business

“ALTRO CHE GENIO DEGLI AFFARI, TRUMP SI È RIVELATO UN CIARLATANO” – IL PREMIO NOBEL PAUL KRUGMAN RICOSTRUISCE IMPIETOSAMENTE LA VICENDA DELL’IMPERO DI CASINÒ DEL TYCOON IN NEW JERSEY: “UN’ATTIVITÀ CHE HA PORTATO A MOLTEPLICI BANCAROTTE, DISASTROSE PER GLI INVESTITORI ESTERNI MA, A QUEL CHE SEMBRA, ALQUANTO REDDITIZIE PER TRUMP. EPPURE È PROBABILE CHE ORMAI POCHI DI COLORO CHE LO HANNO APPOGGIATO SARANNO DISPOSTI AD AMMETTERE DI ESSERE STATI RAGGIRATI DA UN CIARLATANO”

ALLA FONDAZIONE CRT NON HANNO IMPARATO DAI LORO ERRORI – MASSIMO LAPUCCI, EX SEGRETARIO GENERALE DELLA FONDAZIONE, RIMASTO AD DELLE OGR, CI È CASCATO DI NUOVO: È IL QUARTO NOME DELLA LISTA DI DELFIN PER IL CDA DI MEDIOBANCA. E I CONSIGLIERI MORMORANO: “MA COME? GIÀ GLI È COSTATO IL POSTO L’ATTIVISMO A FIANCO DI DEL VECCHIO E CALTAGIRONE PER LA SCALATA (PERSA) A GENERALI…” – CHE FARÀ PALENZONA, CHE GIÀ AVEVA SOTTOLINEATO CHE SCHIERARE LA FONDAZIONE ERA STATO UN ERRORE?

COSA RESTA DELLA TASSA SUGLI EXTRAPROFITTI BANCARI? NIENTE – ALL’INIZIO DI AGOSTO IL GOVERNO STIMAVA UN INCASSO DI “DIVERSI MILIARDI”, PREVEDENDONE ADDIRITTURA 10 DI INCASSO, MA DOPO LA RETROMARCIA, IMPOSTA DALLA BCE, E LA MODIFICA DELLA NORMA, L’INTROITO POTREBBE ESSERE ZERO – CON LA NUOVA FORMULAZIONE SARANNO GLI ISTITUTI A DECIDERE SE PAGARE O VINCOLARE UNA SOMMA PARI A 2,5 VOLTE L’IMPOSTA PER IL RAFFORZAMENTO PATRIMONIALE. I GRANDI GRUPPI PREFERIRANNO APRIRE IL PORTAFOGLIO, I PIÙ PICCOLI NON PAGARE..

QUANT’È DIFFICILE PIAZZARE L'EREDITA’ GALLEGGIANTE DI LEONARDO DEL VECCHIO!  NESSUNO VUOLE COMPRARE LO YACHT DA 62 METRI LASCIATO IN EREDITÀ DAL PATRON DI LUXOTTICA – GLI EREDI LO HANNO MESSO SUL MERCATO MA HANNO DOVUTO ABBASSARE LE RICHIESTE GIA’ DUE VOLTE: DA 38 A 27,8 MILIONI – SE SIETE INTERESSATI, POTETE ANDARE A VEDERE LA SUPER-BARCA A MONACO, DOVE È ORMEGGIATA – OGNI ANNO LA FAMIGLIA DEL VECCHIO DEVE SBORSARE 3 MILIONI DI EURO SOLO PER TENERLA IN PORTO – SEMBRA COMPLICATO VENDERE ANCHE IL JET DA 70 MILIONI DI EURO…

GIORGETTI HA VINTO LA BATTAGLIA SULL’EMENDAMENTO “CALTAGIRONE” AL DDL CAPITALI. MA VINCERÀ LA GUERRA? – LA NORMA SULLA GOVERNANCE DELLE SOCIETÀ QUOTATE, CONCEPITA DA FAZZOLARI CON L’EDITORE DEL SUO GIORNALE PREFERITO (“IL MESSAGGERO”) VIENE RIMANDATA A UNA LEGGE DELEGA. DAL TESORO HANNO FATTO CAPIRE ALLA MELONI CHE IL PREMIO ALLE MINORANZE METTEVA A RISCHIO LA FIDUCIA VERSO L’ITALIA, ED ERA STATO ACCOLTO CON MOLTO SCETTICISMO DAGLI INVESTITORI. MEGLIO DISCUTERNE COI MERCATI...

UNA MONTAGNA DI SOLDI REGALATI A BRUXELLES – L’ITALIA HA GIÀ PAGATO ALL'UE UN MILIARDO DI EURO IN SANZIONI PER NON ESSERSI ADEGUATA ALLE REGOLE COMUNITARIE – IN TOTALE LE PROCEDURE D’INFRAZIONE CONTRO ROMA SONO 80. I COMUNI SENZA DEPURATORI CI COSTANO 165 MILA EURO AL GIORNO DA 5 ANNI. MENTRE PER IL MANCATO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI IN CAMPANIA ABBIAMO SGANCIATO 311 MILIONI – IL NODO DEI BALNEARI. MI-JENA GABANELLI: “IL GOVERNO MELONI, PUR DI CONTINUARE A INCASSARE POCHISSIMO DA QUESTE CONCESSIONI, È DISPOSTO A FAR PAGARE A TUTTI NOI PURE LE SANZIONI...” – VIDEO

LA GUERRA DI MEDIOBANCA SI TINGE DI GIALLO - IL TITOLO È SALITO DEL 34% IN SEI MESI, DEL 38% DA INIZIO ANNO E ADDIRITTURA DEL 51% NEGLI ULTIMI 12 MESI: CHI HA FATTO SCORTA DI QUOTE, E QUINDI DI VOTI? - PRONTA LA LISTA DEI CINQUE CANDIDATI CONSIGLIERI CHE LA DELFIN PROPORRÀ ALL’ASSEMBLEA DEI SOCI IL 28 OTTOBRE, IN ALTERNATIVA ALLA “LISTA DEL CDA” ISPIRATA DALL’AD ALBERTO NAGEL – I 5 CANDIDATI SAREBBERO COSÌ SUDDIVISI: CRISTINA SCOCCHIA E JEAN-LUC BIAMONTI PER DELFIN, MASSIMO LAPUCCI E SANDRO PANIZZA PER CALTA, E SABRINA PUCCI IN MEZZO….

IL COVID HA FATTO ANCHE COSE BUONE – LA PANDEMIA, CHE HA DANNEGGIATO L’ECONOMIA AMERICANA, HA “SCATENATO” UN BOOM DI NUOVE START-UP. LO SOSTIENE UNA RICERCA  DELL'UNIVERSITÀ DEL MARYLAND E DELLA FEDERAL RESERVE – “THE NEW YORK TIMES”: “SI SONO APERTE NUOVE PORTE PER GLI IMPRENDITORI QUANDO IL GOVERNO FEDERALE HA ELARGITO AGLI AMERICANI TRILIONI DI DOLLARI DI ASSISTENZA PER LA PANDEMIA, CHE POTREBBERO AVER DATO A MOLTE PERSONE IL CAPITALE NECESSARIO PER AVVIARE UN'AZIENDA…”

CALTA CHE TI PASSA! – IL BLITZ DA 300 MILIONI DI POSTE NELL’AZIONARIATO DI MEDIOBANCA FA DISCUTERE I PALAZZI DEL POTERE – SI VOCIFERA DI UNA DURISSIMA TELEFONATA DEL MINISTRO GIORGETTI ALL’AD DI POSTE, MATTEO DEL FANTE – SEMBRA CHE, OLTRE IL DICASTERO DELL’ECONOMIA, ANCHE CDP DI SCANNAPIECO NON SAPESSE NULLA DELL’OPERAZIONE CHE HA FATTO FELICE CALTAGIRONE – DATO CHE POSTE È CONTROLLATA DAL MEF (29,26%) E DA CDP (30%), È CHIARO CHE IL CONSENSO A DEL FANTE PER L’OPERAZIONE NON PUÒ NON ESSERE ARRIVATO CHE DAL DUPLEX MELONI-FAZZOLARI, CHE HANNO ELETTO “IL MESSAGGERO” IL LORO QUOTIDIANO PREFERITO…

LA LA LANDINI: COME MAI IL SEGRETARIO DELLA CGIL NON PROFERISCE PAROLA CONTRO ELKANN? CARLO CALENDA, RIMBALZATO AI CANCELLI DELLA MARELLI DI BOLOGNA DAGLI OPERAI, AZZANNA IL SINDACALISTA: “FACEVA LA GUERRA A MARCHIONNE QUANDO IN ITALIA SI PRODUCEVA UN MILIONE DI VEICOLI, OGGI CHE NE PRODUCIAMO 650 MILA STA ZITTO PERCHÉ JOHN ELKANN HA COMPRATO IL MAGGIOR QUOTIDIANO NAZIONALE DELLA SINISTRA ITALIANA” – LANDINI, CON "REPUBBLICA", PARLA DELL’AUTOMOTIVE SENZA NOMINARE MAI STELLANTIS...

L’ITALIA RISCHIA DI DIVENTARE “SPAZZATURA” – IL CALENDARIO SERRATO DEI GIUDIZI DELLE AGENZIE DI RATING TURBA I SONNI DI MELONI E GIORGETTI: LA DATA CERCHIATA IN ROSSO È IL 17 NOVEMBRE. QUEL GIORNO, “MOODY’S” POTREBBE DECLASSARE I TITOLI DI STATO ITALIANI A “JUNK”. SE ANCHE “S&P”, “FITCH” E “DBRS” FACESSERO LO STESSO, LE EMISSIONI DEL TESORO VERREBBERO ESCLUSE DALLE PIATTAFORME DEGLI ACQUISTI, E PER LO STATO FINANZIARSI DIVENTEREBBE COMPLESSO E MOLTO COSTOSO – TRADOTTO: LO SPREAD ESPLODEREBBE E LO SCENARIO 2011 TORNEREBBE PROBABILE…

FINCHÉ LA BANCA VA – STORIA DEL RAPPORTO TRAVAGLIATO TRA BANCHE E BARCHE: DOPO LA SBORNIA DEI PRIMI 2000, FACILITATA DA LEGGI COMPIACENTI VARATE DAL GOVERNO DEL PRESIDENTE-AMMIRAGLIO BERLUSCONI, UN’ONDATA DI INSOLVENZE HA CARICATO SULLE SPALLE DEGLI ISTITUTI CENTINAIA DI IMBARCAZIONI DA PIAZZARE. UNICREDIT TRA IL 2012 E IL 2019, HA PERSO MILIONI, COSTRETTA A VENDERE OLTRE 600 IMBARCAZIONI DEI CLIENTI MOROSI. AL PUNTO DA CREARE UN SITO WEB AD HOC E DIVENTARE IL PRIMO VENDITORE DI BARCHE IN EUROPA NEL DECENNIO…

FLASH! – MEDIOBANCA WAR! E’ CHIARO CHE L’AD DI POSTE, MATTEO DEL FANTE (CONFERMATO GRAZIE A FDI E CARO A CALTAGIRONE) NON AVREBBE POTUTO COMPRARE AZIONI MEDIOBANCA PER LA SOMMETTA DI 300 MILIONI SENZA AUTORIZZAZIONE E CONSENSO DI PALAZZO CHIGI, MEF E CDP - ANCHE SE POSTE NON ESERCITERÀ IL DIRITTO DI VOTO NELL’ASSEMBLEA DL 28 OTTOBRE, AVENDO DELFIN IL 20% E CALTAGIRONE IL 10, È CHIARO CHE TUTTE LE AZIONI CHE VENGONO TOLTE DAL MERCATO, VENGONO TOLTE ALLA LISTA DI NAGEL (A PENSARE MALE SI FA PECCATO MA SPESSO SI INDOVINA…)

NATA SOTTO UNA CATTIVA STELLANTIS – SE SERVISSE UN'ULTERIORE DIMOSTRAZIONE CHE NEL GRUPPO FIAT-PEUGEOT COMANDANO I FRANCESI, BASTA VEDERE CHE SUCCEDE ALLA NUOVA 600 ELETTRICA “MADE IN ITALY”: È PRODOTTA IN POLONIA ED È UNA BRUTTA COPIA (È COSTRUITA SULLA STESSA PIATTAFORMA) DELLA PEUGEOT 2008, CHE INVECE VIENE PROGETTATA E ASSEMBLATA OLTRALPE. STELLANTIS PRODUCE 1 MILIONE DI AUTO IN FRANCIA E 400 MILA IN ITALIA. QUI CI SONO STATI 7500 ESUBERI, NEL PAESE DI MACRON ZERO. DOV’È LANDINI, CHE CON MARCHIONNE SI LAGNAVA UN GIORNO SÌ E L’ALTRO PURE?

UNA RACCOMANDATA A PIAZZETTA CUCCIA – POSTE ITALIANE ENTRA NEL CAPITALE DI MEDIOBANCA CON UNA QUOTA SUPERIORE ALL’1% - L’INGRESSO DELLA PARTECIPATA PUBBLICA ARRIVA NEL BEL MEZZO DELLE GRANDI MANOVRE PER I NUOVI ASSETTI NEL CDA DELL’ISTITUTO, SUI CUI È IN ATTO UNA GUERRA TRA DELFIN (PRIMO AZIONISTA) E IL MANAGEMENT (NAGEL) - QUELL’1% PUÒ RISULTARE DECISIVO, ANCHE SE POSTE PRECISA: “NON ESERCITEREMO IL DIRITTO DI VOTO IN ASSEMBLEA” - L'ALLEANZA CON CALTAGIRONE IN "ANIMA"

HABEMUS NADEF (E SO’ DOLORI) – IL MINISTERO DELL’ECONOMIA, A DUE GIORNI DAL VIA LIBERA DEL GOVERNO, PUBBLICA LA NOTA DI AGGIORNAMENTO AL DEF: IN TRE ANNI SARANNO “CREATI” SPAZI FINANZIARI IN DEFICIT PER 23,5 MILIARDI. 15,7 SERVIRANNO PER LA MANOVRA DI QUEST’ANNO – LA PREFAZIONE DI GIORGETTI, CHE INVITA I MINISTRI A FARE “SCELTE DIFFICILI” E IL PIANO MONSTRE DI PRIVATIZZAZIONI, CHE DOVREBBE VALERE L’1 PER CENTO DEL PIL. GLI STATALISTI MELONIANI COME FAZZOLARI NON HANNO NIENTE DA OPPORRE?

“NON SI FA SOLIDARIETÀ SUI CONFINI DEGLI ALTRI. GLI EMENDAMENTI DELLA GERMANIA SULLE ONG SONO UN PASSO INDIETRO” – DOPO LA LETTERA A SCHOLZ SUI MIGRANTI CHE HA IRRITATO, COME DAGO DIXIT, ANCHE IL COLLE, LA MELONI TORNA AD ATTACCARE LA GERMANIA CHE VUOLE PROSEGUIRE SULLA LINEA DELLA SOLIDARIETÀ A OLTRANZA SUI MIGRANTI (MA SOLO SE QUESTI SONO A CARICO DELL'ITALIA): "IL PAESE RESPONSABILE DELL'ACCOGLIENZA DEI MIGRANTI CHE VENGONO TRASPORTATI SULLA NAVE DI UNA ONG È QUELLO DI BANDIERA" – E IL LEADER DEL PPE WEBER…

UNA BUONA E UNA CATTIVA NOTIZIA: LA PRIMA È CHE L’INFLAZIONE RALLENTA A SETTEMBRE, LA SECONDA È CHE I CONSUMI DEGLI ITALIANI INCHIODANO PER COLPA DELLA PAURA DEI RINCARI – L’INDICE NAZIONALE DEI PREZZI AL CONSUMO È AUMENTATO DELLO 0,2% SU BASE MENSILE, E DEL 5,3% SU BASE ANNUA (DAL 5,4% DI AGOSTO), GRAZIE ALLA CONTRAZIONE DELLA CRESCITA DEL COSTO DEI BENI ALIMENTARI. MA LA SITUAZIONE È PREOCCUPANTE: LE PERSONE HANNO TAGLIATO DEL 5% GLI ACQUISTI E VANNO A CACCIA DEI PREZZI PIÙ BASSI…

COMMISSARIARE O NON COMMISSARIARE? – NELL’ULTIMA UDIENZA IN TRIBUNALE SUI CONTI DI “VISIBILIA”, I PM HANNO RIBADITO LA NECESSITÀ DI UN’ISPEZIONE, CHE POTREBBE PRELUDERE A UNA RICHIESTA DI COMMISSARIAMENTO DELLA SOCIETÀ, FONDATA DA DANIELA SANTANCHÈ – LA DIFESA DEL NUOVO CDA: “SIAMO ESTRANEI ALLE IRREGOLARITÀ. SANTANCHÈ HA FORNITO GARANZIE REALI”. DI DIVERSO PARERE SONO I PICCOLI AZIONISTI. E INTANTO RISPUNTA IL FONDO NEGMA, CHE HA GIÀ SOCCORSO LA “PITONESSA”

LA SPETTACOLARE CADUTA DEL RE DEL MATTONE CINESE – DIETRO ALL’ARRESTO DI HUI KA YAN, IL FONDATORE DI EVERGRANDE, C’È UN GIOCO DI “EQUILIBRISMO” INDUSTRIALE FINITO MALISSIMO – PER ANNI IL COLOSSO IMMOBILIARE HA APERTO CANTIERI E VENDUTO CASE SOTTO COSTO PER RIFINANZIARE I SUOI DEBITI, OGGI ARRIVATI A 327 MILIARDI DI DOLLARI - IL MAGNATE HA ACCUMULATO COSÌ UN PATRIMONIO DI 42 MILIARDI, ORMAI SVANITO – LE ORIGINI POVERISSIME, LE RELAZIONI POLITICHE, IL SOPRANNOME DOVUTO ALLA SUA CINTURA DI HERMES DORATA…

PAOLA FERRARI E DANIELA SANTANCHÈ HANNO MEZZO MILIONE DI MOTIVI PER FARE PACE – È LA CIFRA VERSATA DALLA MOGLIE DI MARCO DE BENEDETTI PER ACQUISTARE IL 25% DI “VISIBILIA CONCESSIONARIA”, UNA DELLE DUE SOCIETÀ FONDATE DALLA “PITONESSA” A RISCHIO FALLIMENTO, E SALVARLA - I LEGALI DELLA MINISTRA HANNO MESSO NERO SU BIANCO UNA MEMORIA DEPOSITATA AI GIUDICI PER DIMOSTRARE CHE L’AZIENDA, CHE RACCOGLIE LA PUBBLICITÀ PER “IL RIFORMISTA” DI RENZI, NON AVREBBE PIÙ ALCUN DEBITO – SEI ANNI FA LE DUE EX AMICHE FINIRONO IN TRIBUNALE…

SUPERBONUS, SUPER DEFICIT – LA DECISIONE DELL’ISTITUTO DI STATISTICA EUROPEO SUL SUSSIDIO EDILIZIO NON E' UNA BUONA NOTIZIA PER IL GOVERNO: SE I CREDITI FISCALI RELATIVI A QUEST’ANNO VANNO INFATTI CLASSIFICATI COME PAGABILI NEL 2023, NON È DETTO CHE SARÀ COSÌ ANCHE PER I PROSSIMI ANNI. SE I CREDITI INCAGLIATI (OLTRE 100 MILIARDI), NON SI SBLOCCANO, LE MINORE ENTRATE ANDREBBERO AD ALIMENTARE UNA NUOVA MASSA DI DEFICIT PER TUTTA LA DURATA DELLA DETRAZIONE – L’IDEA DEL GOVERNO: OFFRIRE ALLE BANCHE BTP IN CAMBIO DEI CREDITI...

IN ATTESA DI TROVARE UN PRETENDENTE PER MPS, IL GOVERNO FA CASSA – IL TESORO, CHE POSSIEDE IL 64% DEL CAPITALE DEL MONTE DEI PASCHI, VORREBBE METTERE SUL MERCATO UNA QUOTA COMPRESA TRA IL 5 E IL 10%. L’OBIETTIVO PRINCIPALE È PORTARE A CASA PIÙ SOLDI: VENDERE PICCOLE QUOTE È PIÙ VANTAGGIOSO CHE CEDERE IL PACCHETTO COMPLETO. SAREBBE ANCHE UN PRIMO SEGNALE ALL’UE, CHE CHIEDE DI PRIVATIZZARE LA BANCA. MA CHI SE LA PUPPA? I NOMI SONO SEMPRE I SOLITI: UNICREDIT, BANCO BPM, BPER - INTANTO IL TITOLO SCIVOLA IN BORSA...

IL BALLO DEL MATTONE IN CINA FINISCE CON LE MANETTE – HUI KA YAN, IL FONDATORE DI EVERGRANDE, IL COLOSSO IMMOBILIARE CINESE SOMMERSO DA OLTRE 300 MILIARDI DI DOLLARI DI DEBITI, È AGLI ARRESTI DOMICILIARI – SECONDO BLOOMBERG, IL MILIARDARIO E' STATO PRESO IN CUSTODIA DALLE AUTORITA' ALL'INIZIO DEL MESE. SAREBBERO STATI ARRESTATI ANCHE DUE DIRIGENTI – LUNEDÌ EVERGRANDE ERA CROLLATO DEL 25% IN BORSA, DOPO AVER DICHIARATO DI NON ESSERE IN GRADO DI “SODDISFARE I REQUISITI PER L’EMISSIONE DI NUOVI BOND”

NFT, LA FREGATURA PATINATA - IL MERCATO DEI "NON FUNGIBLE TOKEN", I "CERTIFICATI DI AUTENTICITÀ" DIGITALI CHE NEL 2021 AVEVANO RAGGIUNTO UN VOLUME MENSILE DI SCAMBI DI CIRCA 2,8 MILIARDI DI DOLLARI, È CROLLATO - SONO LONTANI I TEMPI IN CUI CHI AVEVA SOLDI DA BUTTARE SGANCIAVA MIGLIAIA DI EURO PER L'AVATAR DI UNA SCIMMIA O PER "OPERE DIGITALI". OGGI, IL 18% DEI TOKEN RISULTA PRIVO DI VALORE, IL 41% VALE TRA I 5-10 DOLLARI E MENO DELL'1% SUPERA I 6.000 DOLLARI - QUASI L'80% RIMANE INVENDUTO E I SITI CHE SI OCCUPAVANO DI VENDERE NFT SI OCCUPANO DI ALTRO…

DI LOTTA E DI GOVERNANCE – NEGLI ULTIMI ANNI ALCUNI DEI GRUPPI PIÙ IMPORTANTI D’ITALIA (TRA CUI EXOR DEGLI AGNELLI) SONO FUGGITI DA PIAZZA AFFARI PER SPOSTARE LA LORO SEDE LEGALE IN OLANDA. IL MOTIVO? LE REGOLE DEI MECCANISMI DI GOVERNANCE E DI VOTO, CHE AVVANTAGGIANO LA POSIZIONE DEL “SOCIO STABILE” – L’EX SOTTOSEGRETARIO ANDREA ZOPPINI RIFILA UN BEL COLPO AL DDL CAPITALI, VOLUTO DA CALTAGIRONE E FAZZOLARI, CHE DOVREBBE "AGEVOLARE" LE PARTITE DI CALTA IN GENERALI E MEDIOBANCA: "DOVREBBE DARSI L’OBIETTIVO DI RIPORTARLE IN ITALIA, INTRODUCENDO…”

QUALCOSA SI MUOVE NELLA “GIOVANNI AGNELLI BV”, CASSAFORTE DI FAMIGLIA - LA SOCIETÀ OLANDESE MODIFICA LO STATUTO E CI SONO NUOVE REGOLE PER LA LIQUIDAZIONE DEI SOCI - ANDREA AGNELLI, DOPO AVER LASCIATO I CDA DI EXOR E STELLANTIS, POTREBBE LIQUIDARE LA SUA QUOTA (AVEVA DETTO DI VOLER “VOLTARE PAGINA”) - GLI EREDI DI UMBERTO AGNELLI, ANDREA E ANNA, DETENGONO  L’11,85% DELLA CASSAFORTE OLANDESE, UNA PARTECIPAZIONE DEL VALORE DI OLTRE 1,2 MILIARDI AI CORSI ATTUALI DI BORSA...

LA CAVALCATA DI ESSELUNGA VERSO IL SUD – LA CATENA DI SUPERMERCATI, TRADIZIONALMENTE FORTE AL NORD, CONTINUA A ESPANDERSI A ROMA – MA NELLA CAPITALE MANCANO LOCATION ADEGUATE PER APRIRE NUOVI MARKET E PER UNA RAGIONE “STORICA” – ESSELUNGA LAVORA SULLA RIGENERAZIONE DELLE FABBRICHE DISMESSE (IL 70% DEI PUNTI VENDITA HA SEDE NELLE VECCHIE STRUTTURE PRODUTTIVE) MA NELLA CAPITALE SCARSEGGIANO LE AREE ADATTE: ROMA NON HA AVUTO UNA VOCAZIONE INDUSTRIALE COME TORINO, MILANO, GENOVA…

SEMPRE IN CULO AI LAVORATORI - ANCHE MEDIOBANCA CERTIFICA QUEL CHE E’ SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI: NEL 2022, MENTRE I PROFITTI DELLE INDUSTRIE SONO CRESCIUTI DEL 26%, IL POTERE D’ACQUISTO DEI SALARI E’ CROLLATO DEL 22% - L’ITALIA È L’UNICO TRA I PAESI DELL’OCSE DOVE I SALARI SONO OGGI PIÙ BASSI DI 30 ANNI FA - E MENTRE IL GOVERNATORE DI BANKITALIA, VISCO, TEMEVA CHE L’AUMENTO DEI SALARI SPINGESSE L’INFLAZIONE, LA BCE HA “SCOPERTO” CHE IL COSTO DELLA VITA AUMENTA A CAUSA DELLA SCELTA DELLE AZIENDE DI AUMENTARE I PREZZI IN PROPORZIONE MAGGIORE RISPETTO AI COSTI…

MPS? COL PIFFERO! - ANDREA ORCEL SE NE INFISCHIA DEL PRESSING DI BANKITALIA PER IL MATRIMONIO TRA MONTEPASCHI E UNICREDIT, DI CUI E’ AMMINISTRATORE DELEGATO: “ABBIAMO DIMOSTRATO NEGLI ULTIMI DUE ANNI E MEZZO CHE SE CHE SE LE CONDIZIONI NON SONO GIUSTE NON CI MUOVIAMO. LA TASSA SUGLI EXTRAPROFITTI? NON INTACCA I NOSTRI OBIETTIVI” - ORCEL HA CONFERMATO DI AVER IL PIATTO PIENO: VUOLE DISTRIBUIRE AI PROPRI SOCI, NEL 2024, ALMENO 6,5 MILIARDI DI EURO, TRA DIVIDENDO E RIACQUISTO DI AZIONI…

MEGA-EREDITÀ PORTA MEGA-SCAZZI – È SCONTRO TRA FRANCESCO MILLERI, PRESIDENTE DI DELFIN, LA CASSAFORTE DEL “REGNO” DEL VECCHIO, E I FIGLI DEL FONDATORE DI LUXOTTICA: IN BALLO C’È L'1% DEL PATRIMONIO DA 30 MILIARDI CHE ANCORA NON È STATO DIVISO (OVVERO 300 MILIONI) – UNA PARTE DELLA FAMIGLIA SI SENTE ESCLUSA DALLA GOVERNANCE DELLA HOLDING – TRA I NODI, L’ASSEGNAZIONE DI 2,1 MILIONI DI AZIONI A MILLERI – INTANTO, IL NO DI LUCA, CLEMENTE E PAOLA DEL VECCHIO FA SALTARE IL DIVIDENDO DA 80 MILIONI AGLI AZIONISTI DI DELFIN...

LA MODA USA E GETTA GENERA NUOVI SCHIAVI  – IL LATO OSCURISSIMO DI SHEIN, L’AZIENDA CINESE CHE SI È ACCAPARRATA IL 50% DEL MERCATO GLOBALE DEL FAST FASHION, OVVERO LA “MODA RAPIDA E A BASSO COSTO”, CHE PIACE TANTO AI GIOVANISSIMI – NATA NEL 2008, OGGI SHEIN SUPERA I 60 MILIARDI DI VALORE, PIÙ DI ADIDAS, H&M E BURBERRY MESSI INSIEME – MA DIETRO AI FATTURATI RECORD CI SONO LO SFRUTTAMENTO DEI LAVORATORI (MOLTI SONO DELLA MINORANZA UIGURI DELLO XINJIANG), TESSUTI TOSSICI E INQUINAMENTO – LA VIDEO-INCHIESTA DI MI-JENA GABANELLI

VIVA GLI AMERICANI! MENTRE PUNTA A TIM, KKR CHIUDE LA FABBRICA DI MARELLI – IL FONDO DI PRIVATE EQUITY STATUNITENSE, IN TRATTATIVA PER LA RETE UNICA, CONTROLA L'EX “MAGNETI MARELLI”, ECCELLENZA DELLA COMPONENTISTICA PER AUTO. E HA DECISO DI MANDARE A CASA I 230 DIPENDENTI DELLO STABILIMENTO DI CREVALCORE, IN PROVINCIA DI BOLOGNA. MOTIVO: L'AVANZATA DELL’ELETTRICO RICHIEDE UN CAMBIO DI ROTTA - LE VOCI SULLA CESSIONE DELL’INTERO GRUPPO, CHE HA IMPIANTI IN PIEMONTE, ABRUZZO E PUGLIA...

PROVE DI DISGELO TRA GOVERNO E VIVENDI – I FRANCESI HANNO INVIATO AL TESORO UNA LETTERA DAI TONI “CORTESI” PER CHIEDERE UN INCONTRO IN VISTA DELL'OFFERTA CHE KKR PRESENTERÀ PER LA RETE DI TELECOM ITALIA – I NODI DA SCIOGLIERE RESTANO LA VALUTAZIONE DI NETCO (BALLANO 7-8 MILIARDI DI DIFFERENZA) E LA SOSTENIBILITÀ DI “SERVCO”, LA SOCIETÀ CHE RIMARRÀ DOPO LA CESSIONE DELLA RETE – PROBABILE UN RINVIO DI DUE SETTIMANE PER LA PRESENTAZIONE DELL'OFFERTA VINCOLANTE – SULLO SFONDO L’ORDINE DI WASHINGTON: L'OPERAZIONE KKR-MEF PER LA RETE TIM S’HA DA FARE…

APONTE METTE LE ALI AI TRENI? – LA FAMIGLIA PROPRIETARIA DI MSC, CHE ENTRO FINE ANNO PORTERÀ A TERMINE L'ACQUISTO DI ITALO, AVREBBE CONTATTATO ALFREDO ALTAVILLA, UNO DEI “MARCHIONNE BOYS”, PER GUIDARE LA COMPAGNIA FERROVIARIA – L'EX PRESIDENTE DI ITA AIRWAYS ERA STATO IL GRANDE SOSTENITORE DELL’OPERAZIONE, NAUFRAGATA, CHE PUNTAVA SU MSC E LUFTHANSA PER RILEVARE LA COMPAGNIA AEREA  PER UNA CIFRA VICINA AL MILIARDO – IL GOVERNO MELONI VEDE DI BUON OCCHIO UN RITORNO DI FIAMMA DI APONTE IN ITA – LA NOTA DEL GRUPPO MSC: “SMENTIAMO FERMAMENTE LE INDISCREZIONI”

BONOMI NON HA ALTRA SCELTA CHE “TORNARE A FARE L’IMPRENDITORE” (O MAGARI SI RASSEGNA A ISCRIVERSI A UN CORSO DI LAUREA) – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA USCENTE, NON ESSENDO LAUREATO, NON POTRÀ DIVENTARE PRESIDENTE DEL CDA DELLA LUISS – ALBERTO MARENGHI, ATTUALE VICE E FEDELISSIMO DI BONOMI POTREBBE ESSERE UN’ALTERNATIVA PER PRESIEDERE IL CDA DELL’UNIVERSITÀ DI CONFINDUSTRIA MA… ANCHE LUI, STANDO AL CV PUBBLICATO DALLA "FONDAZIONE UNIVERSITÀ DI MANTOVA" NON SAREBBE LAUREATO – LA GUERRA PER LA PRESIDENZA DI CONFINDUSTRIA

SIAMO PROPRIO LA TERRA DEI CACHI: PURE LA GRECIA VA MEGLIO DI NOI! - SU RIFORME, CRESCITA DEL PIL, VELOCITÀ NELLA RIDUZIONE DEGLI SQUILIBRI DI FINANZA PUBBLICA, CAPACITÀ DI ATTRARRE INVESTIMENTI ESTERI E CREDIBILITÀ DELL’AZIONE DI GOVERNO, ATENE E’ RIUSCITA A ESSERE PIU’ EFFICACE - “ITALIA OGGI”: “DA MAGGIO IL RENDIMENTO DEI TITOLI DECENNALI EMESSI DALLA REPUBBLICA GRECA È SCESO SOTTO QUELLO DEGLI ANALOGHI TITOLI ITALIANI DI CIRCA 40-50 PUNTI BASE. IL SORPASSO DELLA GRECIA RIGUARDA L’INTERA CURVA PER SCADENZE DEI TASSI DI INTERESSE…”

IL “MONTE” DELLA DISCORDIA – È BRACCIO DI FERRO TRA GOVERNO E BANKITALIA SU MONTE DEI PASCHI – IL TESORO PER ORA NON INTENDE CEDERE IL CONTROLLO DELL'ISTITUTO SENESE, MENTRE VIA NAZIONALE PREME PER TROVARE SUBITO UN NUOVO AZIONISTA DI RIFERIMENTO – LE NUOVE PRESSIONI SU UNICREDIT NON HANNO OTTENUTO RISULTATI: L'AD ANDREA ORCEL RESTA MOLTO FREDDO. E L’UNICO ALTRO PRETENDENTE CREDIBILE È BANCO BPM – VISTO CHE I CONTI DI MPS SONO TORNATI IN POSITIVO, MELONI NON HA ALCUNA FRETTA. L'OBIETTIVO È OTTENERE DA BRUXELLES UNA PROROGA A OLTRE IL 2024 PER L'USCITA DI SCENA…

C’È UN NUOVO CASO NELLA MAGGIORANZA: L’“EMENDAMENTO CALTAGIRONE” – IL TESORO HA FATTO SLITTARE DI 48 ORE LA VOTAZIONE ALL'EMENDAMENTO AL DDL CAPITALI CHE ASSEGNA IL 49% DEI CONSIGLIERI AGLI AZIONISTI DI MINORANZA CHE RACCOLGONO PIÙ DEL 20% DEI VOTI – UNA PROPOSTA VOLUTA DA FDI E ISPIRATA DA FAZZOLARI, CHE SI TRASFORMEREBBE IN UN REGALO AL DUO CALTAGIRONE-MILLERI NELLA LORO BATTAGLIA IN GENERALI E MEDIOBANCA – NON A CASO, A GIUGNO, CALTAGIRONE HA INVITATO A PRANZO GIORGIA MELONI – UN TOP MANAGER CHE VUOLE RESTARE ANONIMO: “VA BENE DISCUTERE DI COME DARE SPAZIO ALLE MINORANZE, MA NON SI PUÒ SCASSARE IL SISTEMA SOLO PER AIUTARE CALTAGIRONE

NAGEL NON METTE A CUCCIA MILLERI - LA PROPOSTA DI INTESA (IN REALTÀ UN ULTIMATUM) PER PRESENTARE UNA LISTA UNICA PER IL NUOVO CDA DI MEDIOBANCA, FIRMATA DAL CEO DI PIAZZETTA CUCCIA, ALBERTO NAGEL, È STATA RIFIUTATA DALLA DELFIN, LA SOCIETÀ LUSSEMBURGHESE CHE FA CAPO AGLI EREDI DEL VECCHIO ED È GUIDATA OGGI DA FRANCESCO MILLERI. NON SAREBBE INVECE ANCORA AGLI ATTI LA RISPOSTA UFFICIALE DI FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE - DELFIN CHIEDE UN NUOVO PRESIDENTE SUPER PARTES, IL CDA SI ARROCCA SU QUELLO IN CARICA, RENATO PAGLIARO...

RISCHIA DI SLITTARE L’OFFERTA DI KKR E MEF PER LA RETE TIM. E IL TITOLO CADE IN BORSA - LA SCADENZA DEL 30 SETTEMBRE PER PRESENTARE L'OFFERTA VINCOLANTE PER NETCO POTREBBE ESSERE POSTICIPATA. IL NODO PRINCIPALE È LA CONTRARIETA' ALL'OPERAZIONE DI VIVENDI, PRIMO AZIONISTA TELECOM. INTANTO HENRY KRAVIS, CO-FONDATORE DI KKR, HA IN PROGRAMMA ALCUNI INCONTRI A MILANO CON TRE AZIENDE PER VALUTARE I LORO PIANI AZIENDALI – L’ORDINE DI WASHINGTON: L'OPERAZIONE KKR-MEF PER LA RETE TIM S’HA DA FARE…

MICROCHIP, MACROGUADAGNI – ARM, IL COLOSSO BRITANNICO DEI CHIP, HA SEGNATO UN DEBUTTO DA RECORD AL NASDAQ: IL PREZZO DELLE AZIONI È LIEVITATO DA 51 A 58 DOLLARI. E LA CAPITALIZZAZIONE È SALITA IN POCHE ORE DA 54 A 60 MILIARDI – È LA MIGLIORE QUOTAZIONE A WALL STREET DEGLI ULTIMI DUE ANNI – A SOSTENERE LA CORSA DEL TITOLO È IL FATTO CHE I MICROCHIP DI ARM SOSTENGONO IL BOOM DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE. E SONO FONDAMENTALI PER LO SVILUPPO TECNOLOGICO DI APPLE, GOOGLE E SAMSUNG…

FININVEST PUO' ESSERE VENDUTA? SI', C'E' UN PATTO TRA I FRATELLI BERLUSCONI - SE LA MAGGIORANZA AZIONARIA ACCETTA UN'OFFERTA D'ACQUISTO TUTTE LE QUOTE DOVRANNO ESSERE VENDUTE - QUESTO SCENARIO SAREBBE POSSIBILE SOLO IN DUE CASI: SE A DECIDERLO FOSSERO MARINA E PIER SILVIO OPPURE UNO TRA LORO PIÙ DUE TRA BARBARA, ELEONORA E LUIGI - TRA LE CLAUSOLE DI CO-VENDITA DEL NUOVO STATUTO FININVEST NE È STATA AGGIUNTA UNA CHE PREVEDE IL DIRITTO DELLA NUOVA, EVENTUALE, MAGGIORANZA DI “TRASCINARE” NELLA VENDITA ANCHE LE AZIONI DELLE MINORANZE...

STALLO ALLA MESSICANA A PIAZZETTA CUCCIA – LA TRATTATIVA DURATA SEI MESI TRA NAGEL E MILLERI PER ACCORDARSI E PRESENTARE UNA LISTA UNICA PER IL NUOVO CDA DI MEDIOBANCA È UN PUNTO MORTO – DELFIN CHIEDE UN NUOVO PRESIDENTE SUPER PARTES, IL CDA SI ARROCCA SU QUELLO IN CARICA, RENATO PAGLIARO – MERCOLEDÌ PROSSIMO IL CONSIGLIO POTREBBE PRESENTARE LA PROPRIA LISTA – L'OPZIONE DI UN PRESIDENTE DI GARANZIA. I NOMI CHE CIRCOLANO SONO QUELLI DI VITTORIO GRILLI E FABRIZIO PALENZONA – LE VOCI SU VITTORIO PIGNATTI-MORANO, EX BANCHIERE D’AFFARI DI LEHMAN

FRATELLI DI CALTAGIRONE - SI APRE UNO SCONTRO TRA IL MEF E FRATELLI D’ITALIA - IL PARTITO DELLA MELONI, ISPIRATO DA FAZZOLARI, HA PRESENTATO UN EMENDAMENTO AL DDL CAPITALI CHE ASSEGNA IL 49% DEI CONSIGLIERI AGLI AZIONISTI DI MINORANZA CHE RACCOLGONO PIÙ DEL 20% DEI VOTI, MENTRE ALLA LISTA DEL CDA VINCENTE VA IL 50% PIÙ UNO DEI CONSIGLIERI. PROPORZIONI CHE VENGONO GIUDICATE TROPPO SQUILIBRATE - E’ UN BEL REGALO AL DUO CALTA-MILLERI CHE SI RITROVEREBBERO METÀ DEI CONSIGLIERI (6 SU 13 IN GENERALI E 7 SU 15 IN MEDIOBANCA) SENZA COMPRARE UN’AZIONE IN PIÙ (NORMA CHE SI APPLICHEREBBE ANCHE A TIM E UNICREDIT…)

WASHINGTON HA ORDINATO: L'OPERAZIONE KKR-MEF PER LA RETE TIM S’HA DA FARE. A DISPETTO DEI COSTI PER IL TESORO – BIDEN, NELL'INCONTRO DI LUGLIO CON LA MELONI, È STATO CHIARO: IL FONDO STATUNITENSE IN QUESTO MODO DIVENTA IL TUTORE DEGLI INTERESSI DELLA CASA BIANCA IN ITALIA – L'INTERA OPERAZIONE È STATA COSTRUITA SILENZIOSAMENTE DA QUELL'IMPALPABILE PARTITO DI DRAGHI CHE ANCORA GUIDA LE SCELTE DI FONDO DELLA POLITICA ECONOMICA ITALIANA – IL GOVERNO SGANCIA DUE MILIARDI DI EURO PER COPRIRSI LE SPALLE CON LO ZIO SAM...

OMBRE BIANCONERE SUI CONTI DI JOHN ELKANN – EXOR, LA CASSAFORTE DI CASA AGNELLI-ELKANN, HA REALIZZATO 2,1 MILIARDI DI UTILI, 1,8 MILIARDI IN PIÙ RISPETTO AL 2022. IL PUNTO DEBOLE RESTA LA JUVENTUS, CON UN ROSSO DI 81 MILIONI NELL'ULTIMO ANNO E 600 MILIONI DI PERDITE IN 5 ANNI – LA FERRARI DA SOLA VALE UN TERZO DEL GRUPPO (13,3 MILIARDI) E PESA QUASI IL DOPPIO DI STELLANTIS – COME DAGO-DIXIT, PER EVITARE CHE I DISASTRI IN F1 DANNEGGINO IL PRESTIGIO DEL MARCHIO CAVALLINO SUI MERCATI, ELKANN STA PENSANDO A UN RESET DELL'AREA TECNICA

DALL'ACCORDO TRA I CINQUE FRATELLI SULL’EREDITA DI SILVIO BERLUSCONI EMERGE UNA DIARCHIA: MARINA E PIER SILVIO HANNO “BLINDATO” IL CONTROLLO DI FININVEST – I PRIMI DUE FIGLI DEL CAV, ATTRAVERSO LE LORO SOCIETÀ PERSONALI, AVRANNO IL 76% DEI VOTI NELL'ASSEMBLEA DEL GRUPPO. IL PATTO STIPULATO TRA I DUE, IMPONE LORO LA CONDIVISIONE DELLE DECISIONI CON L’OBBLIGO DI CONSULTARSI PER ESPRIMERE UN VOTO UNITARIO – L’ASSEMBLEA DEL 30 NOVEMBRE PER LA REVISIONE DEGLI STATUTI E LA SEDIA VUOTA NEL...