRA PAZZALI E ADRIO DE CAROLIS, AD DI "SWG", A CUI ERA STATO CHIESTO DA URBANO CAIRO DI SONDARE L'OPINIONE DEGLI ELETTORI SU UNA SUA CANDIDATURA A SINDACO DI MILANO - L'INCONTRO TRA IL MANAGER E IL CAPO DELLA PROCURA DI MILANO, MARCELLO VIOLA...

CRAUTI AMARI PER "PIER DUDI" BERLUSCONI - IL FIGLIO DEL CAV HA 220 MILIONI DI MOTIVI PER ESSERE INCAZZATO NERO CON IL MANAGEMENT DI PROSIEBENSAT, LA PRIMA EMITTENTE TEDESCA, DI CUI MFE HA IL 29,9% DEL CAPITALE, CHE STA METTENDO A RISCHIO L'INVESTIMENTO FATTO DA PIER SILVIO - L'AD DI MEDIASET NON SI FIDA DI LANCIARE UN’OPA SULLA SOCIETA', NON SAPENDO QUANTO PERDONO E VALGONO DAVVERO LE ATTIVITÀ NON STRATEGICHE - IL "BISCIONE" STA ASPETTANDO INVANO CHE I CRUCCHI MANTENGANO LA PROMESSA DI CEDERE LE ATTIVITÀ NON TELEVISIVE...

TERREMOTO NEL SISTEMA BANCARIO ITALIANO: AVANZA IL TERZO POLO – L'AD DI BANCO BPM, DOPO MESI DI SMENTITE E NO COMMENT, NON SI NASCONDE PIÙ: “SIAMO IL TERZO GRUPPO ITALIANO E VOGLIAMO CRESCERE ANCORA” – LA MOSSA DELLA CORDATA ITALIANA BPM-CALTAGIRONE-MILLERI SU MPS (IL TRIO SI È PAPPATO IL 15% DEL "MONTE") POTREBBE FAR NASCERE UN GRUPPO DA OLTRE 19 MILIARDI DI VALORE IN BORSA, CHE SI AFFIANCHEREBBE A INTESA E UNICREDIT – IL DAGOREPORT: LE MOSSE DI CALTA E MILLERI PER DARE L'ASSALTO A MEDIOBANCA ATTRAVERSO BPM…

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…

LE MANI DI BANCOBPM SUL MONTE DEI PASCHI – IL TESORO CEDE IL 15% DI MPS E, A SORPRESA, IL PRINCIPALE COMPRATORE È STATO L'ISTITUTO GUIDATO DA GIUSEPPE CASTAGNA, CHE IPOTECA COSÌ LE FUTURE MOSSE DEL MONTE. UN ALTRO 3% È STATO ACQUISITO DA “ANIMA”, CONTROLLATA DA BANCOBPM – IN CAMPO SONO SCESI ANCHE IL GRUPPO CALTAGIRONE (CHE TORNA A ESSERE AZIONISTA DEL MONTE) E DELFIN, CHE SI SONO PAPPATI IL 3,5% DELLE QUOTE A TESTA – IL TESORO INCASSA 1,1 MILIARDI DI EURO, UNA BOCCATA D'OSSIGENO PER GIORGETTI…

IN GERMANIA SCATTANO LE GRANDI MANOVRE PER FERMARE LA SCALATA DI ORCEL – COMMERZBANK VALUTA L’ACQUISIZIONE DI DUE PICCOLI ISTITUTI TEDESCHI, HCOB O OLB. UNA MOSSA PER SVENTARE L’AFFONDO DI UNICREDIT, CHE DA SETTEMBRE NE È PRIMA AZIONISTA CON UN 9,2% PIÙ L’11% IN DERIVATI – IN PIENA DI CRISI DI GOVERNO A BERLINO E CON LA CAMPAGNA ELETTORALE GIÀ INIZIATA, L’ AD BETTINA ORLOPP È SOSTENUTA DALL’ESECUTIVO TEDESCO PER TENERE LA BANCA AUTONOMA – CRUCIALE SARÀ L’OK DELLA BCE A UNICREDIT PER SALIRE AL 29,9% DI COMMERZ…

PANDORI, PESTAGGI E UTILI IN PICCHIATA: QUEL CHE RESTA DELL’IMPERO DEI FERRAGNEZ – FEDEZ E CHIARA FERRAGNI, FRESCHI DI ACCORDO PER LA SEPARAZIONE CONSENSUALE, HANNO SEMPRE MANTENUTO SEPARATI I RISPETTIVI BUSINESS – MA DAL FEBBRAIO 2023, QUANDO È SCOPPIATO IL CASO BALOCCO, ENTRAMBI HANNO VISTO CALARE LE ENTRATE – ALL'INFLUENCER È ANDATA PEGGIO: ADDIO A SPONSORIZZAZIONI, COLLABORAZIONI, NEGOZI MONOMARCA E POSTI IN CDA – IL RAPPER SI È FATTO NOTARE PIÙ PER LE CRONACHE GIUDIZIARIE (VEDI LA RISSA IN DISCOTECA CON IOVINO) CHE PER LE SUE ATTIVITÀ MUSICALI E IMPRENDITORIALI – A UNIRE I DUE EX SPOSI RESTA SOLO IL MARCHIO “THE FERRAGNEZ”, COINTESTATO. ORMAI SENZA VALORE…

“WARREN BUFFETT SA QUALCOSA CHE NOI NON SAPPIAMO?” – IL “WALL STREET JOURNAL” CERCA DI CAPIRE COSA NASCONDANO LE PROSSIME MOSSE DEL 94ENNE “ORACOLO DI OMAHA”, CHE SI È LIBERATO DI CENTO MILIONI DI AZIONI DI APPLE E BANK OF AMERICA (VALORE, 10 MILIARDI DI DOLLARI) E ORA HA 325,2 MILIARDI CASH DA USARE. CON LA LIQUIDITÀ POTREBBE COMPRARE COLOSSI COME DISNEY, GOLDMAN SACHS, PFIZER, GENERAL ELECTRIC. DEL RESTO, L’ANNO SCORSO DISSE: “SE POTESSIMO ACQUISTARE UN'AZIENDA PER 50 O 75 O 100 MILIARDI DI DOLLARI, POTREMMO FARLO”. MA QUALE?

GERMANIA ANNO ZERO – DIETRO ALLA CRISI DELL'INDUSTRIA TEDESCA C'È IL FALLIMENTO DI UN MODELLO ECONOMICO CHE HA PUNTATO TUTTE LE SUE CARTE SUI MERCATI DELL’EST EUROPA E CINA, SUI QUALI ADESSO I SUOI PRODOTTI INCONTRANO GROSSE DIFFICOLTÀ – IL RITORNO DI TRUMP, CHE PROMETTE DAZI SULLE MERCI UE, RISCHIA DI AFFOSSARE LE CASE AUTOMOBILISTICHE TEDESCHE, CON PORSCHE E MERCEDES IN TESTA – FINORA BERLINO HA EVITATO LA RECESSIONE TECNICA GRAZIE A MISURE GOVERNATIVE MA I NODI DELL'ERA MERKEL SONO VENUTI AL PETTINE…

LA CRISI DELL’AUTO IN ITALIA NON È TUTTA COLPA DEI CINESI – LA PRODUZIONE DI VETTURE NEL NOSTRO PAESE È IN CALO DA 30 ANNI. E ORA SONO A RISCHIO 50 MILA POSTI DI LAVORO – L’UE LITIGA SULL’ELETTRICO, MENTRE IL DRAGONE INVADE IL MERCATO – "MI-JENA" GABANELLI ELENCA LE COLPE DI STELLANTIS E QUELLE DEL GOVERNO: “L’IDEA DI POLITICA INDUSTRIALE STA NELL’ULTIMA LEGGE DI BILANCIO: I 4,6 MILIARDI STANZIATI DA DRAGHI PER IL SETTORE AUTOMOTIVE DA SPENDERE ENTRO IL 2030 SONO STATI CANCELLATI CON UN TRATTO DI PENNA” – VIDEO

PRESO IN CASTAGNA – CON L’OPA SU “ANIMA”, BPM GUIDATA DA GIUSEPPE CASTAGNA RIMETTE IN RIGA ALESSANDRO MELZI D’ERIL, AD DEL IL PIU' GRANDE GRUPPO INDIPENDENTE DEL RISPARMIO GESTITO IN ITALIA, CHE UN ANNO FA SI È RADDOPPIATO LO STIPENDIO – DA TEMPO IN BANCO BPM C’ERA UNA CERTA INSOFFERENZA PER I “DUE FORNI” DI MELZI D’ERIL: PER LE DECISIONI STRATEGICHE RIVENDICAVA AUTONOMIA E INDIPENDENZA, MA PER IL BUSINESS DEVE ALL’AZIONISTA DI RIFERIMENTO OLTRE IL 40% DEI RICAVI…

’NDO DAZIO VAI? – DAL 15 NOVEMBRE SCATTERANNO I DAZI CINESI SUL BRANDY IMPORTATO DALL’UE – UNA PRIMA RITORSIONE COMMERCIALE AL VIA LIBERA DI BRUXELLES AI BALZELLI SULLE IMPORTAZIONI DI AUTO ELETTRICHE MADE IN CHINA – MA XI JINPING HA UN ALTRO PROBLEMA: PREPARARSI ALLA GUERRA COMMERCIALE PROMESSA DA TRUMP CONTRO I PRODOTTI MADE IN CHINA – IL “WALL STREET JOURNAL”: “PECHINO CORTEGGERÀ GLI ALLEATI DEGLI USA CON TAGLI TARIFFARI, ESENZIONI DAI VISTI, INVESTIMENTI CINESI E ALTRI INCENTIVI” – ECCO PERCHÉ L'AVANZATA GREEN DEL DRAGONE NON PUO’ ESSERE FERMATA DALL’EUROPA…

CARA AUTO, MA QUANTO CI COSTI? - SUGLI AUTOMOBILISTI ITALIANI SI È ABBATTUTA UNA STANGATA SILENZIOSA DA OLTRE 2 MILIARDI DI EURO, DETERMINATA DAL LENTO MA INESORABILE AUMENTO DELLE TARIFFE RC AUTO REGISTRATO A PARTIRE DALLA SECONDA METÀ DEL 2022 (IN MEDIA 61 EURO) - IL RECORD DI CITTA’ PIU’ CARA SPETTA A ROMA, DOVE IL COSTO DELLA POLIZZA È PASSATO DAI 379,7 EURO DI INIZIO 2022 AGLI ATTUALI 483 EURO, CON UN AUMENTO DEL 27,2% E UNA MAGGIORE SPESA IN MEDIA PARI ADDIRITTURA A +103 EURO…

A PIÙ DI UN ANNO DALLA BURRASCOSA ROTTURA CON IL  COMMERCIALISTA MASSIMO SEGRE (FU ACCUSATA DI TRADIMENTI E MOLLATA ALLA FESTA DI FIDANZAMENTO CON IL VIDEO DELLA “SPUTTANESCION” DIVENUTO STRACULT), CRISTINA SEYMANDI HA CEDUTO L’80% DELLA SOCIETA’ DI SERRAMENTI “SAVIO” A UN MANAGER ISRAELIANO – IL GRUPPO, GIA’ IN CRISI E SALVATO DA UNA SERIE DI FUSIONI E RISTRUTTURAZIONI, HA AVUTO UNA BATTUTA D’ARRESTO CON LA DECISIONE DEL GOVERNO MELONI DI SOSPENDERE IL SUPERBONUS…

CASELLO GIREVOLE – CASSA DEPOSITI E PRESTITI, AZIONISTA DI MAGGIORANZA DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA, STA PENSANDO DI DARE IL BENSERVITO ALL'AD ROBERTO TOMASI, QUANDO SCADRÀ IL MANDATO IN PRIMAVERA – IN POLE PER SOSTITUIRLO IL CEO DI ENGINEERING, MAXIMO IBARRA – TOMASI HA CHIESTO UN BONUS DA 1,7 MILIONI, CHE PERÒ GLI È STATO NEGATO DAGLI AZIONISTI (CDP E I FONDI BLACKSTONE E MACQUARIE), CHE IMPUTANO AL MANAGER DI NON ESSERE RIUSCITO A SBLOCCARE IN TRE ANNI NEANCHE UN’OPERA STRATEGICA…

"ANIMA" MIA, MPS PURE - L'OPA DI BANCO BPM SU "ANIMA" È IL PRELUDIO ALLA PRESA DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA? L'ANNUNCIO DELL'OFFERTA DI BANCO BPM SULLA SOCIETÈ DI GESTIONE DEL RISPARMIO ECCITA ANALISTI E MERCATI: “È LA MOSSA GIUSTA AL MOMENTO GIUSTO” – CHE FARANNO GLI ALTRI AZIONISTI (POSTE, CALTAGIRONE,FSI)? E CHE FINE FARANNO GLI ACCORDI CON GLI ALTRI DISTRIBUTORI, COME MPS, CHE COPRE IL 16% DELLE MASSE DI ANIMA? A PROPOSITO DEL "MONTE", L'OPA POTREBBE ESSERE IL PRIMO PASSO PER PAPPARSI LA BANCA SENESE, CHE LO STATO DEVE VENDERE...

L’ITALIA CADE DALLE NUVOLE (MA TECNOLOGICHE) - AMAZON WEB SERVICES (AWS), LA MACCHINA DA SOLDI DELL’AZIENDA DI BEZOS, HA DECISO DI PUNTARE, NEI PROSSIMI CINQUE ANNI, ALTRI 1,2 MILIARDI DI EURO SULL’ITALIA PER ESPANDERE L’INFRASTRUTTURA CLOUD, AGGIUNGENDOSI AI 2 MILIARDI GIÀ PREVISTI PER IL POLO MILANESE ENTRO IL 2029 - SI STIMA CHE L'INVESTIMENTO CONTRIBUIRÀ PER 880 MILIONI AL PIL ITALIANO E SOSTERRÀ FINO A 5.500 POSTI DI LAVORO - CON AWS CHE CONTINUA A INVESTIRE E UN GOVERNO PRONTO A SNELLIRE IL PROCESSO BUROCRATICO, L’ITALIA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO POLO DIGITALE DEL MEDITERRANEO, POSIZIONANDOSI TRA EUROPA E AFRICA…

TOMASI FERMATO AL CASELLO – L’AD DI ASPI HA CHIESTO AI SUOI AZIONISTI UN BONUS DA 1,7 MILIONI DI EURO, DA AGGIUNGERE ALLO STIPENDIO FISSO DA 1,2 MILIONI – CDP, CHE CON IL 51% CONTROLLA AUTOSTRADE, HA RISPEDITO AL MITTENTE LA RICHIESTA – CASSA DEPOSITI IMPUTA A TOMASI DI NON ESSERE RIUSCITO A SBLOCCARE IN TRE ANNI NEANCHE UN’OPERA STRATEGICA (VEDI LA GRONDA O IL PASSANTE). MENTRE GLI INVESTIMENTI DEL PIANO ECONOMICO FINANZIARIO SONO LIEVITATI DA 21 A 33 MILIARDI DI EURO, ANCHE A CAUSA DEL CARO ENERGIA E MATERIE PRIME, E NON È CHIARO COME FINANZIARLI…

LA CRISI DELL'AUTO SI ALLARGA – DOPO VOLKSWAGEN UN ALTRO COLOSSO VACILLA: NISSAN TAGLIA 9.000 POSTI DI LAVORO IN TUTTO IL MONDO E RIDUCE DEL 20% LA CAPACITÀ PRODUTTIVA A CAUSA DI UN CROLLO DELLE VENDITE – LA TERZA CASA AUTOMOBILISTICA GIAPPONESE RIVEDE AL RIBASSO LE STIME PER IL 2024 E ANNUNCIA UN PIANO DRASTICO PER RISPARMIARE 2,4 MILIARDI L’ANNO: “AZIONI URGENTI, LA SITUAZIONE È GRAVE”  – NISSAN PAGA LA FORTE CONCORRENZA DI TESLA E DI MARCHI CINESI DI VEICOLI ELETTRICI COME BYD…

AGNELLI COLTELLI! – IL TRIBUNALE DI TORINO HA DICHIARATO “INAMMISSIBILE” IL RECLAMO PRESENTATO DA MARGHERITA AGNELLI IN RELAZIONE A PRESUNTE IRREGOLARITÀ RISCONTRATE SULLE ISCRIZIONI PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO TORINESE DELLA “DICEMBRE”, LA CASSAFORTE ATTRAVERSO CUI LA FAMIGLIA ELKANN CONTROLLA EXOR E A CASCATA SOCIETÀ COME STELLANTIS E JUVENTUS – NELLA GUERRA LEGALE PER LA SUCCESSIONE DI MARELLA CARACCIOLO, UN ROUND VINTO PER JOHN, LAPO E GINEVRA ELKANN CHE CONTROLLANO LA “DICEMBRE”...

LE NOZZE ITALIA-LUFHANSA RISCHIANO DI SALTARE PER UN PUGNO DI EURO – DOPO DUE ANNI DI NEGOZIATI, QUANDO L'ACCORDO ERA FATTO, I TEDESCHI HANNO CHIESTO UNO SCONTO DI 10 MILIONI DI EURO SUL LORO INVESTIMENTO DI 829 MILIONI PER ENTRARE NELLA COMPAGNIA ITALIANA. GIORGETTI SI È IMPUNTATO: “NON SVENDIAMO ITA” – PER NOTIFICARE L'OPERAZIONE ALL’UE C'È TEMPO SOLO FINO ALL'11 DI NOVEMBRE. DA BRUXELLES AVVERTONO: “RISPETTATE I PATTI” – SE TUTTO SALTASSE SI TORNEREBBE ALLE IPOTESI AIR FRANCE E MSC…

ORCEL COL VENTO IN POPPA PUNTA ALLA GERMANIA – IL CEO DI UNICREDIT ANNUNCIA DATI RECORD PER L'ISTITUTO MILANESE: NEI 9 MESI DEL 2024 L'UTILE NETTO È DI 7,7 MILIARDI DI EURO, IN RIALZO DEL 16% RISPETTO AL 2023, NEL TERZO TRIMESTRE L'UTILE È DI 2,5 MILIARDI (+8%) – E TORNA SULLA POSSIBILE SCALATA A COMMERZBANK: “ABBIAMO FATTO UN INVESTIMENTO IN COMMERZBANK CHE POTREBBE O MENO, INFINE, CONDURRE AD UNA COMBINAZIONE COMPLETA. UNICREDIT E COMMERZBANK SONO ALTAMENTE COMPLEMENTARI"

FISCO SENZA FRONTIERE – SCATTA IL GIRO DI VITE CONTRO I FURBETTI CHE HANNO LA FINTA RESIDENZA ALL’ESTERO PER PAGARE MENO TASSE: SE IL FISCO SI ACCORGE CHE PIÙ DELLA METÀ DELL'ANNO VIENE TRASCORSA NEL NOSTRO PAESE, SCATTANO MULTE SALATISSIME – LA RIFORMA MODIFICA IL CONCETTO DI “DOMICILIO”: “LA SEMPLICE PRESENZA SUL TERRITORIO DELLO STATO, PER LA MAGGIOR PARTE DEL PERIODO D'IMPOSTA (183 GIORNI IN UN ANNO) È SUFFICIENTE A CONFIGURARE LA RESIDENZA FISCALE IN ITALIA” – NOVITÀ ANCHE PER CHI FA SOLO “SMART WORKING” NEL BELPAESE…

’STO MATRIMONIO ITA-LUFTHANSA NON DECOLLA – DOPO L'OK DELL’UE, È STALLO SULL’INTESA PER L’INGRESSO DEI TEDESCHI NEL VETTORE ITALIANO. LUFTHANSA AVREBBE CHIESTO DI RIVEDERE AL RIBASSO LA CIFRA DELL’INTERO INVESTIMENTO (829 MILIONI). IL TESORO HA DETTO NO: “NON SVENDIAMO LA COMPAGNIA AEREA” – ANCHE IL PIANO PER RISPETTARE LA “PIENA CONCORRENZA” NEGLI SCALI DI LINATE E FIUMICINO NON È STATO ANCORA CONSEGNATO ALL’UE: GLI SLOT DOVREBBERO FINIRE A EASYJET E AIR FRANCE...

L’AFFARE DI “BANCA PROGETTO” SI INGROSSA – LA GUARDIA DI FINANZA HA BUSSATO ALLA SEDE DELL’ISTITUTO MILANESE, DIRETTO DA PAOLO FIORENTINO: LA BANCA È ACCUSATA DI TRUFFA AGGRAVATA, BANCAROTTA E AUTORICICLAGGIO PER UN PRESTITO DA 6,7 MILIONI DI FONDI, GARANTITI DALLO STATO OTTENUTO TRAMITE DOCUMENTAZIONE FALSA - IN CORSO TRE MISURE CAUTELARI, DI CUI DUE ARRESTI: IN MANETTE E' FINITO IL PROMOTORE FINANZIARIO MARCO SAVIO, FRATELLO DEL PM ANTIMAFIA PAOLO SAVIO - LA BANCA: "NOI PARTE LESA, COLLABORIAMO CON LA GDF"

LA GERMANIA CAMBIA O SI SUICIDA (E UCCIDE TUTTA L’EUROPA) – IL GOVERNO TEDESCO HA DAVANTI A SÉ DUE STRATEGIE PER SFANGARE LA DRAMMATICA CRISI IN CUI SI TROVA IL PAESE: O SI CONCENTRA COME NEGLI ANNI ’90 SULLA RIDUZIONE DEI COSTI UNITARI DEL LAVORO, FRENANDO CRESCITA SALARIALE E CONSUMI INTERNI, OPPURE CERCA DI COLMARE IL DIVARIO DELLA SUA INDUSTRIA ORMAI ARRETRATA CON MASSICCI INVESTIMENTI – DOPO LA RIUNIFICAZIONE, LA GERMANIA SI SALVÒ SOLO GRAZIE AI CAMBI FAVOREVOLI DELL’EURO…

L’ITALIA, UN PAESE DI “POVERI BENESTANTI” – STANDO ALLE DICHIARAZIONI DEI REDDITI, IL 45% DEGLI ITALIANI NON VERSA NEANCHE UN EURO DI IRPEF, PERCHÉ NON DICHIARA REDDITI O LI HA BASSISSIMI – SI TRATTA DI 17 MILIONI DI “POVERI”, CHE POSSIEDONO IN GRAN PARTE IMMOBILI E AUTO, SMARTPHONE, ABBONAMENTI A INTERNET E ALLE PAY-TV. INDICATORI CHE LE STATISTICHE FISCALI NON RIESCONO A “INTERCETTARE” – MENTRE IL 15% DEI CONTRIBUENTI CON REDDITI OLTRE 35MILA EURO SI ACCOLLA IL 64% DI TUTTA L’IMPOSTA PERSONALE…

PRESTO! FATE LEGGERE A GIORGIA MELONI, IN GUERRA APERTA CON STELLANTIS, COSA DICE CESARE POZZI, UNO DEGLI ECONOMISTI PIÙ APPREZZATI DA FAZZOLARI: “LA TRANSIZIONE ELETTRICA DEVE ESSERE SUPPORTATA DA MISURE CONCRETE PER GESTIRE MILIONI DI POSTI DI LAVORO. SERVE UN APPROCCIO CONDIVISO DA IMPRESE, GOVERNI E PARTI SOCIALI CHE NON DOVREBBERO MAI ESSERE AVVERSARI” – IL TAFAZZISMO DELL’UE CON IL GREEN DEAL: MENTRE CINA E USA FANNO I LORO PORCI COMODI, L’EUROPA, RESPONSABILE SOLO DEL 7% DELLE EMISSIONI GLOBALI DI CO2, AUTO-SABOTA LA PROPRIA INDUSTRIA…

LE SANZIONI ANTI-RUSSE SONO UN BARZELLETTA: PER FARE AFFARI CON MOSCA BASTA FAR PASSARE LE MERCI DA CINA, EMIRATI ARABI O TURCHIA – È QUELLO CHE FANNO MOLTE SOCIETÀ ITALIANE: SOLO PER IL MEGA GASDOTTO ARCTIC LNG 2, PROGETTO STRATEGICO DI PUTIN NELL’ARTICO, 134 MILIONI DI EURO DI COMPONENTI DI AZIENDE REGISTRATE IN ITALIA SONO FINITI NELLE TASCHE DELL’OLIGARCA GENNADY TIMCHENKO – TRA LE DITTE COINVOLTE, CI SAREBBERO ANCHE DUE IMPRESE PARTECIPATE DALLO STATO: VALVITALIA E ANSALDO ENERGIA – L’INCHIESTA DI “DOMANI”

ELKANN NON STA AL GUINZAGLIO DELLA MELONI – I “PENSIERI” DI YAKI RIVELATI DAL “FOGLIO”: “ANCHE JOHN VORREBBE FARE ALCUNE DOMANDE ALLA MELONI. QUAL È LA REALE AMBIZIONE DEL GOVERNO DOPO IL TAGLIO DEI FONDI ALL’AUTOMOTIVE? DOVE SONO I CINESI DI CUI AVEVA PARLATO IL MINISTRO URSO?” - CON LA CRISI CHE AFFOSSA LA GERMANIA E LA SFORBICIATA DI QUASI 5 MILIARDI CHE POTREBBE FAR ESPLODERE IL COMPARTO, CHE INTENZIONI HANNO A PALAZZO CHIGI? VOGLIONO DAVVERO TROVARE UNA SOLUZIONE? – “RACCONTANO CHE, DOPO LE PAROLE DURE DI MELONI, ELKANN ABBIA PARLATO DI…”

LA WATERLOO DI RAUL GARDINI - L’ACQUISTO DELLA MONTEDISON SENZA AVERE UNA IDEA PRECISA DI CHE COSA FOSSE E COME FUNZIONASSE, IL FALLIMENTO DELL’OPERAZIONE ENIMONT, IL FASTOSO VARO DEL MORO DI VENEZIA, LA TEMPESTA DI MANI PULITE, FINO AL SUICIDIO – ANTICIPAZIONE DAL LIBRO “LA CADUTA DI UN IMPERO” DI CARLO SAMA, CHE FU BRACCIO DESTRO E COGNATO DI GARDINI: “RAUL ERA UN POKERISTA ALL’ULTIMO STADIO: UNO DI QUEI GIOCATORI CHE INVECE DI ALZARSI DAL TAVOLO DA GIOCO DOPO AVER VINTO, RILANCIANO SEMPRE, COME IN UNA OSSESSIONE, FINO A PERDERE TUTTO…”

AVVISATE STELLANTIS E CHI PENSA DI FARE AFFARI DA PARI CON I CINESI: PRIMA O POI TI MAGNANO COME UN INVOLTINO PRIMAVERA - IL GRUPPO “GEELY”, PROPRIETARIO DI VOLVO, VUOLE IL CONTROLLO DELLA JOINT VENTURE "NOVO ENERGY", VARATA CON LA STARTUP SVEDESE NORTHVOLT (IN CRISI). APPROFITTANDO DELLA CRISI DEL GRUPPO EUROPEO, GEELY SI PAPPERÀ TUTTO IL CONGLOMERATO, PARTECIPATO ANCHE DA VOLKSWAGEN – UN MONITO PER L’EX FIAT, CHE SI È MESSA IN AFFARI CON LEAPMOTOR, PER UNA JOINT VENTURE SULLE AUTO ELETTRICHE…

DAZI AMARI! – LA COMMISSIONE EUROPEA HA DECISO DI IMPORRE IN VIA DEFINITIVA DAZI AGGIUNTIVI FINO AL 35,3% SULLE IMPORTAZIONI DELLE AUTO ELETTRICHE CINESI. UNA RISPOSTA AI MAXI SUSSIDI DISPENSATI DA PECHINO – IL DRAGONE ANNUNCIA BATTAGLIA: "NON ACCETTIAMO LA DECISIONE E PRESENTEREMO UN RECLAMO AL WTO” –  SCHOLZ NEL PANICO: LA GERMANIA, IL GRANDE MALATO DELL’AUTO IN EUROPA, TEME LE RITORSIONI DELLA CINA, SOPRATTUTTO SULL’EXPORT DEI VEICOLI DI GRANDE CILINDRATA – AUDI (GRUPPO VOLKSWAGEN) CHIUDE LA FABBRICA DI BRUXELLES CHE PRODUCE VETTURE ELETTRICHE

PNRR SUL BINARIO ROVENTE – IL CAPO DELLA TASK FORCE EUROPEA SUL RECOVERY, CELINE GAUER, HA FATTO LA VOCE GROSSA CON IL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE DI SALVINI SULLE RIFORME DA FARE E I LAVORI DEL SETTORE FERROVIARIO CHE ARRANCANO – L'UE PRETENDE GARE PER L’AFFIDAMENTO DEI SERVIZI DI TRENI REGIONALI E INTERCITY E UNA VALUTAZIONE DEGLI INVESTIMENTI AFFIDATA ALL’AUTORITÀ DI REGOLAZIONE DEI TRASPORTI – PESANO I RITARDI DI RETE FERROVIARIA ITALIANA (RFI), CHE CON 22 MILIARDI DI EURO È IL PRINCIPALE BENEFICIARIO DEI FONDI EUROPEI…

IL GOVERNO LASCIA A SECCO I PRODUTTORI DI AUTO – LA MANOVRA SFILA 4,6 MILIARDI DI EURO DI FINANZIAMENTI CHE ERANO DESTINATI AL SETTORE AUTOMOTIVE PER SPOSTARLI SULL’INDUSTRIA DELLA DIFESA – LA SCELTA ARRIVA IN UN MOMENTO DI FORTE CRISI PER LA PRODUZIONE DI AUTO IN ITALIA E NEL PIENO DELLO SCONTRO TRA ESECUTIVO E STELLANTIS – ADOLFO URSO ANNUNCIA CHE I TAGLI SI CONCENTRERANNO SUGLI INCENTIVI ALLA DOMANDA, PROPRIO QUELLI CHIESTI DA CARLOS TAVARES, E LE RISORSE RESIDUE ANDRANNO ALLA FILIERA…